Da quanto ho letto in passato - a livello di divulgazione (solo una minima percentuale di fisici potrebbe affrontare realmente il problema) - sono giunto a queste conclusioni personali:
1) La fusione fredda esiste
2) Produce un surplus energetico talmente piccolo che uno dei problemi principali era proprio misurarla (e alcuni ritengono che non produca neppure questo surplus!)
Dubbio:
tenuto conto del costo per produrre energia tramite fusione fredda - costo che risiede nelle apparecchiature da usare, nella loro manutenzione, nel loro ingombro, ecc... - ha senso "accanirsi" sulla fusione fredda?
Capisco - o faccio finta di capire - l'interesse scientifico dietro alla fusione fredda... ma essa ha davvero un valore strategico?
Cospirazione:
Può essere che la fusione fredda sia una specie di miraggio costruito apposta per dirottare fondi pubblici e nascondere le reali alternative che "da ieri" potrebbero sostituire - almeno in buona parte - l'impiego di carbone, petrolio e fissione nucleare?
Soluzione:
Energia solare termica, solare fotovoltaica, biomasse, gas naturale, sfruttamento delle correnti marine, delle onde e delle maree, ... non sono alternative ecologiche più efficienti per produrre corrente elettrica e, in alcuni casi, con costi di manutenzione minimi?
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