Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  ruggero_20 il 1/2/2007 8:32:29
Citazione:


Quanto ai corpi celesti che non sarebbero, a dire di qualcuno, minimamente interessati ai fenomeni elettromagnetici, perché assolutamente privi appunto di elettromagnetismo






Chi hai mati detto questo!!!
Rileggiamo:
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Ruggero: "precessione del perielio di Mercurio (effetto di relatività generale)"

Ivan: "Quanto a mercurio e alla deflessione della luce esse partono da presupposto che i corpi celesti siano privi di campi elettromagnetici e così non è"

Ruggero: "Ma porca miseria, come si fanno a sostenere assurdità simili. (Primo) i campi elettromagnetici non c'entrano assolutamente niente con Mercurio, che non essendo un corpo carico neanche se ne accorgerebbe."
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Siccome non credo che ci sia bisogno di specificare che so benissimo che la terra ha un campo elettromagnetico, e guardacaso so anche che esiste la bussola, mi pare ovvio che la frase ha il seguente senso (che comunque credo che sia stato chiaro anche a te, lo specifico tanto per chiarire che non sto cambiando le carte in tavola):

I campi elettromagnetici non c'entrano assolutamente niente con (la precesione del perielio di) Mercurio, che non essendo un corpo carico neanche se ne accorgerebbe."

Perchè non è che si parlava di altro se non del perchè il perielio di Mercurio precede (anche perchè non è che altre caratteristiche di Mercurio hanno bisogno della relatività generale, e noi non stavamo di certo parlando di tutto ciò che riguarda Mercurio, parlavamo solo della precessione).

Infatti subito dopo ho scritto:

Ruggero: "Se ti può interessare comunque per fenomeni come questi sono stati calcolati anche i possibili contributi dovuti all'emissione di vento solare e roba del genere, e il risultato è che comunque i dati sperimentali sono riproducibili solo se accetti la relatività generale."

Hai letto? Ho scritto questi, plurale, cioè intendevo sia deflessione della luce che precessione del perielio. In entrambi i casi l'unica interazione possibile duvuta al campo magnetico, che è quella del vento solare (particelle cariche), è stata calcolata (e non presupposta assente come dici assurdamente tu) e non da alcun contributo che neanche minimamente potrebbe spiegare gli effetti che invece sono dovuti alla relatività).

Detto questo ancora mi devi dimostrare come pensi di far precede il perielio di Mercurio usando il campo magnetico. E magari spiegami anche perchè gli antichi notavano una anomala precessione per il perielio di Mercurio e non per quello della Terra (che pure ha un bel campo magnetico).

Quindi ripeto, chi ha mai detto che Mercurio non ha campo elettromagnetico? Io ho detto, e confermo, che per interagire con un campo elettromagnetico serve l'interazione con particelle cariche, e che la posizione del perielio non può proprio cambiare a causa del campo magnetico. La traiettoria non se ne accorge neanche della sua presenza...

Ciao,
Ruggero

P.S. Caspiterina, ma guarda che quasi quasi mi facevi scoprire la bussola! Che saggio che sei! Ma guarda un po' che davvero credevo che i pianeti non avessero campo magnetico, anzi non lo credevo, lo sostenevo "assolutamente". LOL

P.P.S. E comunque è un assurdità pensare che i fisici sarebbero partiti dal presupposto che i pianeti non hanno campo elettromagneti. E' ovvio che non sono partiti da questo presupposto, ma siccome il campo elettromagnetico non interagisce con la traiettoria del pianeta, nel calcolo non c'entra niente.

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