Re: POTENZIALE SCALARE, HAARP E LE SCIE

Inviato da  Vortex il 11/6/2007 17:37:16
Questo era l'inizio....

Citazione:

Vortex ha scritto:
Citazione:

Io non sono uno storico, visto che gli articoli degli scienziati sono scritti rispecchiando la cultura del tempo: prova a leggere gli articoli originali di Einstein e vedi se non sono "strani"... ammetto che Tesla è studiato poco, ma evidentemente era troppo criptico da capire; aggiungici il fatto che si parla di brevetti e non di leggi fisiche... ci sarà qualche diavolo di principio dietro le sue macchine o funzionano per fede (funzionano?)

Primo appunto: anche se ti dicessi che le equazioni di Whittaker sono sbagliate tu saresti capace di contraddirmi? non capisco cosa ti convince di queste teorie se non le capisci....

Secondo appunto: ma le onde longitudinali le capti solo con un insieme di apparecchiature montate ad hoc oppure anche una singola carica può sentirle? e la forza che espressione ha?


Gentile Packz, a volte bisognerebbe essere un po storici e un po critici, ma soprattutto bisognerebbe dubitare anche di molte cose che ci vengono ormai propinate da quasi (anzi senza il quasi) 100 anni, mi piacciono molto i tuoi interventi, ma a mio modesto modo di vedere, mancano di una seria criticità soprattutto nell'analisi storica, non degli eventi ma delle dimostrazioni di molte....molte teorie....

Hai ragione quando (forse con fare minaccioso dici che non puoi scrivere in mathML e quindi non puoi riportare qualche bella formula, o è solo una scusa?
Se qualcosa vuoi riportare o dimostrare con un piccolo sforzo magari ci riesci....

Proviamoci assieme, magari qualche semplice e logica formulina ci viene fuori:

1856
I fisici dell'epoca immaginano che le forze elettriche e magnetiche si propaghino da un corpo all'altro attraverso un mezzo denominato ETERE.

Le due proprietà fisiche dell'Etere sono:
elasticità (epsilon zero) e densità (mu zero) sono definite (a partire dalla legge di Coulomb) e misurabili.
In seguito Epsilon zero verrà denominata: pemittività elettrica del vuoto e Mu zero: permeabilità magnetica del vuoto.
Weber osserva che l'inverso della radice quadrata del loro prodotto, ha le dimensioni di una velocità (metri al secondo). Weber si associa ad un fisico sperimentale Kohlrausch, ed insieme effettuano la prima misura di questa grandezza che da ora in poi chiameremo C0 (Ci zero = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero).
Il risultato della misura è : C0 = 310.000 Km/s.
1864
Maxwell, con le sue equazioni che riassumevano tutte le leggi conosciute sull'elettricità e il magnetismo è in grado di dedurre l'esistenza di onde elettromagnetiche che si propagano con velocità C0 = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero.
Queste onde elettromagnetiche sono descritte matematicamente da un'equazione, che si chiama equazione d'onda, nella quale, oltre alle due proprietà dell'etere epislon zero e mu zero, compare un'altra proprietà: sigma zero definita: conducibilità elettrica dell'etere.
Maxwell nota che il valore di C0 misurato da Weber e Kohlrausch, è dello stesso ordine di grandezza di quello della velocità della luce. Già misurata da altri sperimentatori (Frizeau, Foucault etc...) dividendo la lunghezza 2L di un percorso di andata e ritorno della luce tra due punti per il tempo delta T impiegato (dalla luce) a percorrerlo. Chiameremo questa misura:misura cinematica della velocità della luce. Chiameremo la velocità 2L/delta T velocità cinematica della luce e indicheremo con CM (CM = 2L/delta T; velocità cinematica = spazio diviso tempo).
Maxwell avanza una ardita ipotesi: la luce è un'onda elettromagnetica

La sua equazione d'onda è matematicamente un po complicata per via del termine che contiene sigma zero e che rappresenta la dispersione dell'energia dell'onda elettromagnetica dovuta alla resistenza opposta dall'etere alla propagazione dell'onda elettromagnetica. Egli osserva tuttavia che l'etere trasmette la luce a grandissime distanze (distanze stellari, ai suoi tempi le galassie non c'erano ancora senza apprezzabili perdite di energia per dispersione. Di conseguenza il termine di smorzamento (quello che contiene appunto sigma zero) può essere trascurato nella trattazione di tutti gli esperimenti di laboratorio senza pregiudicare i risultati sperimentali. L'equazione d'onda senza il termine di smorzamento (senza il pezzo di equazione che contiene sigma zero) consente una trattazione matematica molto semplificata dei problemi sperimentali: più rispondente dunque alle esigenze di una teoria che sta muovendo i suoi primi passi.
1864-1889
In questi anni le misure della costante di Maxwell: C0 = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero assumono un ruolo centrale nelle attività di ricerca sull'elettromagnetesmo, e sono ripetute più volte da numerosi sperimentatori. Chiameremo queste misure: misure elettromagnetiche della velocità della luce e la costante di Maxwell: velocità elettromagnetica della luce.
1887
Michelson progetta un esperimento volto a mettere in evidenza gli effetti della velocità orbitale della Terra nell'etere, supposto immobile (cioè non trascinato dal moto della Terra) sulla velocità della luce. Voleva quindi misurare la cosidetta velocità assoluta della Terra nell'etere immobile mediante esperimenti ottici (elettromagnetici).
Michelson era un guardiamarina divenuto fisico, aveva un grande talento sperimentale ma scarse capacità analitiche. E' come si suol dirsi, un po debole in matematica. Così la shematizzazione e la conseguente analisi matematica che egli fa del suo esperimento è alquanto grossolana. E' su questa base tuttavia che insieme al chimico E.W.Morley, realizza il suo famoso esperimento:due raggi di luce nascono in uno stesso punto. Percorrono traiettorie perpendicolari una al'altra. Tornano al punto di partenza dove sovrapponendosi, danno origine ad un fenomeno detto "interferenza", che si manifesta con la comparsa di righe chiare e scure sullo schermo di uno strumento che si chiama interferometro. Michelson si aspettava che, ruotando il suo interferometro, le righe chiare e scure dovessero spostarsi. Dall'entità di questo spostamento, secondo la sua teoria, egli avrebbe potuto essere in grado di risalire alla velocità assoluta della Terra. In pratica lo sopstamento delle righe avrebbe dovuto essere proporzionale alla velocità della Terra.
Senonchè dovette constatare che le righe non si spostavano afatto. Questo risultato negativo conteneva una incredibile quiantità di informazioni (come vedremo e leggeremo alla fine).
Egli fu incapace tuttavia di spiegare il perchè di questo risultato negativo. E in questa misura, considerò il suo esperimento un esperimento fallito.
1890
Hertz produce in laboratorio onde elettromagnetiche diverse dalla luce visibile che saranno chiamate "ONDE HERTZIANE" o più comunemente onde radio (che appunto non si vedono).
1900

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=1576&post_id=93110