Re: Nucleare in Italia

Inviato da  Garrett il 15/5/2010 10:34:22
Come ho già avuto modo di osservare (e dimostrare) il punto a sfavore del nucleare non è lo stoccaggio delle scorie (infatti già da decenni il problema è stato brillantemente risolto inabissandole in mare all'interno di pratici siluri d'acciaio). Il vero problema del nucleare è, paradossalmente, proprio il suo costo effettivo... inteso in termini di €/MWh **realmente** utilizzati.

Il costo è infatti indotto dall'incapacità di modulare la produzione di energia elettrica da parte di un impianto nucleare durante le diverse fasi del giorno (ad esempio di notte l'energia elettrica in surplus, circa il 50%, verrebbe buttata): se piace l'analogia sarebbe come comprare della benzina - sì a basso costo - ma essere obbligati a trasportarla in bidoni bucati.
La corrente non la paghi meno perchè a fare media è anche quella che butti via... come fa la Francia che, di notte, la svende all'Italia.

Un'altra causa è il costo dell'investimento, legato al valore del petrolio e ad altri parametri economici e dal tempo impiegato per mandare a regime la centrale...

Infine non bisogna farsi abbindolare da chi maliziosamente fa confusione tra fabbisogno elettrico e fabbisogno energetico: il primo rappresenta infatti solo una minima parte del fabbisogno energetico: anche nel caso il 20% dell'energia **elettrica** venisse prodotta con il nucleare e con i costi ottimisticamente preventivati (?) dal filosofo "ti spacco la Testa", il risparmio effettivo sulle spese energetiche sarebbe al massimo di un paio di punti percentuale...
Tutto ciò senza considerare l'eventuale (?) stoccaggio che, se avvenisse sulla terra-ferma, richiederebbe la militarizzazione del sito per N-mila anni (e siamo in un paese che non è in grado di conservare importantissimi documenti storici per diciotto anni o affida gli Uffizi a parrucchieri mafiosi argentini).
Un risparmio comunque insignificante rispetto a tasse, accise e dinamiche economiche e inflattive e ancora di più rispetto ai rischi potenziali che, per come funzionano le cose in Italia (pilastri di viadotti costruiti con la sabbia), diventano meno potenziali e più reali.

Il vero "risparmio" è a mio avviso quello di investire nelle fonti alternative (in primis la solare termodinamica) perchè permettono non solo di ottenere energia pulita, modulabile, economica, sicura e rinnovabile ma anche di poter **rivendere** la tecnologia stessa all'estero!
In caso contrario si rimane comunque **consumatori** passivi di combustibili e tecnologie straniere.

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