Re: Drone C2C

Inviato da  Giorgio_L il 9/8/2007 1:34:34
riporto qui un post che ho inserito anche nel mio topic "Esperimento Philadelphia" in quanto fortemente inerente all'argomento qui trattato...


leggendo e informandomi su Hutchison e leggendo dell'esperimento Philadelphia e in particolare del libro "Esperimento Filadelfia" di William L.Moore & Charles Berlitz,mi sono avvicinato alla storia del fisico Thomas Townsend Brown.
Qui sotto vi riporto un piccolo sunto della sua vita e delle sue scoperte e progetti, liberamente tratto dal libro sopracitato.

Thoma s Townsend Brown è nato da un'importante famiglia di Zanesville in Ohio,nel 1905.Esso manifestò un interesse precoce per i viaggi spaziali,un argomento ritenuto di pura fantasia a qui giorni.Comunque Brown coltivò questi suoi interessi e si occupò di elettronica. Furono proprio questi suoi passatempi infantili alle prese con le novità della radio e dell'elettromagnetismo a fornirgli una base che negli anni successivi si sarebbe rivelata inestimabile. Fu proprio durante questi esperimenti che Brown chissà come entrò in possesso di un tubo di Coolidge a raggi X,un oggetto che lo avrebbe condotto a fare una scopert stupefacente. I raggi X quei tempi erano forze alquanto misteriose:infatti il fisico e chimico William D. Coolidge aveva inventato il tubo che porta il suo nome nel 1913 e anche la scienza ufficiale incominciaba appena a raccogliere i primi elementi a riguardo. A Brown di per se stessi i raggi X non interessavano,ma pensava che in essi ci potesse essere la chiave per i viaggi spaziali. Fu a questo scopo che progettò un esperimento per cercare di capire se fosse possibile trovare una qualche forza esercitata dai raggi X emanati dal tubo. Facendo una cosa alla quale nessuno scienziato aveva pensato,sistemò il tubo in una posizione di equilibrio e inizio ad effettuare delle prove. Non riuscì a scoprire nessun tipo di forza esercitata dai raggi X qualunque fosse la posizione dell'apparecchio,ma in compenso si accorse di una stranissima proprietà del tubo stesso:ogni volta che veniva acceso,il tubo pareva effettuare un movimento,una specie di "spinta",proprio come se cercasse di muoversi. Dopo molti esperimenti,molte indagini e tempo,Brown riuscì a trovare la spiegazione a questo fenomeno che non riguardava affatto i raggi X bensì...dal voltaggio elevato impiegato per produrli.Brown intraprese una serie di esperimenti a scopo di determinare la natura esatta di questa nuova forza e dopo molti tentativi riuscì a costruire un apparecchio che ottimisticamente chiamò "gravitore". La sua invenzione aveva semplicemente l'aspetto di una scatola di bachelite lunga circa 30cm,larga e profonda 10cm. Quando però la si poneva su una bilancia e la si collegava a un generatore a 100 kv l'apparecchio acquistava o perdeva più o meno l'1% del suo peso a seconda della polarità usata. Allora Brown era piuttosto giovane....doveva ancora diplomarsi!
Successivamente dovette giare alcune università prima di riuscire a trovare qualcuno che si interessasse al suo lavoro,trovando infine alla Deminson University di Granville,sempre in Ohio,il supporto del professor Biefeld,col quale collaborò portndo avanti le sue intuizioni e sviluppndo un principio fisico a cui diedero il nome provvisorio di effetto Biefeld-Brown. Fodamentlmente esso rigurdava la tendenz visibile di un condensatore elettrico, cricto a tensione molto alta, a muoversi verso il polo positivo,lo stesso moto osservto da Brown del tubo di Coolidge.
In seguitò iniziò a far carriera sia grazie ai suoi studi sul gravitone sia,nei periodi in cui i fondi scrseggiavano,lvorando per il governo. Qui ha partecipato anche allo sviluppo dell'esperimento Philadelphia. In seguito verso il 1952 si trsferì a Cleveland dove inizò a lavorare in modo massiccio sul suo gravitone. Diede così il via al progetto winterhaven,progetto che considerava di grande importnz e che srebbe potuta interessare ed essere vendut ai militari. In questo periodo migliorò ulteriormente il suo gravitone. Dal punto di vist teorico Brown spiegva i suoi risulttinei termini della fisica del campo unitrio,sostenendo che l'effetto Biefield-Brown sia un legame provato del legame trà gravitazione e elettricità e che essa può essere utilizzat a scopi propulsivi sia nell'atmosfera terrestre che non. Brown utilizzndo un dielettrico che poteva esser caricato e scaricato a potenziali di energi elettrica estremmente alti e con una frequenza di migliaia di cicli al secondo,costruì dei condensatori a forma di disco e,applicando correnti continue di varia intensità,ad alto voltaggio,potè efficacemente vedere in azione l'effetto Biefeld-Brown. Infatti questi airfoils,se costruiti seguendo certe regole e alimentati da un certo potenziale elettrico (dell'ordine dei chilovolt) erano in grado di volare da soli,emettendo un leggero ronzìo e una luminosità bluastra.Nel '53 Brown riuscì prima a far volare degli airfoils di 60 cm di diametro lungo un percorso circolare di 6 metri con una velocità di 18km/h, e in seguito fece volare degli altri dischi di diametro di 90cm in un percorso circolare di 15m di diametro. Sostanzialmente questi dischi erano collegti a un palo mediante un cavo nel quale passava la corrente continua a una tensione,superiore ai 50000 volt. Malgrado ciò gli scenziati che guardarono questa dimostrazione rimasero scettici attribuendo la forza motrice dei dischi al "vento elettrico",questo dispetto del fatto che per produrre una tle capacità di sollevmento sarebbe servito un vero e proprio "uragano elettrico"! Non trovando fortuna in America,Brown si trsferì in Europa dove dopo un serie di dimostrazioni venne finanziato SNCASO,una ditta francese.Dopo una serie di esperimenti,Brown ebbe risultati stupefaceti sopratutto per quanto riguarda la propulsione nel vuoto spinto. Secondo resoconti di quel periodo si erano visti i dischi viaggiare a svariate centianaia di km/h impiegando tensioni comprese trà i 100.000 e i 200.000 volt. Brown era entusiasta naturalmente perchè aveva dimostrato non solo che i suoi dischi volavano meglio nel vuoto ma che la loro velocità sarebbe potuta aumentare aumentando la tensione alle piastre dielettriceh. Un autore almeno scrissedi un "generatore di fiamma a getto" allo stato di progetto iche si pensava avrebbe potuto fornire tensioni fino 15.000.000-000 di volt!!!!!!Purtroppo però la ditta fu assorbita da un'altra ditta e vennero così a mancare i fondi per continuare a sostenere le ricerche di Brown. Esso in seguito si ritrasferì in America e dopo aver trovato un finanziatore che purtroppo morì in circostanze un pò misteriose,Brown fondò un propria ditta con la quale finanziò le sue ricerche e richiese numerosi brevetti.

la domanda è...come mai nessuno si interessò davvero al suo progetto?Come mai nessuno gli concesse neppure una possibilità,neanche un finanziamento degno di nota,visti i risultati più che stupefacenti?Perchè non si è neanche tentato di sviluppare il suo progetto?
..eppure ...caspita,che risultati...

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