Re: Darwin e l

Inviato da  Badger il 9/1/2009 19:50:12
Vedi Celacanto, ti suggerirei di smetterla di inondare questa discussione con interminabili post pieni di roba copiaincollata, perché:
1) si fa fatica a leggerli, perché è impossibile mettersi lì a confutare ognuno dei tremila link che ci infili, lunghi anch'essi dei chilometri;
2) non ti rendi conto della quantità di sciocchezze che hai messo in fila, che stanno sterilizzando la discussione, perché stimolano soltanto risposte ovvie (che però non ti sfiorano nemmeno) e non approfondimenti.
A me invece interesserebbe anche avere qualche ulteriore dritta per approfondire, non perdere solo tempo a rispondere a gente che tira in ballo Dio, che poi finisce che zittisce tutti perché giustamente ci si stanca di rispondere.
Nessuno può impedirti di continuare di riversare nel forum il tuo profluvio creazionistico. Vorrei però tu potessi realizzare che chi ha un minimo di dimestichezza con le conoscenze basilari necessarie a comprendere l'evoluzionismo abbia ben evidente come tu, al pari di altri, stia dimostrando di non conoscere molti concetti chiave. Le seguenti note stanno a testimonianza.

1) Le tue lacune su speciazione/evoluzione (v. post # 1477, 1478, 1497, 1529, 1545 e risposte varie); la tua frase emblematica (post # 1497): “La speciazione è una cosa l'evoluzione è un'altra”. Primo: l'evoluzione avviene tramite le speciazioni, senza speciazione non c'è evoluzione. Secondo: siccome tu sostieni invece che le specie sono create, la speciazione per te non dovrebbe esistere; però tu ammetti la speciazione all'interno di un genere (post # 1497, 1523), e allora non si capisce che cosa Dio creerebbe... se ammetti che una specie può originare un'altra specie, basterebbe tu allungassi la faccenda nel tempo e moltiplicassi per il numero di specie che possono originarsi ed evolversi come individui darwiniani. Forse tu intendi che Dio crea, per esempio, il “proto-uccello” e dopo ammetti variazioni “microevolutive” sul tema. E quale sarebbe il proto-uccello, vediamo, se qualunque cladista ti dirà che è ben difficile definire la linea di demarcazione tra rettili ed uccelli.

2) La non conoscenza di cosa voglia dire habitat, l'idea che un habitat sia uguale a se stesso ovunque e per ogni specie; l'ignoranza di cosa voglia dire “percezione dell'habitat” e quindi la totale mancanza dell'approccio ecologico alla teoria evoluzionistica (v. post # 1590).

3) La domanda “ma allora quando avviene un'evoluzione verso un nuovo organismo più evoluto e più complesso?” (vedi mia risposta nel post # 1506).

4) La reiterata prova dei cani quale esempio di modificazione fenotipica che non ha prodotto specie diverse (post # 1584), che è una bestemmia colossale. I cani sono il frutto di selezione artificiale su caratteri assolutamente superficiali ed inoltre non sono mai andati incontro ad un processo evolutivo naturale, ovvero ad un isolamento riproduttivo: che il chihuahua non si possa accoppiare con un san bernardo e che però sempre cani sono rimasti è un'obiezione talmente comica che non merita risposta ma solo risate a crepapelle.

5)La strampalata obiezione che le mutazioni debbano avvenire nelle cellule “riproduttive” (post # 1584 e 1638), che non si capisce cosa significhi e che problema sia.

6)La reiterata asserzione che siano irriducibilmente complessi sistemi come il trasporto cellulare (falso: riferimento), il flagello (falso: riferimento), ecc.; il concetto stesso di complessità irriducibile è errato e dimostra soltanto l'ignoranza in materia di chi lo propone o lo riporta (riferimento).

7) Il non conoscere come invece molte strutture non siano affatto irriducibilmente complesse e dunque perfette, bensì abbiano una funzionalità subottimale: l'occhio umano è una struttura complessa ma lungi dall'essere ottimale (riferimento). Riporto al proposito una frase di un biologo americano (Zindler 1986): “As an organ developed via the opportunistic twists and turns of evolutionary processes, the human eye is explainable. As an organ designed and created by an infinitely wise deity, the human eye is inexcusable.”.

8) L'evidente “dimenticanza” che se i viventi, in quanto sistemi complessi, non possono esistere se non postulando un loro progettista, allora anche altri sistemi complessi non potrebbero esistere senza un progettista: un fiocco di neve, un qualsiasi cristallo... sono strutture complesse no? Però nessun creazionista ci trova niente da ridire quando le spieghiamo con normali processi chimici, senza tirare in ballo Dio.

9) Il blaterare di Informazione Complessa Specifica (CSI), dicendo che il solo caso non può generare sistemi complessi e specifici, dimenticando che il “caso” è solo uno dei fattori coinvolti nell'evoluzione, e non è nemmeno rappresentabile come un sacchetto di numeri da estrarre a sorte, come ti ostini a non voler intendere. Le argomentazioni relative a questa CSI non reggono ad una normale analisi critica scientifica e si rivelano ridicole (riferimento).

10) L'implicita affermazione che siccome certi fossili di uccelli sono risultati falsi (in Cina), allora tutta l'evoluzione non è vera (post # 1645), ignorando la quantità di altri fossili (oltre che le evidenze indirette derivate dall'anatomia comparata) che testimoniano in modo evidente la transizione tra rettili ed uccelli (esempi).

11) Frasi come queste - “Per quale motivo i rettili si sarebbero evoluti in uccelli con le penne, dato che esistevano già i dinosauri volanti (pterosauri) di varie dimensioni, dalla grandezza di un colombo come il Dimorphodon o di un falco come L'Eudimorphodon, fino ai pterodattili più grandi delle dimensioni di un piccolo jet privato tipo il pteranodon, o ancora più grandi come il gigantesco Quetzalcoatlus. I dinosauri volanti non avevano piume e penne per riscaldarsi, e volavano lo stesso!” - dalle quali si deduce che hai una visione totalmente distorta di come funziona l'evoluzione; non riesci nemmeno a vedere gli errori contenuti in queste frasi (post # 1650), e questo non fa altro che confermare quanto poco ne sai.

12) L'insistenza nel pretendere di contraddire la teoria evoluzionistica dicendo che alcune ricostruzioni filogenetiche sono discutibili o ignote (post # 1545 e seguenti), dimostrando di ignorare la differenza tra le due questioni (teoria evoluzionistica e ricostruzioni filogenetiche).

13) La totale incomprensione di concetti chiave come exaptation e cooptazione, bollati come fantasie e bufale (post # 1645), quando invece sono ormai utilizzati in tante branche delle scienze biologiche (guarda qui).

14) L'incomprensione di cosa siano gli equilibri punteggiati, visto che tu immagini coinvolgano “macromutazioni” in piccole popolazioni (post # 1560), quando invece la teoria non prevede affatto questo: confondi macroevoluzione con macromutazione, che sono due cose diverse che riguardano scale diverse. La tua citazione di Fisher non è pertanto pertinente; oltretutto si riferisce ad un testo del 1958 (!!!), precedente l'equilibrio punteggiato. Fisher aveva avanzato delle critiche sul concetto di selezione di specie, per le quali rimando alle repliche di Gould stesso (es. Lloyd & Gould 1993, pag. 598). La teoria quindi non dice che deve intervenire prima l'isolamento riproduttivo e poi delle “macromutazioni”. La teoria si basa invece sul fatto che se due popolazioni restano isolate, dei geni mutati, che nella popolazione principale erano presenti con basse frequenze, possono invece diffondersi nella piccola popolazione per deriva genetica, a patto non siano negativi, nel qual caso interviene la selezione naturale; altrimenti, nel caso di evoluzione adattativa, nelle due popolazioni avremo uno spostamento differente delle frequenze geniche causato da pressioni selettive diverse, oltre che dal cosiddetto “effetto del fondatore”; in entrambi i casi, se l'isolamento perdura, per accumulo di ulteriori variazioni - ovviamente diverse tra le due popolazioni - si origina una nuova specie (vedi articolo da me allegato al post # 1567). Infine, ignori totalmente l'approccio gerarchico alla teoria, ossia il fatto che essa prevede diverse scale a cui può agire la selezione (gene, individuo, popolazione, specie). Siccome evidentemente manchi di questa visione, ignori il concetto di selezione di specie, cioè il meccanismo macroevolutivo incluso nella teoria degli equilibri punteggiati, che dunque non richiede “macromutazioni” (riferimento_1; riferimento_2). Tutto ciò significa – al di là della bontà della teoria – che non tu l'hai capita; però pretendi di contraddirla.

E tutto quanto messo insieme significa che tu pretendi di contraddire ciò che non hai compreso, che è il tratto comune a tutti coloro che dicono che l'evoluzionismo sia una falsa scienza. Tu e qualche altro simpaticone insistete con le battutine sul manuale da liceo, ma con certa gente è necessario usarlo visto che quel manuale sembra non l'abbiate mai sfogliato. Suggerimento: ricomincia da lì, perché chi non sa nemmeno cosa voglia dire “habitat” non può pretendere di confutare l'evoluzionismo, dovrebbe avere solo l'umiltà di imparare: di link e spunti ne sono stati forniti parecchi.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=1782&post_id=132438