Re: Il Campo del Punto Zero

Inviato da  Al2012 il 18/12/2006 15:45:08
Vedo che ci sono state più di mille letture, ma i commenti sono pochissimi, probabilmente le letture sono state spinte dalla curiosità, poi forse le mie trascrizioni troppo lunghe e incasinate hanno snervato …….

Il pensiero che è sorto in me dal lettura del campo del punto zero, e dei libri di F. Capra è che non esiste una separazione tra l’esistente, a livello quantistico il vuoto non esiste, la separazione tra cose non esiste, tutto l’esistente e collegato formando una immensa rete (la rete della vita), ogni organismo complesso è l’insieme di altri organismi il tutto immerso o per meglio dire “emerso” da un mare “energetico”.
Riflettendo sul principio di indeterminazione di Heisenberg si potrebbe pensare che è la coscienza a far emergere il mondo, un mondo fatto su misura a seconda del livello raggiunto dalla coscienza che lo osserva, o per meglio dire che lo fa emergere….

<< Una delle asserzioni più sensazionali di Bohm è che la realtà tangibile della nostra vita quotidiana è in effetti una sorta di illusione, come un’immagine olografica. Sotto di essa vi è un ordine di esistenza più profondo, un livello di realtà vasto e più fondamentale, che dà origine a tutti gli oggetti e le apparenze del nostro mondo fisico, in modo molto simile a quello in cui una porzione di pellicola olografica da origine a un ologramma. Bohm definisce questo livello di realtà più profondo “ordine implicito (che significa “celato”), e si riferisce al nostro livello di esistenza come all’ordine esplicito o svelato.>> (tratto dal libro “Tutto è Uno – l’ipotesi della scienza olografica” di Michael Talbot)

Dando una mia interpretazione, il mondo che a noi appare è quello che la nostra coscienza rende “esplicito” facendolo emergere dal mondo “implicito” a noi ancora ignoto.

Credo nella evoluzione della vita e credo che non sia casuale, ma che abbia come fine il sorgere di organismi sempre più complessi in cui possa emergere una coscienza anche essa in evoluzione, in pratica l’evoluzione della vita che ci appare così fisica e materiale, non altro che evoluzione della coscienza che rende “esplicito”, ovvero svela una porzione dell’esistente “implicito”, la vita è il materializzarsi della evoluzione della coscienza in tutte le sue forme.

Sotto questa ottica il film “Matrix” è più reale di quanto si possa credere, in questo caso la realtà virtuale non è generata da un programma gestito da macchine, ma dalla “coscienza collettiva” determinata da tutte le coscienze più o meno evolute che appartengono al fenomeno “Vita” sul nostro pianeta. La “coscienza collettiva” sul nostro pianeta rende “esplicito” (svela) una parte dell’ordine “implicito” della “coscienza universale” a cui appartiene.

La Terra è un grande organismo vivente, un immenso utero, una immenso ovulo che è stato fecondato dalla forza della coscienza universale, probabilmente da una cometa, che in un certo senso può essere paragonato ad uno spermatozoo, dando inizio al quel fenomeno evolutivo che noi chiamiamo vita che ha come fine l’emergere di una coscienza riflessa, come potrei dire, è come se la coscienza universale (o Dio se preferite) sentisse l’esigenza di creare uno specchio in cui riflettersi per poter raggiungere la piena consapevolezza di se stessa.

<<Quello che chiamiamo mondo reale, per esistere, deve sperare di avere esseri coscienti che lo possano osservare>> detto da John Wheeler, nel 1979 in occasione della commemorazione del centenario della nascita di Einstein a Princeton.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=2403&post_id=67950