Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  florizel il 9/6/2010 0:11:53
Dalla pagina spagnola dell'ISM (International Solidarity Movement) ho tradotto la parte che riguarda il come entrare in israele prima ed in Palestina poi, per un attivista.

"VIAGGIO IN PALESTINA, CONSIGLI. E’ molto bello che tu venga ad unirti a noi in Palestina.
Le info che seguono ti aiuteranno a pianificare il tuo viaggio.
Per favore, mettiti in conttatto con noi per consigli e suggerimenti particolari.

Sul viaggio.

Le autorità israeliane controllano tutte le frontiere con la Palestina, ed in passato tali entrate erano precluse a tutti i visitatori. Tuttavia i visitatori, inclusi quelli appartenenti all’ISM, sono riusciti comunque a varcare tali frontiere.
Benché le autorità israeliane neghino di avere una politica di divieto di entrata in Palestina a tutti coloro che si relazionano all’ISM, a chi si identifica come volontario dell’associazione viene quasi sistematicamente impedito l’accesso. Così come negano l’ingresso ad ogni altro attivista per i diritti umani, operatori di ONG, e singoli individui che mostrano interesse a visitare i Territori occupati e i palestinesi, o che esprimano simpatia per la causa palestinese.

I visitatori che arrivano in esplicita solidarietà con il popolo palestinese, e/o ne appoggiano la resistenza non violenta, vanno incontro ad una situazione critica. Se ammettono il motivo della visita al personale di frontiera, ed ammettono qualunque relazione con l’ISM, il minimo è che venga loro negato l’ingresso.
Se esprimono altri motivi per la visita, possono perfino essere accusati di mentire alle autorità israeliane, e vedersi negato l’ingresso per questo. Dinanzi a tale problematica, alcuni attivisti preferiscono tacere sul loro attivismo, e fornire la motivazione di essere lì per visitare la Terra Santa, o andare a trovare un amico israeliano, o per turismo.

Questi attivisti, generalmente, presentano un piano di visita chiaro che include luoghi nei quali sosteranno all’interno di Israele, nomi, itinerari e numeri di telefono delle persone che vedranno (senza menzionare i palestinesi). Portare materiale dell’ISM con te sarà la causa, quasi certamente, di vederti negato il permesso d’entrata in Israele.
E’ probabile che il tuo bagaglio verrà ispezionato all’arrivo all’aeroporto o alla frontiera. Il semplice fatto che possa essere in possesso di materiale relazionabile con la Palestina o con i Palestinesi ti espone ad interrogatori prolungati, oltre al divieto di ingresso.

ALCUNI MODI DI ARRIVARE IN PALESTINA:
1. dall’aeroporto Ben Gurion - Tel Aviv
2. dalla Giordania (varco Allenby, varco Sheikh Hussein o Aqaba)
3. da Taba, Egitto.

Gli attivisti che scelgono di presentarsi alle autorità israeliane come volontari dell’ISM, dovrebbero arrivare all’aeroporto Ben Gurion, essere pronti a venir fermati, preventivare di resistere ad un eventuale fermo mentre si avvia un appello legale al tribunale israeliano contro l’arresto.
Per evitare questo, bisogna prevedere di rivolgersi ad un avvocato o all’ISM prima dell’arrivo in Israele, qualora si fosse decisi a presentarsi come attivista che va ad unirsi a quelli già sul posto.
Chiunque venga fermato all’aeroporto e a cui viene negato l’ingresso, verrà tenuto in una cella di contenzione finchè le autorità non forniscano un foglio di via per rinviarlo al paese di provenienza. Questo avviene generalmente entro le 24 ore, a meno che l’attivista non rifiuti il rimpatrio, o non affermi di voler disobbedire alle prassi di controllo.

Se ti presenti come attivista dell’ISM e arrivi dalle frontiere della Giordania o dell’Egitto, la cosa più certa è che tu venga obbligato a tornare indietro senza alcuna opportunità di appello al divieto di ingresso.

ARRIVANDO DA TEL_AVIV.

Dopo aver passato il controllo di frontiera dall’aeroporto Ben Gurion, puoi trovare un servizio di collegamento a Gerusalemme centro all’uscita dell’aeroporto, a destra. E’ un servizio bus che ospita fino a 10 persone, per 40 NIS a persona (circa 10 dollari). Verrà chiesto ad ognuno che luogo di Gerusalemme preferisce raggiungere.
Tu dovresti chiedere di essere condotto alla Damascus Gate (Porta di Damasco), ed è possibile che qualche autista rfiuterà di portarti lì.
In questo caso, chiedi per la New Gate (Porta Nuova), che è la più vicina alla Damascus Gate. Il tragitto fino a Gerusalemme può durare dai 40 minuti fino ad oltre ad un'ora, dipende dal luogo da raggiungere.
L’altra opzione è chiedere un taxi palestinese tramite il nostro coordinatore logistico Hisham (posta elettronica: hisham@palsolidarity.org, telefono0547429651).
Questo costerà di più, circa 50 dollari, è una buona alternativa se si viaggia in gruppo.

ARRIVANDO DA AMMAN, GIORDANIA.

Se decidi di venire da Amman, Giordania, le autorità israeliane ti interrogheranno appena giunto alla frontiera, chiedendoti perché hai scelto di entrare in Israele da lì, e perché non sei arrivato direttamente all’aeroporto Ben Gurion nel caso tu arrivi alla frontiera lo stesso giorno che sei atterrato all’aeroporto Queen Alia di Amman.
Negandoti l’ingresso in Israele venendo dalla Giordania o dall’Egitto, ti manderanno indietro, semplicemente.
Non ti metteranno con la forza in un aereo, ma la libertà sufficiente per decidere come procedere.

Se arrivi dalla Giordania, dovrai arrivare ad uno di questi tre posti di frontiera:

1. Aqaba/Eilat: Questo è il più lontano e meno raccomandato, a meno che tu non voglia visitare Aqaba o Eilat (dal lato di Israele). Si trova a 4 ore da Amman in taxi o autobus, e dal territorio israeliano ci vogliono altre 4 ore per Gerusalemme, in autobus.

2. Allenby Bridge: Questo posto di frontiera è il più prossimo all’aeroporto di Amman e a Gerusalemme. Ti costerà circa 20 dinares giordani (circa 30$) prendere un taxi da Allenby Bridge. E’ da qui che i palestinesi entrano ed escono dalla Giordania, ed è generalmente frequentato.
Ha senso utilizzarlo se affermi di voler visitare Gerusalemme. Una volta attraversato, non dovrebbero esserci problemi nel prendere un taxi fino a Gerusalemme. Passando da questo varco per entrare ed uscire dalla Palestina, devi munirti di un visto di soggiorno multiplo per la Giordania, nell’aeroporto o nel tuo paese di provenienza, prima di partire. E’ molto importante, perché Allenby non è una frontiera “ufficiale”, quindi da qui non potrai richiedere un visto giordano per poter rientrare in Giordania alla fine del tuo viaggio in Palestina. Se ne sarai sprovvisto, non potrai rientrare da qui. Un’alternativa è recarti all’ambasciata giordana di Tel Aviv prima di lasciare la Palestina, o rientrare in Giordania attraverso uno dei due altri varchi di frontiera.

3. El Sheikh Hussein Bridge, nel nord. (Fai attenzione quando chiedi ad un tassista di condurti a questo varco:assicurati che al tassista sia chiaro che vuoi andare a SHEIKH Hussein Bridge e non a MALIK Hussein Bridge. MALIK Hussein è un altro nome di Allenby Bridge). Questo viaggio ti costerà 35 dinares giordani (50$), dall’aeroporto al varco. All’interno di Israele, l’unico mezzo valido è un autobus fino a Gerusalemme (un paio d’ore di viaggio), benché in genere non consigliamo a nessuno di utilizzare un bus israeliano. L’alternativa è accordarsi con Hisham affinché un taxi venga a prenderti. Questo ti costerà circa 50 o 60$, ma almeno sarai certo di arrivare esattamente dove vuoi. Questa frontiera è meno frequentata di Allenby, ma il problema è che si trova più lontana da Gerusalemme.

4. La frontiera di Taba dall’ Egitto: Taba è una località turistica nel Nord del penisola del Sinai, a circa 8 ore da Il Cairo. Ci sono svariati autobus al giorno da Il Cairo a Taba, e non sono cari. Consulta comunque una guida per i dettagli. Attraversare da Taba presenta gli stessi problemi di Aqaba e di Sheik Hussein, con la sola differenza che un gran numero di israeliani attraversano quotidianamente da questo varco per vacanze nel Sinai. Da qui, la città israeliana più vicina è Eilat. Da Eilat a Gerusalemme ci sono circa 4 ore e mezza.

Anche se la cosa più logica è arrivare all’eroporto di Te Aviv, i vantaggi di arrivare dalla Giordania o dall’Egitto è che si ritiene che i controlli via terra siano meno rigidi, e che se ti viene negato l’ingresso non sei messo di peso in un aereo e spedito al tuo paese di origine. Puoi restare nella regione della frontiera da cui provieni.

A Tel Aviv i controlli sono molto rigidi, e gli operatori molto sospettosi; malgrado ciò alcune persone sono fortunate e la maggior parte dei nostri attivisti riescono a passare. Una volta arrivato a Gerusalemme e stabilito contatto con l’ISM, noi cerchiamo nel modo migliore di portarti ai posti di addestramento, che si trovano nei territori palestinesi occupati ed assediati (per alcuni è molto difficile arrivarci la prima volta). La cosa più semplice è incontrarti con altre persone a Gerusalemme con cui viaggerai verso i territori.

Questo è quanto. Decidi cosa è meglio per te, per arrivare a Gerusalemme. Se hai domande da porci, scrivici. Ci vediamo in Palestina!"

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