POTENZIALE SCALARE, HAARP E LE SCIE

Inviato da  Teknomaker il 11/11/2006 11:14:58
L'utilizzo del potenziale scalare, ironia della sorte, lo abbiamo proprio sopra le nostre teste, sebbene nessuno pare farci troppo caso per mancanza di informazioni, di spirito d'osservazione ed anche di interesse per tutti quegli argomenti che sembrano più grandi di noi o addirittura impossibili.
A tal riguardo lo scetticismo è l'arma più potente che ognuno di noi può dare nelle mani di coloro che non vogliono minimamente che noi stessi diventiamo informati.

Lungi dall'impormi come il guru di turno, l'unica cosa che mi limito a fare, è di mettere a disposizione informazioni ed osservazioni. L'ho detto e lo ripeto: non credo nella stupidità; ognuno di noi è intelligente e nessuno ha bisogno di sentirsi dire da altri cosa pensare o no.

Nel frattempo, sopra la mia e le vostre teste, sopra ognuno di noi, spesso e volentieri si creano nubi come QUESTA o, "meglio" ancora, come quella postata da Turbonegro ieri sera: FOTO

Queste nuvole, che taluni definoscono "a ondina", appartengono alla categoria che ho definito "nuvole tigre" o "nuvole a scala".
Mi pare abbastanza ovvio, e suppongo lo sia per tutti, che tali conformazioni geometriche non possano assolutamente essere create meramente da venti in quota. Nuvole frazionate e costituite da linee parallele aventi ognuna quasi la stessa identica lunghezza ed equidistanti fra loro è chiedere forse troppo dal semplice vento, specie quando tali conformazioni, nell'esempio della prima foto, appaiono disposte come sistemi con angoli diversi fra loro...
Un cielo "tigrato" o ad "onde" è, invece, in accordo con quanto scoperto, la manifestazione visiva dell'applicazione di un campo elettromagnetico scalare (o LONGITUDINALE), "...un fenomeno che necessita l’avvicendarsi di concentrazioni di campi elettrostatici. Queste PULSAZIONI densificate e rarefatte richiedono un campo unidirezionale, di cui un vettore è fisso in un’unica direzione. L’unica variabile consentita nel generare onde longitudinali è la concentrazione del campo. La conseguente propagazione lungo le linee di campo elettrostatico produrrebbe spinte pulsanti delle cariche, pulsazione che si muove in una singola direzione".
Quello che vediamo sopra le nostre teste, sono proprio gli effetti delle PULSAZIONI che usano per controllare lo SPOSTAMENTO dei fronti nuvolosi, proprio come TESLA (e JOHN HUTCHISON dopo) hanno scoperto: con le onde longitudinali, infatti, a seconda del range di impulsi, è possibile produrre PRESSIONI MECCANICHE e far spostare gli oggetti che si trovano entro il campo.

Ecco quanto è accaduto qualche giorno fa sopra la mia testa:
Era pomeriggio, il cielo sopra la zona era sereno, ma qualcuno si divertiva con il rilascio delle note scie PERMANENTI che, come noto agli interessati, creano a seguire fenomeni di nuvolosità articificiale.
Da nord scendeva, lo osservavo da circa un paio d'ore, un fronte nuvoloso naturale.
Ad un certo punto, è passato l'ennesimo aereo che ha rilasciato l'ennesima scia che, sentite questa, nell'arco di pochi minuti assume la forma di una "vela" (triangolo) nel quale compaiono le LINEE sopra citate, segmentando il tutto.
Ebbene, ad un certo punto, subito dopo lo stranissimo fenomeno appena descritto, il fronte nuvoloso ha letterlamente fatto marcia indietro, ritirandosi nella stessa direzione dalla quale si era avviciniato.

Che cosa ho appena detto? Bè, solo un bel racconto di fantasia, perchè secondo la scienza ufficiale le onde elettromagnetiche longitudinali non esistono.

I PDF interessanti su Tesla ve li ho postati. Ne seguiranno altri.
A voi scegliere cosa pensare.

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