Citazione:
Le olive i nostri avi mica le conoscevano.
E che dire delle noci: ricche di amidi e olio! Delle perfette sconsociute.
I fichi, poi, si sa, quelli preistorici mica contenevano zucchero.
I maiali preistorici, poi, si sa : neppure un filo di grasso.
I formaggi poi: "lite" fin dai tempi più remoti ( in ilo tempore fu coniato il termine "vacche magre"). E' in tempi moderni, in epoca di allevamenti intensivi, che è stato coniato il termine "vacche grasse".
Olive? Intere si, ma non certo trasformate in olio. Quindi per il 90% fibra.
Per le noci e le noccioline vale lo stesso: le quantità erano modestissime, e si trovavano raramente. Ripeto: non c'era la coltivazione. I posti dove crescevano queste cose erano pochi intorno al villaggio, e finivano subito.
Fichi? Come sopra. Erano rarissimi da trovare in grandi quantità E non sono calorici come pensi. Hanno solo 47 calorie per 100 grammi. Confrontala con le 353 calorie per 100 grammi della pasta di grano.
I maiali preistorici non esistevano. I maiali sono cinghiali addomesticati, e i cinghiali sono un fascio di muscoli (la carne di cinghiale l'hai mai mangiata?).
I formaggi poi nel pleistocene non esistevano affatto. Non esisteva proprio il concetto di allevamento. Forse non hai ben chiaro di che periodo parliamo.
Durante i 2 milioni e mezzo di anni dell pleistocene abbiamo vissuto come oggi vivono gli yanomamo del sud america (tra gli ultimi cacciatori raccoglitori rimasti oggi):
Se controlli la loro alimentazione, vedrai che è esattamente quella che ti ho descritto.
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