Re: omosessuali e neri sono razze inferiori? elementare Watson!

Inviato da  Linucs il 28/12/2007 16:00:07
Qui tu riesci a distinguere il viola dal rosso? E se sì, mi sai dire dove finiscono?

Non ne ho idea, ma so per certo che il verde è separato dal rosso dal giallo, e non c'è modo di passare dal verde al rosso senza passare dal giallo. Il che significa che verde e rosso sono - uhm - separati.

Ottimo. Ora definisci paraculo...

"Ligio alle regole; cautamente osservante dei limiti imposti al pensiero umano dalle circostanze"

Che è esattamente quello che accade in molti casi (pensa che io tecnicamente sono definito "bilingue" in forza di questa situazione).

Quindi la lingua non è un paragone corretto perché le lingue possono essere acquisite in corsa?

Che è esattamente quello che si sta dicendo, ma questa non è una "razza".

Ovvero tutte le macro-descrizioni sono per forza soggettive, quindi valide in quanto opinioni personali benché non suffragate dalla stampella della scienza? (è anche l'unico modo per spacciare la favola che le leggi speciali siano il prodotto del voto democratico...)

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Il genetista francese André Langaney ha coniato questo bello slogan: "siamo tutti parenti e tutti differenti"

Ma questo - scusate - lo dicono anche i razzisti del Klan. Se non fossimo tutti più o meno parenti vorrebbe dire che qualcuno è sbarcato da Marte, premesso che comunque l'evoluzione ci insegna che siamo tutti parenti delle scimmie. Ma non per questo viaggiamo sulle liane.

Una spiegazione possibile è che se ognuno di noi ha un numero spropositato di antenati teorici, già solo mille anni fa, e sapendo che non c'era tutta quella gente sulla faccia della terra, è ovvio che molti dei miei antenati erano anche gli antenati di chi mi legge. Non risultano esserci spiegazioni più plausibili.

D'altra parte questi "molti antenati" non è che andassero molto in giro col Boeing, quindi è altrettanto plausibile che ogni regione geografica abbia avuto la sua brava dose di "molti antenati" (dubito ad esempio di avere un nativo americano tra i miei antenati più prossimi, benché l'istinto di prendere lo scalpo a Padoa Schioppa sia piuttosto forte).

1. il concetto di razza non è applicabile ad una specie geneticamente omogenea come quella umana.

Si applica invece ad una specie geneticamente eterogenea come il cane e il gatto?

Nel DNA non si vede nessuna razza.

Quindi determinate macro-caratteristiche dell'umanità non derivano dal DNA, bensì piovono dal cielo in virtù della Divina Provvidenza, e magari sono mutabili tramite la cultura (ciò è vero ad esempio nel caso di Michael Jackson).

Domanda: nel DNA si vedono almeno le etnie?

2. il concetto di razza è definito UFFICIALMENTE UNA BALLA già dal 1950: con la pubblicazione della «Dichiarazione sulla razza» l'UNESCO decretò in modo ufficiale la NON esistenza della razze umane e incoraggiò i numerosi biologi a ricordare costantemente l'assenza di validità scientifica della nozione di "razze umane". Nessuno, dopo 57 anni ha sbugiardato la VU.

La notizia cattiva è che l'UNESCO (!) non conta un cazzo, né contano un cazzo i suoi editti dementi. Se fosse vero in principio quello che dice l'UNESCO ci sarebbe solo da piangere in aramaico. Né il fatto che sia una verità ufficiale cambia qualcosa: prima infatti la verità ufficiale era il contrario (altrimenti non avremmo avuto il razzismo istituzionalizzato).

4. L'ESPERIMENTO PRATICO: in biologia due esseri sono della stessa specie se, incrociate, generano individui in grado di riprodursi. Vale per tutte le piante e tutti gli animali. Ad esempio, il cavallo e l’asino sono due specie diverse dato che dal loro incrocio nasce progenie sterile (il mulo e il bardotto).

Cosa che afferma anche il peggior razzista dell'Alabama rurale: non a caso si chiama razzista e non specista. E se incrocio due gatti, sempre un gatto esce. Ciò non dimostra la non esistenza delle razze feline. Cosa succeda invece incrociando Prodi e la Bindi? Questo è un mistero insondabile.

Si può fare la prova anche con un uomo e una donna! Anzi, è già stato fatto con una numerosità incredibile: gli schiavi (e schiave) africani furono deportati in America del Nord dal 1619 e dopo soli 150 anni si discuteva (epoca della rivoluzione americana) di quali diritti dovessero possedere quelle persone che non potevano essere messe con certezza né fra i bianchi né fra i neri.

Problema che si risolve senza alcuna citazione scientifica osservando che gli uomini dovrebbero essere uguali di fronte alla legge, principio negato dalle tutele legali cosiddette antirazziste. Tale considerazione è sufficiente per liquidare il problema del "razzismo" senza far copulare cani, gatti e conigli a titolo didattico e sperimentale.

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I geni sono numerabili ma non le loro combinazioni che sono in numero praticamente infinito!

Le lingue invece non si possono combinare?

Non mi meraviglia. Figurati che c'è chi voleva dividere tutto il mondo in negri, caucasici e asiatici.

Ora invece dividono le quote di iscrizione alle università in "negri, caucasici e asiatici", però a fin di bene.

Ma sempre razzismo è, quindi siamo praticamente al punto di prima, però in questo caso nessuno protesta vivacemente.

Domanda: perché?

E poi c'è anche una sottile contraddizione: come ci si può vergognare di ciò che è stato imposto per "legge"?

Questo lo sanno solo loro, anche se potremmo tirare ad indovinare sul senso della frase...

Ogni tanto si aggiunge qualche vocabolo ma sul numero totale, 200-300.000, non penso si stravolga molto.

Ciò si applica anche alle parole che acquistano significati completamente diversi a parità di parola?

E poi le regole rimangono le stesse, no?

No: le regole mutano per accogliere i contributi di una società multiculturale. Altrimenti la lingua sarebbe un prodotto della monocultura dominante, quindi uno strumento di dominazione del capitalismo patriarcale occidentale.

Io direi complementari e anche più precise di quelle genetiche.

Questo è certo: il socialista è molesto qualunque sia il suo colore.

> Quindi non esiste alcuna macro-descrizione di un qualsiasi sottogruppo dell'umana gente che ne identifichi un qualsiasi sottoinsieme di caratteristiche con precisione statisticamente rilevante?

Esattamente!

Quindi se ci sono 10 cinesi e un africano in una stanza, e io ti dico "l'africano ti vuole dare una banconota da 500 euro", tu li guardi tutti con gli occhi vuoti senza capire quale sia il benefattore?

Puoi associare il nome di qualsiasi politico a un qualunque aggettivo purchè abbia suffisso -ista: liberista, trombettista, socialista, ecologista, ambientalista, fascista, comunista, papista, anti-proibizionista, ciclista, assenteista, pianista, abortista, autista, buonista, europeista, pacifista, atlantista, terrorista, ..

Quindi le parole non hanno senso.

Ma anche gridando "ovvove c'è un negvo nel mio quavtieve!" non risolvi il problema.

Ma neanche gridando "oddio non ce ne sono ancora abbastanza non siamo ancora al livello degli altri paesi civili", poiché implichi che il colore esteriore sia una qualità, ergo una diversità rilevante.

Ma se gli uomini sono tutti uguali allora non ha senso spacciare la società multiculturale come un progresso a prescindere, infatti per definizione non reca alcun miglioramento, essendo appunto tutti uguali.

Non vedo perchè un dialetto non debba avere pari dignità delle lingue "ufficiali".

Ma allora non vedo perché utilizzare due parole diverse.

Mi pare ovvio. Esattamente come è possibile classificare somiglianze, anche di aspetto, tra le persone.

Quindi alla fine riuscirai comunque ad avere i tuoi 500 euro?

Ma no.. basta l'italiano.. siamo tutti italiani, ricordi D'Azeglio?

Sarà pur vero, ma sotto casa mia gli orari per il ritiro della spazzatura sono scritti in tutto tranne che il Klingon.

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