Re: Darwin e l

Inviato da  Santaruina il 15/10/2012 11:14:11
Red Knight

Quello che io chiedevo era se fosse possibile immaginare una vita basata sul DNA, cioè su una sequenza di dati discreti e ricombinabili pressocché infinitamente, che non evolvesse in nessun modo.

Bisognerebbe chiederlo agli squali, che non sono cambiati di una virgola in milioni di anni, oppure a migliaia di specie di insetti che di "evolvere" non ne hanno nessuna intenzione
In verità, il concetto di "evoluzione" è assai moderno, è una superstizione del tutto recente, originata con il positivismo, che va di pari passo con quell'altro mito fondativo del nostro presente, ovvero l'idea di "progresso".

Non è questione di giustificare organi nuovi e/o la speciazione, ma intanto è già qualcosa se ammettiamo che un meccanismo evolutivo, anche se non in grado di giustificare tale e tanta diversità, esiste.

Dal mio punto di vista, è proprio il termine "evolutivo" che è sbagliato.
Se lo mettiamo da parte, e parliamo di semplici "cambiamenti", allora se ne può discutere.
Perchè il concetto di "evoluzione" presuppone che si tenda ad un miglioramento,, che si vada dal più sempiice al più complesso, al più "adatto", e questo altro non è che un pregiudizio ideologico, che si affermò in un preciso periodo storico dal momento che risultava utile per giustificare gli enormi cambiamenti sociali che all'epoca si stavano verificando.

Ci si dimentica sempre infatti che il vero fine della diffusione della teoria darwiniana non riguardava tanto la questione scentifica in sè, ma doveva servire affinchè fosse accettatto, come corollario, il concetto di darwinismo sociale: la società industriale e neocoloniale ottocentesca aveva bisogno di una religione laica che concedesse una giustificazione morale ai delitti sui quali si stava fondando, e il darwinismo sociale gliela diede.

Visto che hai parlato di microevoluzione e macroevoluzione, mi pare di capire che su questo sei d'accordo anche tu; correggimi se sbaglio.
La questione dovrebbe ridursi a determinare se diverse microevoluzioni successive possono essere considerate macroevoluzione o no (nel qual caso la tua risposta è inequivocabilmente no).


Ovviamente no.
Gli esseri umani potranno continuare a "microevolversi" per milioni di anni, come hanno sempre fatto, ma rimarranno sempre esseri umani.
Magari più alti o più bassi, con più o meno peli, con la pelle più o meno scura, ma non avranno mai le ali (purtroppo).

Al di là di questo, non capisco però perché attribuisci effetti necessariamente catastrofici a un errore di trasmissione.

Perchè tutti gli esseri del creato sono delle meraviglie di equilibrio, i nostri organi sono dei capolavori di ingegneria.
Un piccolo errore nella "programmazione" può risultare deleterio per tutto l'insieme.
Basterebbe un solo osso delle ali di un'aquila posto in maniera errata e l'aquila non vola più.

A presto

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