Re: Scienza ed etica.

Inviato da  Santaruina il 8/11/2006 11:02:31
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Il tema è sicuramente "caldo", ma mi sembra che si sia subito partiti tutti insieme a velocità sostenuta.
Dico subito che concordo con le considerazioni di Vulcan.

Personalmente credo che la ricerca scientifica debba avere come unico obbiettivo il benessere dell'uomo, e non deve mai da esso essere slegata.
Lo sperimentare fine a se stesso, solo perché "è possibile", è un qualcosa che mi ha sempre spaventato.
Giustamente però occorre andare con ordine.
Noi viviamo nell'epoca in cui anche concetti innati come bene e male vanno definiti, quindi alla regola non si può certo sottrarre la parola "etica".

Quindi cosa è l'etica?
E' stato suggerito giustamente che l'etica nei secoli muta, ed è vero, ma la domanda seguente è : perchè muta?

Julian Huxley, l'immancabile, padre dell'Unesco e per anni membro della società eugenetica britannica, nel 1946 scrisse:

Così come si crede che una politica eugenetica radicale sarà per molti anni politicamente e psicologicamente impossibile, sarà importante per l’ UNESCO fare in modo che la questione eugenetica sia esaminata con la massima cura, e che l’ opinione pubblica sia informata delle questioni in gioco, affinché ciò che oggi è inimmaginabile possa alla fine diventare immaginabile.

E' vero, l'etica cambia nel tempo, ma c'è qualcuno che si adopera per darle una mano.
Per un motivo o per un altro certe immagini da sempre producono raccapriccio nelle menti degli uomini, vengono rifiutate a priori.
La commistione tra l'essere umano e l'animale è una di queste.
Chiedersi perché questo accada è come chiedersi perché la madre ama il figlio, ed in effetti anche a questo una parte della scienza moderna ha saputo fornire una spiegazione "alternativa".

Spero solo che Huxley e i suoi seguaci non vincano, ma questa è solo una mia speranza personale.

Blessed be

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