Re: Meccanica Quantistica

Inviato da  shevek il 28/10/2006 19:02:44
Salut y Libertad packz!


Dici:Citazione:
Mi pari ben informato tuttavia

-citazione-
In ogni caso non hanno giocato sulla lunghezza d'onda di De Broglie ma sul rallentamento delle particelle

peccato che lunghezza di De Broglie sia in diretta relazione con la sua velocita...



Hai ragione, ma anche la massa di una particella ha a che fare con la sua velocità e credo abbiano giocato su questo. Era questo che intendevo.


Dici, inoltre

Citazione:
-citazione-
giungendo a precisioni, diceva l'articolo, paragonabili alla meccanica classica

ma la meccanica classica non ha errore, l'errore e` dato semplicemente dall'impossibilita` umana di effettuare misure precise: con l'aumentare della tecnologia il limite inferiore dell'errore (in meccanica classica) tenderebbe a zero, mentre in MQ si ferma ad un ordina di grandezza pari ad accatagliato....

-citazione-
il principio di indeterminazione deriva dal fatto che l'ordine di massa dello strumento di misura e dell'oggetto da rilevare sono pressoché dello stesso livello

e` qui casca l'asino: il principio di indeterminazione e` un principio, non deriva da niente di tutto questo, se lo bypassi violi la teoria e la teoria va rifatta: al massimo e` nella meccanica classica che si bypassa questo principio in quanto l'errore commesso con esso e` MOLTO inferiore a quello strumentale.



Non mi pare che caschi alcun asino. La mia affermazione non mi pare niente di trascendentale: anche i principi hanno un'interpretazione fisica e quella che ho riportata l'ho ritrovata anche nei più fedeli creatori e seguaci dell'interpretazione di Copenhagen della MQ. D'altronde, tu cosa hai per misurare posizione e velocità di una particella? Un'altra particella di massa paragonabile - cosa ben diversa dalle misurazioni che puoi fare di oggetti macroscopici (dove l'indeterminazione non è che non esista - anche l'onda di un radar influisce sull'aereo - ma è di un ordine mooolto minore e pressoché trascurabile). Inoltre, non è affatto detto che un'unica violazione di una teoria la metta definitivamente in crisi e la renda inutilizzabile: oggi riteniamo la teoria relativistica del campo vera rispetto alla teoria newtoniana della forza gravitazionale, ciononostante continuiamo ad usarla ogniqualvolta le differenze relativistiche sono trascurabili. Tu hai in merito un'impostazione popperiana (che parte, nonostante il "falsificazionismo", dall'idea che una teoria dovrebbe comunque tendere ad essere una descrizione diretta della realtà); io, invece, resto fedele all'impostazione galileiana (le teorie sono una semplificazione astraente della realtà - in questo senso le teorie non contraddittorie sono tutte "senza errore" - utili alla messa in atto di una prova sperimentale).


Dici anche:Citazione:
Poi sono d'accordo che l'esperimento di Bell-Aspect giunge in qualunque caso a dare un colpo mortale ai fondamenti della MQ "standard", tuttavia ripeto che Einstein non credeva alla non-localita` in quanto avrebbe buttato nel cesso le sue teorie fino ad allora concepite (per uno scienziato una cosa normale come respirare...)...



Prendo atto della tua opinione. Io, però, mostrandomi dell'opinione contraria, avevo fatto delle obiezioni cui non hai risposto.


Sul finale della tua argomentazione sono d'accordo: tieni però presente che masse/energie "nascoste" non sono necessariamente una cazzata in assoluto. Per esempio, abbiamo dei comportamenti delle grandi masse gravitazionali nell'Universo che sembrano spiegabili solo in base a parametri non direttamente osservabili.


Shevek

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