Re: Darwin e l

Inviato da  Dorian il 15/2/2007 10:08:10
Citazione:
si puo codificare una tale intelligenza in maniera meccanicistica?


Stai confondendo quella che è l'intelligenza limitata del singolo con quella che è la cultura umana sedimentatasi in migliaia di anni.

Ti seguo nelle analogie informatiche...

Non abbiamo dubbi che il funzionamento di un singolo computer sia un qualcosa di meccanico tuttavia internet, che è una rete immensa di singoli calcolatori (più o meno simili), sta assumendo connotazioni sempre più caotiche e meno deterministiche: tant'è vero che cercare qualcosa in rete è più simile a un'arte che a una scienza ed è sempre più difficile controllare il flusso dell'informazione.
Tale informazione distribuita non risiede più su un unico computer: come mai potrebbe?
Software e hardware sono la stessa cosa? Forse lo erano trent'anni fa... altro che relè e schede perforate.

Un singolo essere umano che non usufruisse dell'informazione fornita dal resto dell'umanità avrebbe ben poche possibilità di porsi domande esistenziali ognuna delle quali, pur non avendo ancora trovato risposta (e mai l'avra!), ha richiesto comunque migliaia di anni SOLO per essere formulata.
Software e hardware sono la stessa cosa? Forse lo erano centomila anni fa...

Se è vero che TUTTO è già codificato nella testa delle persone, perchè ci sarebbero volute decine di migliaia di anni solo per imparare a fondere il ferro?
Semplice: con prove a caso qualcuno deve esserci riuscito e ha trasmesso l'informazione. Ancora nel medioevo gli alchimisti procedevano a caso nelle loro ricerche.
Ma in passato gli uomini non erano individualmente più stupidi: solo non potevano usufruire della quantità esagerata di informazione che oggi è accessibile quasi a tutti.

Ne deduciamo che la cultura si è evoluta indipendentemente dall'evoluzione del singolo individuo dunque non può rientrare nello studio dell'evoluzione umana.

Esattamente come uno studio sullo sviluppo di internet nella sua globalità sarebbe più indicato per un saggio di sociologia di massa piuttosto che per una lezione di informatica.

Ad ogni modo anche internet si è sviluppata in un modo che è andato ben oltre quello che gli stessi primi sperimentatori avrebbero potuto immaginare: dove sono i piani di sviluppo di internet? Semplice: non esistono.
Non per questo accetto l'idea che internet sia un qualcosa di divino o che segua leggi metafisiche: sappiamo bene che nel dettaglio la sua complessità è solo un insieme di processi elementari più o meno banali.
Non per questo non ne accettiamo la grandezza.

Può un processo caotico, anarchico e vagamente casuale produrre un qualcosa di notevole?
Evidentemente sì.

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