Re: Darwin e l

Inviato da  Celacanto il 10/1/2009 20:06:33
Per Badger

Hai scritto:

Vedi Celacanto, ti suggerirei di smetterla di inondare questa discussione con interminabili post pieni di roba copiaincollata, perché:
1) si fa fatica a leggerli, perché è impossibile mettersi lì a confutare ognuno dei tremila link che ci infili, lunghi anch'essi dei chilometri;
2) non ti rendi conto della quantità di sciocchezze che hai messo in fila, che stanno sterilizzando la discussione, perché stimolano soltanto risposte ovvie (che però non ti sfiorano nemmeno) e non approfondimenti.


Ho seguito il tuo suggerimento, ho scritto diverse cose e postato altri link!

Tu vorresti confutare i link che ho postato con il tuo manuale di liceo? Ma se non sai che pesci pigliare con le quattro cose che ho postato, come pretendi di confutare i link che ho citato che nemmeno gli scienziati evoluzionisti riescono a confutare?

Le vere sciocchezze, sono quelle che hai postato, tipo quella dell'"ecologia animale" presa alla lettera dal vecchio manuale di liceo. Questo inoltre è un Forum libero, gli approfondimenti che ho postato servono proprio per evidenziare le balle evoluzioniste!

Detto da te Badger, che le cose che ho scritto stanno sterilizzando la discussione, per me è un complimento! Signifca che non riesci più a trovare il bandolo della matassa!


Hai scritto al punto 1):

Primo: l'evoluzione avviene tramite le speciazioni, senza speciazione non c'è evoluzione. Secondo: siccome tu sostieni invece che le specie sono create, la speciazione per te non dovrebbe esistere; però tu ammetti la speciazione all'interno di un genere (post # 1497, 1523), e allora non si capisce che cosa Dio creerebbe... se ammetti che una specie può originare un'altra specie

Lo ripeto La speciazione che può avvenire all'interno di una specie verso una sottospecie è una cosa, l'evoluzione invece è una favola!
Una specie non "originerà mai" un'altra nuova specie come pretende l'evoluzionismo!

In una specie come ad esempio l'essere umano, la variabilità genetica è evidente nella diversità di ogni individuo che lo rende unico al mondo. visto che gli evoluzionisti vedono speciazioni ovunque, potremmo anche dire che l'uomo nord-europeo è una specie di protouomo, invece gli altri esseri umani: i pigmei, gli aborigeni australiani, i neri africani, gli asiatici, gli eschimesi, i messicani etc.. sono delle "sottospecie inferiori", proprio come pensava il razzista Darwin e l'altro psicopatico Hitler

Evidentemente non conosci la differenza tra macroevoluzione e microevoluzione o variabilità all'interno di una specie. La variabilità genetica all'interno di una specie è un "fatto", la macroevoluzione è una "favola".

Ti riposto i link sulle speciazioni che ti piacciono tanto:

Evoluzione o variabilità nella specie?
http://www.answersingenesis.org/home/area/cfol/ch2-species.asp

Evoluzione o adattamento?
http://www.answersingenesis.org/articles/aid/v1/n1/evolution-or-adaptation

Ancora sulle speciazioni
http://www.answersingenesis.org/home/area/faq/speciation.asp

Dagli un'occhiata, così capisci la differenza tra La variabilità intrapopolazionale e macroevoluzione. (se tre link non sono sufficienti, ne posto altri)

Hai scritto sempre al punto 1):

basterebbe tu allungassi la faccenda nel tempo e moltiplicassi per il numero di specie che possono originarsi ed evolversi come individui darwiniani

Come l'evoluzione della balena? o del pipistrello?

Riporto una affermazione che hai fatto te Badger sulle balene, che si sarebbero evolute dai tetrapodi terrestri. Questa tua affermazione è l'ennesima dimostrazione delle tue affermazioni contradditorie e dell'evoluzionismo in generale, che è infarcito di tutte queste castronerie, vedi il tuo post 1283:

Le balene non hanno le branchie perché sono mammiferi, ossia si sono evolute a partire da specie tetrapodi terrestri. Non hanno sviluppato di nuovo le branchie perché “ormai” non era più possibile. La selezione naturale agisce su ciò che ha a disposizione, non ha un potere infinito. Infatti, parlare di adattamento è fuorviante. Certo le specie sono "abbastanza adattate” all'habitat in cui vivono, ma non esiste la perfezione. Tornare dai polmoni alle branchie è impossibile, per quelle che sono ormai le caratteristiche genetiche, fisiologiche, embriologiche, ecc. accumulatesi nel corso dell'evoluzione tra specie discendenti. E' la regola del “pollice del panda”, che è anche un libro di Stephen Jay Gould, che consiglio fra le tante cose da leggersi sull'evoluzione.

Come è stato possibile che i mammiferi terrestri con un sistema auditivo già adattato alla vita terrestre, con caratteristiche genetiche, fisiologiche, embriologiche, accumulatesi nel corso dell'evoluzione tra specie discendenti, hanno poi perso le zampe, la pelliccia e sviluppato un "nuovo"sistema auditivo acquatico totalmente diverso?

Se consideriamo la tua affermazione sull'impossibilità di tornare indietro: - "per quelle che sono ormai le caratteristiche genetiche, fisiologiche, embriologiche, ecc. accumulatesi nel corso dell'evoluzione tra specie discendenti".

perchè i mammiferi terrestri sarebbero tornati in acqua, da dove provenivano, come dice l'evoluzione, pesci -> anfibi -> rettili -> mammiferi -> mammiferi marini (di nuovo in acqua)

Allo stesso modo mi spieghi perchè un rettile che ha un singolo osso nell'orecchio, ovvero una caratteristica genetica, fisiologica, embriologica, accumulatesi nel corso dell' ipotetica evoluzione tra specie discendenti, avrebbe poi sviluppato tre ossicini sofisticatissimi, per adattarsi a non si sà che cosa?

Queste sono le sciocchezze che hai scritto Badger, e non te ne rendi conto!

Uso di nuovo l'analogia che avevo postato, per comprendere le balle colossali dell'evoluzione, ovvero che le speciazioni darebbero luogo all'evoluzione:

"Facendo copiare infinite volte lo schema di una radio, viene commessa una serie di errori. Le radio costruite in base a questi schemi "mutati" sarebbero in alcuni casi addirittura migliori di quelle costruite secondo lo schema originale e avrebbero maggiore successo sul mercato (selezione). Da una serie di errori di copiatura (mutazioni) e dalla situazione di mercato (selezione) si svilupperebbero radio sempre più complesse, e, ovviamente dopo un congruo numero di sbagli, ne uscirebbe addirittura un televisore"

vai a rileggerti l'intero post # 1523


Hai scritto al punto 2):

La non conoscenza di cosa voglia dire habitat, l'idea che un habitat sia uguale a se stesso ovunque e per ogni specie; l'ignoranza di cosa voglia dire “percezione dell'habitat” e quindi la totale mancanza dell'approccio ecologico alla teoria evoluzionistica

Ti riferisci a uno stesso habitat nel mare, dove convivono assieme specie diverse, vedi il mio post # 1584.

Definizione di Habitat da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Habitat

"L'habitat (termine latino che significa abita) è il luogo le cui caratteristiche fisiche o abiotiche, e quelle biotiche possono permettere ad una data specie di vivere e svilupparsi. È essenzialmente "l'ambiente" che può circondare una popolazione di una specie... Quindi, il termine habitat non è usato tipicamente né per la specie, né per l'individuo. "Microhabitat o microambiente" indica i dintorni immediati ed altri fattori fisici di una pianta o di un animale specifici all'interno del relativo habitat.

Tuttavia, il termine "habitat" può essere usato più largamente in ecologia. Originalmente è stato definito come le condizioni fisiche che circondano una specie, o popolazione di specie, o raduno della specie, o comunità (Clements e Shelford, 1939). Quindi, non è solo una popolazione di specie che ha un habitat, ma un raduno di molte specie, vivente insieme nello stesso posto che essenzialmente condividono un habitat".

Definizione di "Ambiente" in biologia da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Ambiente_(biologia)

"Se riferito a una determinata specie il termine ambiente diventa "sinonimo" di habitat, cioè il luogo, l'area geografica le cui caratteristiche fisiche, abiotiche e biotiche possono permettere di vivere e svilupparsi a una popolazione della specie in questione".

Non sai più a cosa aggrapparti Badger, e ti attacchi a termini come habitat. Infatti esistono diversi habitat nel mare, ma nello stesso habitat marino, ovvero un ambiente biologico costituito dall'acqua dei mari e dal fondo oceanico (nel mare), convivono assieme molte SPECIE DIVERSE.

Infatti avevo scritto nel post # 1584:

Nello stesso habitat vivono animali molto differenti, basta vedere nel mare. Nel mare sono presenti strutture totalmente differenti per la "vita" di animali e piante. In certi casi molto semplici, in altri molto sofisticate. Dalle alghe, al plancton, alle meduse e gli altri invertebrati, il Nautilus, un cefalopode con la conchiglia perfettamente a spirale, i polpi, le seppie, le stelle di mare, i ricci di mare etc.. fino a tutte le migliaia di diverse varietà di pesci ossei, di varia grandezza, forma e colori, o i pesci cartilaginei come gli squali le razze e le mante, e i mammiferi marini come la Balenottera Azzurra e i delfini etc..

Tutte le diverse specie che ho elencato, a quali modificazioni ambientali avrebbero dovuto adattarsi per evolversi nel mare?

La salinità dell'acqua, la luce, le correnti, le acque basse o alte, le maree più o meno pronunciate, avrebbero originato tutta la diversità biologica marina?

le praterie di posidonia, vari tipi di barriere coralline, scarpate, fondali sabbiosi, rocciosi, vulcanici, ecc... Anche questi ambienti avrebbero originato le differenze tra una murena, un riccio di mare, un crostaceo, un mollusco, una cernia, un pesce pagliaccio, una rana pescatrice etc.. solo per citarne alcuni!

Poi senti chi parla di ignoranza di cosa voglia dire percezione dell'habitat, e di approccio ecologico, proprio tu che non ti sei ancora aggiornato citando l'ecologia animale, vedi il tuo post # 1598. E' roba "vecchia" l'ecologia animale, superata da parecchi anni; la distinzione tra ecologia animale e ecologia vegetale è stata "superata" grazie agli studi effettuati sulle comunità biologiche, sulle catene alimentari, sulle reti trofiche. vedi il post # 1601

Evidentemente non c'era scritto nel tuo vecchio manuale di liceo che ormai si utilizza solo il termine Ecologia!


Hai scritto al punto 3):

La domanda “ma allora quando avviene un'evoluzione verso un nuovo organismo più evoluto e più complesso?” (vedi mia risposta nel post # 1506)

Ho guardato nel post 1506, ma non c'è la risposta?

Badger, le chiacchiere inutili e le ipotesi non dimostrano l'evoluzione, ci vogliono i FATTI! Per questo motivo l'evoluzionismo non è scienza, ma una ideologia!

Vai a rileggerti le mie obiezioni al post # 1523, e magari dai anche un'occhiata ai link che ho messo!


Hai scritto al punto 4):

I cani sono il frutto di selezione artificiale su caratteri assolutamente superficiali ed inoltre non sono mai andati incontro ad un processo evolutivo naturale, ovvero ad un isolamento riproduttivo: che il chihuahua non si possa accoppiare con un san bernardo e che però sempre cani sono rimasti è un'obiezione talmente comica che non merita risposta ma solo risate a crepapelle

Badger, i cani sono i compagni fedeli dell'uomo da migliaia di anni nei vari continenti. probabilmente pensi che i cani siano tutti dei "mutanti". Poi riporto una tua affermazione che hai fatto al post 1483:

La speciazione interviene quando una popolazione mutata si isola riproduttivamente dalla popolazione originaria. L'isolamento può intervenire in vario modo: per intervenuta incompatibilità tra gli individui delle due popolazioni

Cosa significa: - per intervenuta incompatibilità tra gli individui delle due popolazioni?

Nell'esempio del chiuaua e del San Bernardo è intervenuta una incompatibilità tra gli individui, dunque l'esempio è più che azzeccato! Solo che non riesci a obiettare nulla, per questo cerchi di "dissimulare" con le risate a crepapelle.

Questa è la dimostrazione che reciti un copione preso alla lettera dal manuale di liceo, ma non sai nemmeno di cosa stai parlando!

Quindi secondo te un processo evolutivo naturale avviene solo se c'è un isolamento riproduttivo?

Questo come avevo già spiegato causa grandissimi problemi all'evoluzione, la consanguineità che porta a ciò che è conosciuta come "depressione congenita", per questa ragione, individui normalmente eterozigotici sono diventati sempre più omozigotici. Questo vuole dire che quei geni difettosi che sono normalmente recessivi divengono dominanti, col risultato che i difetti genetici e le malattie aumentano all'interno della popolazione. Vai a rileggerti le mie risposte al post # 1560 - # 1584


Hai scritto al punto 5):

La strampalata obiezione che le mutazioni debbano avvenire nelle cellule “riproduttive” (post # 1584 e 1638), che non si capisce cosa significhi e che problema sia Nel post 1529 avevi scritto:

Le caratteristiche che potrebbero risultare utili in determinate condizioni ambientali possono essere GIA' presenti in alcuni individui della popolazione. Qualcuno, ad esempio, può avere delle caratteristiche che gli consentono di sfruttare meglio un habitat marginale alla popolazione (o leggermente diverso), e può dunque riprodursi e sopravvivere di più degli altri individui che possano provare a sfruttare quel medesimo habitat. Questa sua capacità si trasmette alla discendenza e dopo varie generazioni esisterà una popolazione che vive in un ambiente leggermente diverso da quello della popolazione parentale; le due popolazioni possono inizialmente rimanere interfertili, ma se le modificazioni genotipiche e fenotipiche si accumulano, perché c'è poco rimescolamento visto che vivono in habitat leggermente diversi, si può giungere all'isolamento riproduttivo e quindi a specie diverse

Le mutazioni si trasmettono ereditariamente secondo le leggi di Mendel

Affinchè una mutazione venga trasferita alla generazione successiva perchè diventi dominante in una popolazione, deve avvenire nelle cellule riproduttive dell'organismo. Un cambiamento accidentale occorso in una cellula qualsiasi o in un organo del corpo non può essere trasferito alla generazione successiva. Per esempio, un occhio umano o un orecchio alterato dagli effetti delle radiazioni o da altre cause non passerà alle generazioni seguenti. E' impossibile che gli esseri viventi si siano evoluti, poiché non esistono meccanismi in natura capaci di determinare tale processo.

Nel tuo post # 1639 avevi "finalmente" dato una sommaria risposta:

Non è che ho sorvolato, è che non capisco cosa vorresti dire, che ci sono meno probabilità?

Esattamente!

Quante sono le probabilità in una popolazione che è giunta all'isolamento riproduttivo, di dare origine a una specie completamente nuova (come pretende l'evoluzione), attraverso mutazioni all'interno delle cellule riproduttive, visto che c'è poco rimescolamento, e sopratutto le mutazioni sono quasi tutte degenerative?

Nel corso del processo di duplicazione del materiale genetico possono verificarsi delle mutazioni, che sono quasi tutte degenerative e possono dare risultati imprevedibili. Sono eventi molto rari, che possono interessare da un individuo su 10.000 ad uno su 1.000.000, ad esempio nei mammiferi si presume che il valore medio di mutazioni ritenuto più attendibile è di un solo gene su 500.000 gameti.
La Drosophila melanogaster - il moscerino della frutta, da 80 anni è stata sottoposta in tutti i laboratori del mondo a tutti gli esperimenti, ma nessuna mutazione indotta l'ha fatta diventare altro. Ali un po' più lunghe, occhi bianchi o rossi, peli lunghi o corti, zampe in numero di sei o di dodici, ecc., ma mai una nuova specie. E' interessante sapere che la Drosophila ha circa 1000 mutazioni spontanee, ma è sempre rimasta la stessa da circa 45-50 milioni di anni. dal momento che si tratta di variazioni casuali nel complesso corredo genetico dell’individuo, appare evidente come l’eventualità che avvenga una variazione vantaggiosa sia minima, per non dire irrisoria. La complessità degli esseri viventi è straordinaria per poter pensare che essa possa essere modificata positivamente da variazioni casuali determinate da un errore di trascrizione e/o di ricopiatura.

le probabilità che sia avvenuta l'evoluzione sono pari a ZERO


Hai scritto al punto 6):

La reiterata asserzione che siano irriducibilmente complessi sistemi come il trasporto cellulare (falso: riferimento), il flagello (falso: riferimento), ecc.; il concetto stesso di complessità irriducibile è errato e dimostra soltanto l'ignoranza in materia di chi lo propone o lo riporta (riferimento)

Riposto i link dove Michael Behe ha "demolito" tutte le critiche alla irriducibile complessità assieme ad altri, indicando quelli che confutano i link che hai postato:

“A True Acid Test” (Michael Behe)—a response to criticisms of Darwin’s Black Box advanced by Ken Miller:

http://www.trueorigin.org/behe02.asp

In Defense of the Irreducibility of the Blood Clotting Cascade (Michael Behe)—a response to criticisms by Russell Doolittle, Ken Miller and Keith Robison:

http://www.trueorigin.org/behe03.asp

Irreducible Complexity and the Evolutionary Literature (Michael Behe)—a response to various criticisms by the likes of Jerry Coyne, Bruce Weber, Peter Atkins, John Catalano, David Ussery & Kenneth Miller:

http://www.trueorigin.org/behe04.asp

A Mousetrap Defended (Michael Behe)—a response to Kenneth Miller and John McDonald, critics of irreducible complexity as described in Darwin’s Black Box:

http://www.trueorigin.org/behe05.asp

Philosophical Objections to Intelligent Design (Michael Behe)—a response to various critics, including Jerry Coyne, H. Allen Orr, David Ussery, James Shapiro, Michael Ruse, Andrew Pomiankowski & Neil Blackstone:

In questo link c'è la demolizione alla critica che ha fatto David Ussery al trasporto vescicolare nel sito che hai citato di Talkorigins

http://www.trueorigin.org/behe06.asp

Correspondence w/ Science Journals (Michael Behe)—a first-hand look at how the “peer-review process” handles challenges to Darwinian orthodoxy:

http://www.trueorigin.org/behe07.asp

Behe, “Self-Organization & Irreducibly Complex Systems: A Reply to Shanks & Joplin”:

http://www.discovery.org/scripts/viewDB/index.php?command=view&id=465


In questi due link si demoliscono le vane critiche alla irriducibile complessità del flagello:

Pitman, “L'inverosimile evoluzione del flagello”

http://naturalselection.0catch.com/Files/Flagellum.html

William Dembsky risposte a ken miller sul flagello

http://www.designinference.com/documents/2003.02.Miller_Response.htm

In questi tre link si demoliscono ulteriormente tutte le critiche mosse al concetto di irriducibile complessità, che dimostra la tua ignoranza sul tema e di chi tenta invano di criticarla:

William dembsky irriducibile complessità rivisitata

http://www.designinference.com/documents/2004.01.Irred_Compl_Revisited.pdf

De Silvestro irriducibile complessità (Robert DiSilvestro, Ph.D. Biochemistry Associate Professor, Human Nutrition, The Ohio State University)

http://www.leaderu.com/science/disilvestro-dbb.html

Francis, “Peering into Darwin’s Black Box”

http://www.arn.org/docs/odesign/od201/peeringdbb201.htm


Hai scritto al punto 7):

Il non conoscere come invece molte strutture non siano affatto irriducibilmente complesse e dunque perfette, bensì abbiano una funzionalità subottimale: l'occhio umano è una struttura complessa ma lungi dall'essere ottimale

Secondo gli evoluzionisti se l'occhio fosse stato progettato la retina non sarebbe rovesciata. In questi due link si spiega invece il capolavoro di ingegneria nella retina, e perchè è invertita nell'occhio:

http://www.asa3.org/ASA/PSCF/2000/PSCF3-00Bergman.html

http://www.catalase.com/retina.htm#top

Riposto anche di nuovo i quattro link che invalidano l'evoluzione dell'occhio, e dimostrano chiaramente che l'occhio è stato progettato:

L'ipotetica evoluzione dell'occhio umano:
http://naturalselection.0catch.com/Files/humaneye.html

Occhio e biochimica:
http://www.discovery.org/scripts/viewDB/index.php?command=view&id=51

La retina dell'occhio:
http://www.trueorigin.org/retina.asp

Uno scandalo scientifico riguardo l'"ipotetica" evoluzione dell'occhio?
http://www.discovery.org/scripts/viewDB/index.php?command=view&id=1509


Hai scritto al punto 8):

un fiocco di neve, un qualsiasi cristallo... sono strutture complesse no? Però nessun creazionista ci trova niente da ridire quando le spieghiamo con normali processi chimici, senza tirare in ballo Dio.

Dio ha creato tutte le cose che vediamo, oppure credi che la materia si sia creata da sola dal nulla?

Hai presente il 33° canto del paradiso della Divina Commedia:

"Sì come rota ch'igualmente è mossa l'amor che move il sole e l'altre stelle"

Poi vorrei farti notare una cosa, un fiocco di neve o un cristallo NON SONO VIVI, non solo, se pensi che adesso io e te stiamo discutendo, entrano in gioco l'intelligenza e la Ragione (che tu censuri), per non parlare della coscienza umana, cose ovviamente inspiegabili con qualsiasi processo chimico!


Hai scritto al punto 9):

Il blaterare di Informazione Complessa Specifica (CSI)... Le argomentazioni relative a questa CSI non reggono ad una normale analisi critica scientifica e si rivelano ridicole

Non sai nemmeno quello che dici! Perfino gli evoluzionisti riconoscono la CSI, poichè è evidente. Quelli che hanno tentato di criticarla hanno fatto una figuraccia, come quella che stai facendo tu:

Questi sono i link che hanno demolito le critiche alla Informazione Complessa Specifica:

Risposte per Richard Dawkins sulla CSI:

http://www.trueorigin.org/dawkinfo.asp

Risposte per Tom Schneider sulla CSI

http://www.trueorigin.org/schneider.asp

Risposte agli algortmi genetici sulla CSI:

http://www.trueorigin.org/geneticalgorithms1.asp


Lo status scientifico dell'Intelligent Design:

http://www.discovery.org/a/2834

Questo è uno studio in formato Pdf sulla scientificità della CSI

http://www.newscholars.com/papers/ID%20Web%20Article.pdf

Questo è uno studio in formato Pdf sulle origini umane e l'Intelligent Design
http://www.iscid.org/papers/Luskin_HumanEvolution_110303.pdf

The historian and philosopher of science Stephen Meyer concluded:

"We have not yet encountered any good in principle reason to exclude design from science..."

Fai una cosa studiati bene questi link, ma se ti sembrano troppo lunghi, rileggiti attentamente il post # 1638


Hai scritto al punto 10):

L'implicita affermazione che siccome certi fossili di uccelli sono risultati falsi (in Cina), allora tutta l'evoluzione non è vera (post # 1645), ignorando la quantità di altri fossili (oltre che le evidenze indirette derivate dall'anatomia comparata) che testimoniano in modo evidente la transizione tra rettili ed uccelli

Quali sono i fossili di transizione che testimoniano in modo evidente la transizione tra rettili ed uccelli?

Vai a questo link che dimostra tutte le balle dell'evoluzione degli uccelli dai rettili, in risposta proprio agli ipotetici fossili del sito di Talkorigins che hai postato:

Tutti gli impropabili Fossili di transizione degli uccelli
http://www.trueorigin.org/birdevo.asp

In questo si fa una analisi ulteriore mettendo a confronto la morfologia
http://www.answersingenesis.org/tj/v17/i1/bird.asp

Il mito dell'evoluzione delle piume un grosso problema per l'evoluzionismo
http://www.answersingenesis.org/tj/v17/i1/feathers.asp


Hai scritto al punto 11):

Frasi come queste - “Per quale motivo i rettili si sarebbero evoluti in uccelli con le penne, dato che esistevano già i dinosauri volanti (pterosauri) di varie dimensioni, dalla grandezza di un colombo come il Dimorphodon o di un falco come L'Eudimorphodon, fino ai pterodattili più grandi delle dimensioni di un piccolo jet privato tipo il pteranodon, o ancora più grandi come il gigantesco Quetzalcoatlus. I dinosauri volanti non avevano piume e penne per riscaldarsi, e volavano lo stesso!” - dalle quali si deduce che hai una visione totalmente distorta di come funziona l'evoluzione; non riesci nemmeno a vedere gli errori contenuti in queste frasi (post # 1650), e questo non fa altro che confermare quanto poco ne sai.

Non sai cosa replicare!

questo esempio è la prova che concetti come exattamento e cooptazione sono una BUFALA. I dinosauri volanti non avevano piume e penne per riscaldarsi, e volavano lo stesso Badger.

Hei Badger non hai risposto a questa domanda:

Come si sarebbero evoluti i dinosauri volanti che volavano senza le piume e le penne?

Stessa cosa per le eopsine e tutte le balle che si inventano gli evoluzionisti sui ciclidi e sulle speciazioni.

Allo stesso modo al punto 13 hai riportato un link dove si fa riferimento di nuovo ai concetti di exattamento e cooptazione, almeno potevi dargli un'occhiata, il titolo è: - "Exaptation; a MISSING term in the science of form" - infatti non ti sei accorto che fanno solamente ipotesi, congetture, che NON dimostrano assolutamente che sia avvenuta l'evoluzione; appunto tutte BUFALE che tu ovviamente credi in modo irrazionale, senza usare la Ragione, perchè l'evoluzione con tutte le sue ipotesi inverosimili è una specie di dogma religioso.


Hai scritto al punto 12):

L'insistenza nel pretendere di contraddire la teoria evoluzionistica dicendo che alcune ricostruzioni filogenetiche sono discutibili o ignote (post # 1545 e seguenti), dimostrando di ignorare la differenza tra le due questioni (teoria evoluzionistica e ricostruzioni filogenetiche)

Vai a vederti i post 1581 - 1582 - 1584 e comincia a confutare la favola dell'evoluzione dei mammiferi dai rettili

Riporto Badger una tua affermazione del post # 1528

l'evoluzione è il processo di una linea filetica che noi ricostruiamo a posteriori, se vuoi anche l'intero processo della storia della vita

Se come hai scritto tu, l'evoluzione è il processo di una linea filetica che si ricostruisce a posteriori grazie agli "immaginari" resti fossili, mi spieghi la differenza tra le due questioni che secondo te io ignorerei? (immagino già la risposta evasiva)


Hai scritto al punto 14):

L'incomprensione di cosa siano gli equilibri punteggiati, visto che tu immagini coinvolgano “macromutazioni” in piccole popolazioni (post # 1560), quando invece la teoria non prevede affatto questo... La tua citazione di Fisher non è pertanto pertinente; oltretutto si riferisce ad un testo del 1958 (!!!), precedente l'equilibrio punteggiato... Siccome evidentemente manchi di questa visione, ignori il concetto di selezione di specie, cioè il meccanismo macroevolutivo incluso nella teoria degli equilibri punteggiati, che dunque non richiede “macromutazioni” (riferimento_1; riferimento_2). Tutto ciò significa – al di là della bontà della teoria – che non tu l'hai capita; però pretendi di contraddirla

Hai recitato di nuovo il manuale di liceo?

Intanto Fisher, uno dei più famosi genetisti, ha stabilito una regola valida ancora oggi, ovvero la probabilità che una particolare macromutazione (tante micromutazioni in breve tempo) diventi stabile e venga aquisita in una popolazione è "inversamente proporzionale" al suo effetto sul fenotipo; quindi è più che pertinente con le improbabili teorie degli equilibri punteggiati. Inoltre gli equilibri punteggiati sono solo congetture, formulate da Gould e da Eldredge per risolvere il problema della mancanza evidente di testimonianze fossili dell'evoluzione. Eldredge, evoluzionista e collaboratore di Gould, affermò che era diventato "abbondantemente chiaro" che le testimonianze fossili non avrebbero potuto confermare la predizione di Darwin, e che dimostravano semplicemente che questa predizione era errata.

Comunque, anche nella teoria di Gould è riscontrabile ancora lo stesso problema: l'assenza di forme evidenti di transizione. Peraltro, proprio i lunghi periodi di stabilità presupposti implicano un'abbondantissima presenza di fossili di transizione, che però non esistono.

Niles Eldredge, curatore all' American Museum of National History, nel suo libro "Ripensare Darwin" (Ed. Einaudi, 1999), considera l'esistenza dei vari salti che presenta l'evoluzione, e ne conclude che nell'evoluzione ci sono stati tempi di stasi dove una specie è rimasta inalterata per milioni di anni, insieme a momenti di forte accelerazione evolutiva, cioè i salti. La denominazione “equilibri punteggiati” non è altro che l'alternativa alla concezione di un'evoluzione continua. I punti sarebbero i passi forti dell'evoluzione. L'autore dice che Darwin non è stato letto bene e che va rivisitato, e ciò serve all'autore per dividere gli evoluzionisti in ultraevoluzionisti e naturalisti, tra questi ultimi Darwin. Gli ultraevoluzionisti sono quelli che hanno male interpretato Darwin dando alla selezione naturale lo spessore di protagonista principale dell'evoluzione. Questo spessore creatore, a dire la verità, non lo hanno individuato solo gli ultraevoluzionisti, ma anche coloro che hanno criticato Darwin, dopo averlo ben letto. L'autore deve abbassare l'importanza della selezione naturale per introdurre dei tempi di accelerazione dell'evoluzione: i salti. L'autore ammette onestamente l'esistenza dei salti, ma afferma che l'assenza dei fossili degli “anelli mancanti” è dovuta al tempo rapido delle fasi di salto, magari avvenute in popolazioni ristrette, per cui pochi o inesistenti sono i fossili “anello mancante”. Chiaro che la teoria saltazionista non è altro che un tentativo di svuotamento dell'enorme difficoltà creata dall'assenza delle forme intermedie. La teoria è decisamente "immaginaria", infatti dovrebbe spiegare come sono avvenuti quei salti, per i quali in verità, dati così brevi tempi, non si possono neppure fantasticare delle micromutazioni genetiche in accumulo e sfociate in macromutazioni.

Vai a rileggerti nei post 1560 - 1584 che la teoria dell'equilibrio punteggiato, ovvero l'ipotesi che le popolazioni limitate e isolate dal punto di vista riproduttivo siano la fonte dell'evoluzione, non ha alcuna "validità scientifica".

Poi rileggiti il post 1566 di Davide71 che ti aveva replicato: - "Guarda Badger che la teoria degli equilibri punteggiati é come la riporta Celacanto"

Davide71 Ti ha fatto notare che avevo ragione riguardo gli equilibri punteggiati. Siccome te l'ha fatto notare lui hai detto di esserti sbagliato vedi il tuo post 1567: - E' giusto, ma io non ribattevo su quanto dice l'equilibrio punteggiato in generale, ma su un punto specifico. Purtroppo, mi rendo conto di non essere stato chiaro, e chiedo scusa.

Chiedendo scusa avevi fatto un figurone, dando una rara dimostrazione di apertura mentale e di onestà intellettuale, peccato che adesso insisti nel voler insinuare che sono io che non ho capito la teoria degli equilibri punteggiati.
E' evidente che non avevi letto attentamente il mio post, e che dovevi criticarlo a prescindere, dimostrando in questo modo che non conosci la teoria degli equilibri punteggiati, ma reciti solo un copione, e in ultima analisi che posti senza sapere quello che scrivi.

Dai un'occhiata a questi link, magari capisci perchè non funziona la teoria degli equilibri punteggiati:

L'improbabile meccanismo degli equilibri punteggiati
http://www.grisda.org/origins/16011.htm

Equilibri punteggiati, realtà o fantasia?
http://www.answersingenesis.org/tj/v8/i2/punct.asp

Sulle origini del concetto di Stasi
http://www.arn.org/docs/abstasis.htm

Vai a rivederti anche il post 1585 sulle mutazioni!

Conclusioni

Ti sei dimenticato del "GRANDE" problema dell'origine della vita e del o dei progenitori comuni, vedi i post 1496 - 1504 - 1523 - 1545

Ti sei dimenticato che uno studio di biologia molecolare internazionale fatto da varie Università di tutto il mondo a invalidato la precedente ipotesi finora propagandata, che la radiazione evolutiva dei mammiferi sarebbe avvenuta dopo la scomparsa dei dinosauri, vedi i post 1545 - 1560 - 1579 - 1580 - 1589

Ti sei dimenticato della falsa evoluzione dei mammiferi dai rettili, e della favola della omologia vedi i post 1581 - 1582 - 1584.

Ti sei dimenticato del "GRANDE" problema dell'origine delle piante e della loro mancata evoluzione vedi i post 1602 - 1614 - 1621

Ti sei dimenticato del "GRANDE" problema dell'origine degli insetti e della loro mancata evoluzione, vedi anche questo studio:

Bergman, “Insect evolution: a major problem for Darwinism”
http://www.creationontheweb.com/images/pdfs/tj/j18_2/j18_2_91-97.pdf

Ti sei dimenticato anche di tutta questa serie di problemi:

Come si sia sviliuppato l'ecolocazione dei pipistrelli! I pipistrelli sono perfettamente uguali a quelli dei primi fossili apparsi improvvisamente più di 50 milioni di anni fà. Poi l'ecolocazione dei delfini, l'elettrolocazione dell'ornitorinco che possiede pure un veleno. I limuli, che assomigliano a un granchio, ma che in realtà è una creatura più vicina a ragni, scorpioni ed altri aracnidi, sono fossili viventi, i cui resti fossili risalgono a più di 300 milioni di anni fà. Come il trilobite, suo estinto cugino, il limulo è corazzato. dallo studio dell'apparato visivo, si è scoperto che la sensitività dell'occhio del limulo, di notte, aumenta di un milione di volte rispetto a quella diurna. Una scoperta incredibile. Infatti la natura lungi dal dotare il primitivo limulo di occhi rudimentali, l'ha fornito di un apparato visivo sofisticatissimo. Migliore dei visori notturni elettronici "ad intensificazione di luce" usati dai commandos militari per vedere di notte.

Potrei ancora portare l'esempio dell'anguilla elettrica (bioelettricità), oppure le lucciole; come si sarebbe evoluta gradualmente la "bioluminescenza" nelle lucciole? Ancora, l'eccezionale sistema di anticongelamento che è stato scoperto in "UNA SOLA" specie di pesce dell'artico, "la glicoproteina Afgp" che volevano usarla negli OGM, nelle fragole perchè non congelassero, ma non ci sono riusciti. Ancora il sistema di mimetismo dei polpi e delle seppie, oppure quello dei camaleonti; Come si sarebbe evoluto il sistema di mimetismo del camaleonte con le mutazioni casuali e la selezione naturale? O quello di alcuni polpi che oltre a mimetizzarsi, cambiando colore, riescono a ricreare delle protuberanze sul loro corpo che li fanno assomigliare alle rocce dove si mimetizzano! Come si spiega la "MIGRAZIONE" di molte specie di uccelli, che attraversano talvolta l'Oceano? Alcune specie di uccelli, incredibile ma vero migrano di notte, e si orientano usando le stelle, ad esempio le capinere, perchè lo fanno? come si sarebbe evoluto in maniera graduale, per "caso" e con la selezione naturale il meccanismo della MIGRAZIONE? Ancora, come si spiega con le mutazioni e la selezione naturale la "METAMORFOSI" del bruco che si trasforma in farfalla? La "METAMORFOSI", a meno che non si facciano improbabili ipotesi che vanno contro la Ragione stessa, è impossibile da spiegare con l'ipotetica teoria evolutiva.

L'orchidea che assomiglia in maniera incredibile ad una vespa e che riesce a riprodurre il feromone di quell'unico tipo di vespa, INSPIEGABILE con qualsiasi meccanismo di mutazione casuale e selezione, vedi il post 1560

L'orologio di Paley nei cianobatteri, impossibile da spiegare tramite una ipotetica evoluzione, vedi sempre il post 1560

la fotosintesi delle piante, che l'uomo non riesce ancora a riprodurre nei laboratori più sofisticati senza usare l'elettricità!

il DIMORFISMO SESSUALE, un mistero INSPIEGABILE per la teoria evolutiva!

E ti sei dimenticato che Charles Darwin era un razzista!

"In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si SOSTITUIRANNO in tutto il mondo alle razze selvagge. Nello stesso tempo le scimmie antropomorfe... saranno senza dubbio sterminate. Allora la lacuna sarà ancora più larga, perché starà fra l'uomo in uno stato ancor più civile, speriamo, che non il caucasico, e qualche scimmia inferiore, come il babbuino, invece di quella che esiste ora fra un nero ed un australiano ed il gorilla" - (Charles Darwin, L'origine dell'uomo, trad it. del prof. Michele Lessona, Torino 1872, p. 147)

Inoltre rileggiti attentamente le affermazioni di questi scienziati:

"il matematico-filosofo della scienza William Dembski di Chicago che si fregia di due PhD, riguardo la mutazione (l'errore) e la selezione naturale (il tentativo), ovvero il "caso cieco", afferma: - "E' incredibile che il metodo per tentativi - ed - errori, che proprio gli scienziati riconoscono come il più "ROZZO" e "INEFFICIENTE" metodo di soluzione dei problemi, sia da loro innalzato allo stato di fonte assoluta della sapienza e creatività della natura"

"È possibile distinguere solo due motivi per cui le persone possano voler credere che le specie hanno avuto origine grazie all'evoluzione: o si è dediti in modo religioso o filosofico all'idea dell'evoluzione, oppure non si è a conoscenza dell'evidenza scientifica. La maggior parte delle persone che aderiscono all'evoluzionismo ricadono nella seconda categoria. Quelli che lo insegnano e lo promuovono, alla prima categoria" (Garrett).

"La teoria darwiniana, modificata ma ancora caratteristica, è diventata essa stessa un'ortodossia, predicata dai suoi aderenti con fervore religioso, e dubitata, essi credono, solo da pochi confusi, imperfetti nella fede scientifica" (Grene, evoluzionista).

Tutto quanto messo insieme significa che tu pretendi di difendere ciò che non hai compreso, e che non esiste, ovvero la teoria dell'evoluzione è solo una BALLA COLOSSALE, una ideologia ateo-materialista inventata per escludere Dio dalla creazione; Gli evoluzionisti credono che l'evoluzionismo sia scienza perchè censurano la Ragione, lo ritengono infatti un dogma (irrazionale). Tu e qualche altro simpaticone insistete con il manuale da liceo, ma con certa gente è necessario postare tutta una serie di link e studi che invalidano l'evoluzione. Suggerimento: ricomincia ad usare la Ragione, perché chi non sa distinguere la diversa complessità tra un essere vivente come l'essere umano e un fiocco di neve non può pretendere di propagandare l'evoluzione, e tanto meno confutare il fatto che esista un Creatore, dovrebbe avere solo l'umiltà di imparare: di link e spunti ne ho forniti parecchi!

Badger lo ripeto, varrebbe la pena mettere da parte la supponenza dell'ultimo soldato giapponese!

Hei Badger, vogliamo vedere se è vera la Favoletta dell'evoluzione dell'uomo?

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