Re: Meccanica Quantistica

Inviato da  shevek il 13/10/2006 19:31:07
Salut y Libertad a todos...


da un einsteiniano di ferro...
Mi sembra che gran parte delle discussioni sulla MQ ed i suoi "paradossi" sia viziata da un equivoco di fondo: quella di credere che una teoria fisico-matematica SIA la realtà e non solo uno strumento per comprenderla al meglio. Quando uno scienziato moderno ipotizza una spiegazione causale della realtà, allo scopo di poterla mettere alla prova di una macchina sperimentale, deve pressoché sempre operare una serie di semplificazioni arbitrarie, allo scopo di rendere calcolabile la teoria e poterla confrontare con i risultati concreti di un esperimento (che è una cosa reale, una macchina). Per fare un esempio banale, prendiamo la legge di caduta dei gravi: per poterla formulare in una forma matematica effettivamente calcolabile e rendere possibile il paragone con i risultati effettivi di una macchina sperimentale costruita utilizzando la teoria come modello, Galilei, notoriamente, escluse il parametro dell'attrito.

Nella legge di caduta dei gravi, in altri termini, gli oggetti sono tutti perfettamente sferici, i piani sono perfettamente lisci, c'è il vuoto assoluto, ecc. Tutte cose che nella realtà non si danno per nulla. Ciò che conta è che la teoria sia in grado di spiegare - salvo l'errore sperimentale - gli eventi del mondo reale: e questo lo si vede, sempre fino a prova contraria, con l'esperimento.

La teoria, nella scienza moderna, non pretende insomma di rispecchiare il mondo: e questo vale anche per la MQ. La "non località" della teoria non è, in altri termini, sostanzialmente diversa dal mondo senza attrito della meccanica classica: è un artificio matematico - tra i tanti - per rendere calcolabile la MQ e sottoporla alla prova sperimentale. Non dice che la realtà sia non locale più di quanto la legge di caduta dei gravi ci dica che nel mondo reale non esista l'attrito.

La MQ, p. e., utilizza il principio di indeterminazione: non è possibile, nella teoria, calcolare con precisione paragonabile alla meccanica classica contemporaneamente posizione e velocità di una particella - nella teoria, di conseguenza, non ha posto il concetto di traiettoria di una particella subatomica. Ebbene, alcuni mesi fa, alcuni ingegneri, sfruttando l'immersione di una singola particella emessa in un mare di altre particelle rallentate, sono riusciti invece a mostrare la traiettoria di una particella (un elettrone) con precisione paragonabile alla meccanica classica.

Questo significa che la MQ - o, perlomeno, il suo principio di indeterminazione - è caduta? Niente affatto. Continua ad essere utilissima per mille altre cose come meccanismo teorico predittivo del comportamento delle particelle subatomiche in un miriado di altre evenienze. Il fatto, però, ci invita a non confondere le teorie della scienza moderna con la realtà oggettiva delle cose. La scienza moderna galileiana, fisico-matematica, nasce proprio con la piena coscienza di ciò: col tempo, questa coscienza - complice, paradossalmente, proprio la sua sempre maggiore capacità predittiva - si è andata perdendo.


Shevek

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