Re: Fusione Fredda

Inviato da  sinmax il 7/8/2011 23:30:05
a ermetico

Citazione:
Un cordiale saluto a tutti. Tra l'altro, sono incuriosito dalla vicenda "fusione fredda". Qualcuno avanza seri dubbi sulla vicenda E-CAT: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8691



a me pare pił opportuno incollare il seguente commento sul suddetto articolo postato dall'utente "vic"

Checche' blateri questo prof. Bardi, le reazioni nucleari a bassa intensita' avvengono. Sono ormai state comprovate da innumerevoli esperimenti un po' qua e la' nel mondo. E' certo che sono reazioni ben diverse da quelle previste dai manuali. Prima di tutto avvengono in un ambiente condensato, cioe' dentro un reticolo metallico. Anzi per essere precisi ai bordi del reticolo metallico.

Gli esperimenti di Pons e Fleischmann vennero inizialmente derisi da gente come Bardi, perche' era gente che valeva ben poco dal lato sperimentale. Non riusciva a procurarsi il metallo preparato in modo corretto, non sapeva "caricarlo" di idrogeno o deuterio ed infine non era assolutamente motivata a condurre gli esperimenti controcorrente. Nuotare controcorrente costa notevole fatica, e' noto.

Eppure c'era gente d'esperienza che diceva "attenti, qualcosa di strtano succede veramente" Il sistema, quello che Bardi difende cosi' strenauamente perche' teme di venirne estromesso, estromise i professori eretici. In genere personalita' molto note nel loro campo, che non avevano piu' molto da perdere, essendo sull'orlo della pensione.

Le conferme sull'esistenza di reazioni nucleari a bassa intensita' nella materia condensata arrivarono goccia a goccia. E non erano solo conferme calorimetriche, bensi' conferme microscopiche, piccole esplosioni estremamente energetiche che avvenivano in microdomini metallici. Vennero rivelati elementi che non avrebbero dovuto esserci: elio, atomi di metalli verosimilmente frutto di trasmutazione nucleare.

In tutto questo faticoso lavoro certosino il Rossi non ci metteva becco. Anche perche' i suoi interessi erano piuttosto pratici. Lui s'avvide che succedeva qualcosa di strano nel nichel. S'informo'. Venne a sapere che un gruppo italiano stava ottenendo un certo successo sperimentando un processo di fusione fredda che quasi nessuno sperimentava nel piccolo mondo degli incalliti e tenaci sperimentatori della cosiddetta fusione fredda. A Siena un certo prof. Piantelli, nemmeno un fisico nucleare, a conferma che le scoperte possono spesso arrivare da gente fuori dall'ambiente stava osservando un'emissione di energia in eccesso da cilindi di nichel imbevuti da idrogeno. Un processo a secco, con un metallo finora ignorato dai guru della fusione fredda. Dunque niente elettrolisi. Ma l'energia misurata in eccesso supera di gran lunga quella misurata in eccesso da chi lavora con platino, palladio, idrogeno e deuterio in ambiente elettrolitico.

L'abilita' di Rossi e' stata doppia: primo s'e' reso conto di aver messo le mani su un processo semisconosciuto ma rilevante, secondo ha subito focalizzato l'attenzione su quei pochi individui che nel mondo stavano sperimentando con idrogeno e nichel a secco.

Rossi va considerato per quel che e': un inventore. Forse che Edison fece avvallare il fonografo dalle universita'? No, lo dimostro' direttamente al pubblico e fu evidente che funzionasse. La radio venne forse omologata dalle universita' prima di diffondersi ovunque? No. Alcuni universitari si accapigliarono, eccome che si accapigliarono, per rivendicare le primogenitura di questo o quell'aggeggio indispensabile per realizzare un apparecchio radiofonico. Ma essenzialmente la scoperta, nel corso del tempo, si impose da se'. Benche' lo scopritore delle onde elettromagnetiche, l'accademico Heinrich Hertz, avesse enunciato che non intravvedeva nessuna rilevanza pratica nella sua scoperta.

Veniamo all'E-cat. C'e' una corrente di accaniti scettici, in fondo legittimi, che criticano le modalita' calorimetriche del Rossi.
La situazione vera e' che la calorimetria di precisione e' un'arte andata piuttosto persa. Risale ai tempi della messa a punto delle teorie della termodinamica. Quando si considerava il calore come se fosse un fluido. Infatti le equazioni di diffusione del calore, tutt'oggi usate, sono sempre quelle. Descrivono un'entita' calorica che si diffonde pian piano dal caldo verso il freddo alla velocita' descritta dall'equazione. Non v'e' nulla di estremamente complicato, a prima vista.

Non la pensano cosi' quelli che le misure calorimetriche le fanno sul serio. Costoro, che sono piuttosto rari, avvisano di fare attenzione a questo ed a quello. Cosa che il Rossi, personaggio piuttosto pratico, non ha fatto. A lui interessa realizzare un reattore nuovo, non fare misure calorimetriche di precisione. Cosa che ne' Rossi, ne' Levi, ne' Bardi sanno fare in quanto non l'hanno mai fatto prima. Sono tutti dei pivelli nel ramo della calorimetria.

Mettiamola cosi'. La macchina a vapore funziono' anche senza che ci fossero esperti in calorimetria di precisione a convalidarla. Succedera' lo stesso con l'E-cat, mi sa'.

O forse Bardi e' in grado di confutare gli esperimenti del gruppo Piantelli-Focardi-Habel? O le misure di Arata in Giappone? O quelle storiche di John Bockris in Texas. Uno dei rari prof. emeriti che si erse a suo tempo a difesa dell'omignosamente insultato Fleischmann.

Oggi sappiamo che chi lo insultava, anche se proveniva dal notissimo MIT, aveva truccato i dati. Ne' piu' ne' meno come hanno truccato i dati quelli del climategate.

Bardi e' schierato a difesa del sistema. Sai che coraggio ci vuole! Secondo me ci vuole anche una bella dose di ignoranza, perche' e' ormai evidente che esistono troppi esperimenti diversi che in modi diversi estraggono quantita' d'energia che solo un processo di tipo prossimo al nucleare potrebbe produrre.

Aspetto di leggere il prossimo articolo di Bardi in cui dimostra che il motore ergoplasmatico sia una bufala. Naturalmente lo dimostrera' solo a parole, in quanto lui di suo non fa mai nulla.

Consolati Bardi, sul motore ergoplasmatico prese una cantonata solenne perfino quel vero luminare che fu Richard Feynmann. La sua cantonata fu davvero clamorosa perche' indirettamente contribui' ad un incidente, fece scoppiare con una sua manipolazione non richiesta il motore plasmatico sperimentale e ci fu un morto. L'universita' dovette ammettere l'errore di Fleischmann e pattui' un'indennizzo all'inventore del primo motore plasmatico.

Intanto sono passati decenni, i prototipi sono stati migliorati. Da singoli inventori piu' che da esimi laboratori di stato. A dimostrazione che ci sono sempre almeno due strade verso l'innovazione geniale: quella secondo i crismi della chiesa scientifica e quella secondo l'estro di un ostinato anarchico.

Allora Bardi, Chukanov, Correa, i Rohner sono tutti ciarlatani?
E dell'effetto Searl cosa ci racconti, tu che sai tutto di fisica?

Come la stupidita' che e' equamente diffusa fra le varie classi sociali (Cipolla dixit), cosi' lo e' a quanto pare anche la cialtroneria. Che puo' esserci sia di qua che di la' dell'E-cat.

In altre parole sia Rossi che Bardi hanno, per noi del pubblico, la stessa probabilita' di essere dei cialtroni. Con una differenza: Rossi fa e Bardi dice.

La mia la reitero: secondo me il motore ergoplasmatico e' molto piu' rivoluzionario dell'E-cat in quanto produce energia pregiata, cioe' meccanica senza produrre calore. Non per questo va deriso l'E-cat, anzi!

Comunque complimenti per la tenacia sia a quelli che perseguono le LENR che a quelli che estraggono energia dai plasmi. Ma il piu' avanguardista di tutti rimane John Searl. Lui l''energia la estraeva per via elettromagnetica senza bisogno di niente, ne' plasmi ne' polverine ne' catalizzatori. Uno alla Faraday.

Se ce la fate, andate a cercare sul web la lectio magistralis di Michael Faraday sulla candela! Quelli si' che sono grandi personaggi, altro che i Bardi!

giudicate voi il personaggio Bardi.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=3075&post_id=199312