Re: Il ritorno del Fantasma Osama

Inviato da  Paxtibi il 23/1/2006 10:53:02
Sempre Kurt Nimmo, sempre sulla fiction terrorista. Le dichiarazioni di Ivashov.
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Generale russo: l'undici-nove è un'operazione globalista

22 Gennaio 2006


Il terrorismo internazionale non è qualcosa di indipendente dalla politica del mondo ma semplicemente uno strumento, un mezzo per instaurare un mondo unipolare con un solo comando mondiale, un pretesto per cancellare i confini nazionali e per stabilire la legge di una nuova elite mondiale ed è un fenomeno che unisce l'uso del terrore da parte di strutture politiche statali e non statali come mezzi per raggiungere i loro obiettivi politici tramite l'intimidazione della gente, la destabilizzazione psicologica e sociale, l'eliminazione della resistenza dalle organizzazioni di potere e la creazione delle condizioni adatti per la manipolazione delle politiche degli stati e del comportamento della gente.

Ivashov batte con decisione su questo chiodo. "Gli organizzatori [degli attacchi dell'undici-nove] sono i circoli economici e politici interessati a destabilizzare l'ordine mondiale" perché "non soddisfatti con il ritmo del processo di globalizzazione o della sua direzione." Come altri hanno spiegato - soprattutto Andreas von Bulow, membro del Bundestag e di una commissione parlamentare che ha sorvegliato i tre rami del servizio segreto tedesco - soltanto i "servizi segreti ed i loro attuali vertici" (o il personale con "influenza nelle organizzazioni statali") hanno "la capacità di progettare, organizzare e condurre un'operazione di tali dimensioni. Generalmente, i servizi segreti generano, controllano e finanziano organizzazioni estremiste. Senza il supporto dei servizi segreti, queste organizzazioni non possono esistere - figuriamoci se possono realizzare operazioni di tale portata all'interno di paesi così protetti." Così l'evidente burattino Osama" ed Al Qaeda non possono essere gli organizzatori o gli esecutori degli attacchi dell'11 settembre "perché" non hanno l'organizzazione necessaria, né le risorse o i leaders "(né l'esperienza e la conoscenza militare e di intelligence richieste). Invece, "una squadra di professionisti ha dovuto essere creata ed i kamikaze arabi sono solo supplementi per mascherare l'operazione.”

Secondo il generale Ivashov, l'operazione segreta nove-undici è stata efficace perché ha deviato "le richieste della gente verso una lotta per obiettivi non definiti contro un nemico invisibile... che distrugge le norme internazionali di base e che cambia concetti come: aggressione, terrore di stato, dittatura o movimento di liberazione nazionale" ed anche di privare "la gente del loro legittimo diritto di combattere contro le aggressioni e di rifiutare il lavoro dei servizi segreti stranieri.”


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