Re: OGM: (ennesimo) inganno globale

Inviato da  Al2012 il 10/3/2010 0:15:07
@ mirkred

Mais Marano

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(...) Nel secondo dopoguerra la sua coltura cominciò a declinare a causa di varie ragioni.
La principale fu la scoperta e la diffusione della tecnica di ibridazione con conseguente enorme aumento delle possibilità produttive di tali mais ibridi.
Con i mais ibridi le produzioni sono enormemente aumentate ed hanno portato un conseguente maggior tornaconto economico per gli agricoltori.
Inoltre, anche se fatta meccanicamente, seppure con qualche difficoltà, la raccolta del Marano risulta più laboriosa rispetto ai mais ibridi.

Bisogna considerare che il consumo del mais per uso alimentare umano è la millesima parte di quello di uso zootecnico.
Inoltre la percentuale di mais destinato alla produzione di polenta si è ridotta notevolmente, poiché si è ridotto il consumo di polenta, già cibo di base della nostra gente.

Oggi è pressoché cessata la pratica di dare al proprio mugnaio il proprio mais.
Le aziende agricole hanno dovuto abbandonare l'indirizzo della produzione per l'autoconsumo per trasformarsi, se hanno voluto sopravvivere, in imprese di tipo industriale.

Per tutti questi motivi la cultura del Marano è stata rapidamente abbandonata, e se non ci fossero stati dei fedeli appassionati, convinti della sua bontà, se ne sarebbe potuto perdere anche il seme, che però, a causa della vicinanza di appezzamenti di varietà diverse, è stato molto ibridato.
Anche se in disuso come varietà il pool genetico derivante dal Marano è stato largamente utilizzato per la creazione di ibridi di mais con caratteristiche agronomiche e qualitative simili al Marano, come ad esempio l'Italo 225 negli anni '60 (ibrido a quattro vie costituito interamente da linee derivate da Marano) o altri ibridi commercializzati tuttora come l'”Astico”.

La coltivazione del Marano è oggi concentrata quasi esclusivamente nella zona della Val Leogra e resiste grazie alla passione di alcuni agricoltori e trasformatori della zona, che commercializzano una farina con elevate caratteristiche qualitative e da cui si ottiene la “polenta di maranélo” molto utilizzata in passato nella zona del vicentino. (…)

Una decina di anni fa, grazie all'opera di chi gli era rimasto fedele, a una campagna promossa dai Ristoratori Scledensi e a un riscoperto interesse da parte dell'Istituto di maiscultura di Lonigo, il Marano ha cominciato a rinascere.


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Questo è un esempio di quello che volevo affermare, ovvero che incroci tra piante della stessa specie possono dare semenze stabili che mantengo le caratteristiche acquisite se non vengono contaminate.

In merito al mais ibrido che perde le sue caratteristiche se viene utilizzato come semenza, non so che dirti; il link al pdf che hai inserito non si apre, il fatto che non è conveniente la risemina in seconda generazione non mi sembra una grande conquista. A volte nel correre per esasperare la produzione si finisce per perdere qualcosa per strada ….

Ma il problema non è il mais ibrido, ma quello GM e gli altri OGM in cui la scienza umana ha portato modifiche forzatamente innaturali i cui effetti sono difficilmente prevedibili sia nel breve che nel lungo termine.

Alla mia domanda: “Già chissà perché qualcuno ha pensato di mettere fuori legge o ha proposto di farlo i semi “terminator” ??”
Tu hai risposto:
"Sotto la spinta dell’ opinione pubblica...", basta come risposta? (…)>>

No non basta come risposta, perchè l’opinione pubblica la forma anche la Monsanto, ed altre multinazionali, che hanno mezzi economici molto imponenti, e di conseguenza influenza politicia e mediatici molto persuasivi.
Se non riescono, nonostante questo, a fare proprio tutto quello che vogliono (molto lo fanno comunque) è perché i loro progetti sono così assurdi che dovrebbero comprarsi tutta l’opinione scientifica e riuscire ad imbavagliare tutta l’informazione, definita alternativa, per nascondere i loro fallimenti e pericolosità.
Se c’è una certa parte dell’opinione pubblica contraria agli OGM è perchè si è informata in modo “alternativo” e se le multinazionali non riesco a polverizzare questa fetta di opinione è perché hanno “il culetto sporco” e non è tutto oro quello che luccica.

Alle multinazionali, entità impersonali, del bene della umanità non gliene fotte un bel niente, e tanto meno della fame del mondo. Lo scopo sociale che hanno si chiama “fatturato” si chiama “ampliamento di mercato” “controllo di mercato” si chiama “conquista di nuovi mercati”, essendo aziende molto grandi, multinazionali, hanno necessità di mercanti sempre più vasti ed il fine giustifica i mezzi.

Se poi quello che commercializzano non è testato correttamente, se poi dopo un po’ risulta nocivo o nel migliore dei casi inutile e non conforme a quanto dichiarato, poco male, e se tutto questo riduce la biodiversità, non è un loro problema, perché i danni ambientali sono sempre a carico della collettività.

The Corporation - Chimica che ti uccide
http://www.youtube.com/watch?v=2QihPU3a2GY

Sembra che la tua critica alla Monsanto sia solo di tipo commerciale dovuto alle perdite di fatturato, ma come puoi vedere dal filmato le colpe sono ben altre.

Se hai voglia e se non l’hai ancora visto guarda anche questo ….

Il mondo secondo Monsanto
La storia di una delle più potenti e pericolose multinazionali per il futuro dell'umanità. Monsanto è la maggior produttrice di OGM nel mondo, ha sempre prodotto prodotti pericolosi per la salute, a partire dalla famosa diossina già nel dopoguerra della seconda guerra mondiale fino all'ormone della crescita bovina. L'RGBH, o ormone della crescita bovina, usato per far produrre maggior latte alle mucche, provoca alle stesse mastite, la quale è curata con antibiotici, che poi vengono rilevati in alta concentrazione nel latte prelevato sulle nostre tavole, quindi in procinto di essere consumato. Non è tutto tra i suoi prodotti il famigerato "Agente orange" il defoliante usato nella guerra del Vietnam, il mais transgenico e il cotone con insetticida incorporato, tutti prodotti studiati , analizzati e risultati se non dannosi direttamente, dannosi nelle conseguenze che il loro uso comporta. La forte influenza politica a livello internazionale, direi globale, la consistenza di capitali a disposizione in continuo aumento e una rete organizzata di studiosi stipendiati e con contratti profumatamente ricchi in corso con Monsanto, rendono più che facile la disinformazione e la falsificazione di analisi. Ma quelli non sono gli unici sistemi usati da Monsanto, la quale non disdegna trucchi da laboratorio, passaggio di propri dirigenti a ruoli dirigenziali di organi di controllo governativi, licenziamento di studiosi eticamente corretti, ottenendo diversi vantaggi come l'approvazione di prodotti ancora in fase d'indagine scientifica, prolungare le indagini e quindi le risoluzioni a fenomeni innescati da suoi prodotti e nel contempo far proseguire l'invasione del globo da parte di organismi OGM. Lo scopo principale, neanche tanto occulto, della Monsanto è innescare o completare il processo irreversibile di dipendenza da suoi prodotti, cosicché possa avere in mano il controllo globale dell'alimentazione e dell'agricoltura, realizzando enormi profitti. Resterete. sconcertati guardando il film. Infine è facile l'equazione che ne deriva dalle operazioni Monsanto, cioè che controllo sul cibo uguale controllo delle masse, non l'unico ma di certo uno degli strumenti più efficaci

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