Re: OGM: (ennesimo) inganno globale

Inviato da  _gaia_ il 19/12/2006 0:41:40
Ciao a tutti,
ciao Davide, scusa il ritardo con cui ti rispondo. Andiamo un po' OT ma non mi piace lasciarti senza risposte ;)
Questo è ciò che sono in grado di dirti stando alle mie attuali conoscenze.

Innanzitutto, sì, le 4 specie vegetali GM da te elencate sono le 4 con maggior produzione mondiale.
Dal 1996, in solo 10 anni, circa 100 milioni di ettari coltivati con queste specie, la cui produzione è concentrata in quattro Stati: 68% in USA, 22% in Argentina, 6% in Canada e 3% in Cina per un totale pari al 99%, dedicata principalmente a quattro tipi di colture: 63% di soia, 19% di mais, 13% di cotone e il 5% di colza.
[..] negli Usa la produzione degli OGM è a livelli molto elevati (per esempio circa il 60% della soia proviene da queste colture biotecnologiche ed il 75% di tutti i cibi contiene tracce di OGM)


In realtà la lista dei vegetali GM coltivati è molto più lunga: qui puoi cercare tutte le piante GM approvate nel mondo: www.agbios.com (qui trovi proprio la lista completa).
[Non vorrei ricordare male, ora purtroppo non posso consultare il libro su cui l'avevo letto, ma la prima pianta GM deve essere stata proprio quella del tabacco, attorno al 1983 o '84]


Per quanto riguarda il grano, non mi risulta che "la maggior parte del frumento attualmente coltivato sia OGM": le cose, per quanto ne so, stanno in un altro modo. Ti metto direttamente i link alle notizie così puoi approfondire.

In sintesi, non si tratta di grano GM, ma di irraggiamenti e manipolazioni di carattere chimico e fisico (anche perché di queste tecniche sul grano si parla di anni '70, mentre di OGM si parla a partire dai primi anni '80).

Nel 1974, all'insaputa dei più, viene iscritto nel Registro varietale del grano duro il Creso. Nove anni dopo, la superficie coltivata a Creso in Italia era passata da pochi ettari a oltre il 20% del totale, con 15 milioni di quintali l'anno per un valore, di allora, di circa 600 miliardi di vecchie lire.
Da una pubblicazione del 1984 si ricavò poi che quel grano era stato «inventato» e sviluppato presso il centro di studi nucleari della Casaccia (1). Nel lavoro, come ricordò nel 2000 anche il fisico Tullio Regge su Le Scienze, si sottolineava l'efficacia della mutagenesi e l'introduzione di nuovo germoplasma e di ibridazioni interspecifiche.
In sostanza, il Creso era il risultato dell'incrocio tra una linea messicana di Cymmit e una linea mutante ottenuta trattando una varietà con raggi X. Per altre varietà in commercio erano stati utilizzati neutroni termici. In che misura, per esempio, il consumo continuativo di questo frumento può avere influenzato l'organismo di chi lo ha ingerito? Non si sa, né pare che alcuno voglia scoprirlo. Lo stesso Regge si limitò ad affermare che comunque «lo hanno mangiato tutti con grande gusto».
E se la celiachia fosse il risultato di decenni di ripetuti e differenti interventi sulle varietà di grano che sta alla base della maggior parte del cibo che mangiamo?



Riporto dalla seconda pag. di questo PDF
Per poter aumentare la variabilità genetica delle piante coltivate si ricorre oggi ad incroci “mirati”, tecniche cellulari (ibridi somatici, clonazione vegetale, ecc.) e alla mutagenesi chimica e fisica; attualmente, sono state registrate più di duemila varietà prodotte per irraggiamento con raggi X e Gamma, di cui alcune decine in Italia.1
Per esempio, il grano Creso che da circa vent’anni ha conquistato il primato tra le varietà di grano duro utilizzate per la pasta, si origina da un incrocio fra una linea messicana, a sua volta derivata da un incrocio fra un frumento tenero e un frumento duro, e una linea mutante generata tramite raggi X a partire dalla varietà italiana Cappelli.


[Il Creso] è stato ottenuto con un incrocio tra un prodotto battezzato Cymmit e un prodotto noto come Cappelli Cp B144. Dov’è il lato intrigante della storia?
Il Cappelli Cp B 144 non è un grano "naturale", o "biologico" che dir si voglia.
E’ un mutante. Ovvero, un prodotto artificiale che alcuni scienziati italiani, tra i quali Scarascia Mugnozza, ottennero irradiando la variante Cappelli con neutroni termici.
Un vero e proprio bombardamento che sconvolse il genoma del Cappelli.Date le sue grandi qualità, Creso fu definito, già una trentina d’anni fa, il "responsabile di una rivoluzione agricola in Italia", e, una volta brevettato, divenne un protagonista sul mercato alimentare.
Una posizione che non ha fatto che rafforzarsi.



Come si può vedere, qui non entra in gioco l'OGM in senso stretto, ma una pianta manipolata tramite altre tecniche (l'ultimo articolo linkato fa un po' di confusione secondo me).

Poi certo, se vogliamo approfondire l'argomento "irraggiamento", ci sarebbe questo articolo: "L'agricoltura è tutta una mutazione"
Ma non vorrei andare troppo OT.
Si tratta di tecniche diverse (in realtà anche su queste dovremmo chiedere studi e garanzie di sicurezza.. ma si sa, negli anni '70 era molto più facile fare un po' quel che si voleva senza "obbligo di divulgazione al pubblico"..).

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