Floh, come molto giustamente scriveva qualcuno, ci sono delle priorità.
Quella di fare della filosofia mi pare possa passare in second'ordine di fronte alla recrudescenza quotidiana o straordinaria dello stato sionista in terra Palestinese.
Però, quando chiedi
"Come giudichi (bene e male) se non con un certo tipo di etica?" è esattamente quello che affermavo: se non parametri cosa sia bene e cosa male, non puoi ETICAMENTE definirli.
Nel caso del sionismo, il "male" è spacciato come "bene", la presunta "difesa" del popolo ebraico coincide con l'annientamento di un altro popolo. Allora, esiste un'ETICA che afferma il BENE
solo per alcuni individui, o l'ETICA è suscettibile di diverse interpretazioni ed attribuzioni a seconda di come conviene?
Citazione:
Perchè considerando la presa che ancora riesce ad avere sugli israeliani, nonostante la palese efferatezza della sua politica, per il sionismo la morte e la distruzione di un popolo a proprio vantaggio devono rispondere anche ad un qualche immaginario che ha a che vedere con ciò che è apprezzabile esteticamente, quindi desiderabile.
Detto davvero in parole povere.
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