Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 23/2/2012 22:13:18
Citazione:
E' un dato difficile da controbattere.

Premetto di non essere riuscito a leggere l'articolo, non mi piace il tono. Ma magari prima o poi vincerò il fastidio e ci proverò.

Premetto anche di non essere certo un esperto, e quindi provo solo a fare dei ragionamenti, sperando siano sensati.

Citazione:
estraggo quello che mi è sembrato il ragionamento più solido:
[...]Si suppone che il nichel che sta usando sia un nichel naturale[...]

E se la supposizione si rivelasse errata?
Viene esplorata questa possibilità dall'articolo?
(dando una scorsa rapida, casualmente pare di no).

Citazione:
pertanto, dato l’assorbimento del protone di idrogeno, dovremmo osservare un 68% di Cu-59, un 26% di Cu-61 e il resto altri isotopi;

Questo secondo logica, e secondo le conoscenze attuali, che sicuramente non sono perfette.
E chi ci garantisce che la supposizione fatta dall'articolista sia l'unica possibilità?

Citazione:
però la composizione isotopica del rame trovato nella macchina è la stessa del rame naturale, che è un 69% di Cu-63 e un 31% di Cu-65, senza altri isotopi in quantità significative.

E come vengono definite dall'articolista le quantità significative?
Non vengono definite.
E senza definirle, si lascia aperta la possibilità che delle reazioni nucleari significative siano avvenute proprio in tali elementi.

Citazione:
La presenza di rame-65 anziché rame-61 evidenzia che NON sia avvenuta una reazione di fusione nucleare a freddo a partire dal Nichel. E' un dato difficile da controbattere.

Sbaglio o rimane comunque ben definito il fatto che si trova del rame laddove si trovava prima del Nickel?

E se non sono state reazioni nucleari il rame chi ce l'ha messo, topo Gigio?

Sempre senza tenere presente che sono stati misurati eccessi di calore non di pochi punti percentuali, ma addirittura di un ordine di grandezza superiore.
Ora, è facile quanto possibile che uno scienziato, abbagliato dalla possibilità di assistere ad un nuovo principio fisico sconosciuto faccia in buona fede dei piccoli errori di misurazione... ma qui stiamo parlando di differenze macroscopiche!
Al punto che non servono strumenti di precisione ma bastano apparecchiature grossolane per poterle misurare.

In conclusione mi pare che abbiamo a che fare con un tipico lavoro debunkereccio: si fanno le supposizioni che vengono meglio per "dimostrare" la tesi preconfezionata e si evita di prendere in considerazione ciò che non si conosce, che quindi lascerebbe aperte delle strade.

Questo non implica automaticamente che che quanto sostenuto da Rossi&C sia vero, ma direi che non lo contraddice nemmeno.

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