Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  ruggero_20 il 31/1/2007 8:28:06
Citazione:

ivan ha scritto:
"In ogni caso io sono contro i libri di divulgazione, scritti su tutti gli argomenti e ad ogni costo. Nel senso che secondo me l'informazione deve essere accesibile da tutti, ma i libri dovrebbero essere più scientifici e meno divulgativi".

Hai visto mai che qualcuno inizi a porre domande scomode.


Questo è solo il mio punto di vista. Che può anche essere errato. Però quello che credo è che per costruire un grattacielo ci sia bisogno di ingegneri, non di filosofi o di divulgatori di ingegneria. E visto che io non mi sognerei mai di contrastare le teorie di ingegneria leggendo libri divulgativi, non vedo perchè gli altri dovrebbero farlo con la fisica, usando libri non scientifici.
Se la gente fa domande interessanti io sono più che contento di ascoltare e farmi ispirare per i miei lavori di ricerca, ma se il livello è quello di chi crede di trovare contraddizione in teorie solide come queste semplicemente leggendo un paio di libri... beh... si facciapure avanti... faccia pure le sue domande, ma che non creda che siano scomode...

Citazione:

La scottatura del paradosso dei gemelli pare bruciare ancora.


A te forse, perchè non esiste alcun paradosso.
Se pensi che ci sia fammelo capire anche a me.

Citazione:
Quindi è meglio prevenire: niente divulgazione al popolo.


Al contrario, io ho detto niente divulgazione a tutti i costi. Secondo me la divulgazione è fondamentale, perchè se lo stato deve investire in ricerca (ma chissà come mai la tecnologia la scopra chi investe in ricerca, forse che sti fisici ci azzeccano con le loro teorie), che lo faccia spiegando almeno di cosa tratta la ricerca.
Quello che non mi piace è la divulgazione fatta coi piedi, alla Zichichi, che non solo afferma cose sbagliate nei suoi libri perchè di certi argomenti non capisce niente (e le sue implicazioni religiose sono così forti che secondo me è proprio in cattiva fede), ma è pure impreciso e spiega le cose in un modo che qualsiasi fisico direbbe: "Ma in questo modo chi legge travisa completamente il senso di questa o quella teoria".
Secondo me la divulgazione deve essere il più vicino possibile alla realtà. Non si deve perdere in analogie semplici semplci per dare l'illusione di essere chiaro e farti capire le cose, mentre nella realtà non ti ha spiegato molto.
Tutto qui. E se ci pensi anche io sto scrivendo per fare divulgazione. Cosa pensi che me ne verrà mai nell'aver scritto una quindicina di messaggi pro meccanica quantistica e pro relatività su Luogocomune? Lo faccio solo per amore di quello che studio, che mi è costato anni di fatica e che quindi non amo chi, ammettendo di non saperne molto, pensa di aver capito tutto.

Citazione:

Al massimo un pò di favolette funebri e catastrofiche per aumentare il panico cosa che torna sempre comodo.


Veramente questo raccontalo ai politici, sono loro che raccontano favolette per ottenere la nostra piccola x su un pezzo di carta. Noi fisici di certo non navighiamo nell'oro, e di certo guadagneremmo di più facendo altri lavori.
Ad esempio domandati come mai i fisici non hanno problemi a trovare lavoro (anche in questi periodi di magra) in società che non hanno niente a che vedere con la fisica (quando io mi stavo laureando ho ricevuto personalmente una telefonata per chiedermi di andare a fare un colloquio di lavoro, che ho gentilmente declinato perchè tanto la mia strada sarebbe stata la fisica; e bada bene che non ho declinato il lavoro, non so neanche cosa fosse e quanto mi offrissero, non ho chiesto, ho semplicemente declinato l'offerta di fare il colloquio).
La risposta al perchè assumono noi è che si fidano del nostro metodo, acquisito con anni di studio serio e rigoroso, e che ci aiuta anche negli altri lavori, e che fa la differenza con i venditori di fumo. E il fatto che continuino ad assumerci è segno che negli anni queste società ci hanno guadagnato assumendo i fisici.
Detto questo, che è comunque facilmente controllabile, basta chiedere un po' in giro o fare ricerche su internet, domandati come mai i fisici, invece di andare a lavorare in queste società, dove guadagnerebbero almeno il doppio di quello che prendono come ricercatori, invece decidono di diventare lo stesso ricercatori. La risposta è che chi fa questo mestiere lo fa per passione, e non sta certo a far finta di vedere i neutrini sotto il gran sasso, guadagnando la metà di quanto guadagnerebbe facendo altri interessanti lavori.

Ciao,
Ruggero

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