Re: OGM: (ennesimo) inganno globale

Inviato da  Al2012 il 8/3/2010 23:23:07
@ mirkred

<< (…) Da anni (più di quaranta) i maiscoltori comprano le sementi ogni anno non perchè siano sterili ma perchè sono ibridi di prima generazione. Cioè si prendono due linee pure di mais, per esempio una bassa ricca di spighe e una alta ma poco fruttifera, si incrociano tra loro e si ottiene un ibrido vigoroso e produttivo. Nessun contadino si sognerebbe di riseminare un ibrido il secondo anno, come insegna Mendel otterebbe la disgiunzione dei caratteri, cioè un campo con piante basse con spighe frammiste ad altre alte con sole foglie. (…)>>

Questo discorso non mi è chiaro.

Mi domando come facevano i contadini di un tempo (e quelli che lo fanno ancora oggi) che conservano i semi migliori per la semina, ad ottenere sempre piante con le stesse caratteristiche, eppure i contadini hanno sempre cercato di migliorare la pianta, facendo incroci tra piante ed una volta ottenuto una pianta migliore la riproducevano attraverso i semi di questa pianta, non mi risulta che ogni volta dovessero rifare nuovamente la serie di incroci per ottenere semi di prima generazione.

Le piante che si coltivano sono tutte il risultato di incroci tra piante della stessa specie, magari una più resistente, ma poco fruttifera, con una più fruttifera, ma più delicata.
Il mais mica l’ha inventato la Monsanto, visto che è stato Colombo ad importarlo in Europa dalla America, non mi risulta che abbia portato due piante: “una bassa ricca di spighe e una alta, ma poco fruttifera con cui fare uno incrocio per ottenere semi di prima generazione ??

Poi mi domando perché la Monsanto si salvaguarda contrattualmente da eventuale riutilizzo delle semenze se queste non sono riutilizzabile per la semina essendo di seconda generazione ??


I contratti-capestro della Monsanto
http://www.disinformazione.it/monsanto2.htm

(...) La denuncia arriva dall'organizzazione argentina Acciòn por la Biodiversidad.
In pratica accade che se l'agricoltore argentino, che ha comprato semi di Soia RR Nidera, volesse utilizzare le sementi prodotte del raccolto - anche solo ed esclusivamente per uso e consumo personale - dovrà pagare all'impresa un costo annuale di 2 dollari più tasse per ogni sacco da 50 kg di semi di soia da utilizzare per le semine successive.

Questo meccanismo si ripeterà di anno in anno sulla quantità di semi che si riprodurranno in ogni raccolto.
Ma, affinché la «regalìa extendida» possa essere applicata, ogni agricoltore che volesse avvalersi di questa opportunità dovrà, alla fine del raccolto, informare la Nidera Semilla S.A. dei chilogrammi di semi ottenuti e conservati ad uso proprio, il luogo dove sono stati immagazzinati e la zona dove verranno ripiantati.
L'impresa ovviamente si riserva il diritto di ispezionare i luoghi segnalati per controllare che si rispettino gli accordi di contratto.
L'acquisto di semi di Soia Nidera implica la formale e incondizionata accettazione, da parte degli agricoltori, delle clausole riportate sull'etichetta altrimenti si rischiano azioni legali pertinenti previste dalla Legge sui semi e sui Brevetti.(...)


Perché il contadino (che probabilmente non conosce le leggi di Mendel ma anche la ditta produttrice che impone le clausole) dovrebbe conservare le semenze per una successiva semina correndo il rischi di avere un raccolto misto di piante piccole con spighe e piante alte con solo foglie ???


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