Re: Guerra contro l'Iran

Inviato da  Max_Piano il 4/3/2006 9:32:57
Ma Bush, proprio in questi giorni, è andato in visita ufficiale anche in Pakistan ...

Come saprete anche il Pakistan ha già i petardi pronti per una eventuale festa ...


"Una grande gioia : l'atomica del Pakistan"


29 MAGGIO 1998.
Una grande felicità ha colmato il cuore dei musulmani quando il Pakistan ha fatto esplodere cinque ordigni nucleari in risposta agli indiani. Ci congratuliamo con la nazione islamica tutta e con il Pakistan in particolare perché per la prima volta i musulmani possiedono un'arma nucleare.


Se spararsi colpi di artiglieria al confine è da definirsi guerra, diciamo che Pakistan e India sono in guerra da sempre (per il controllo della regione del kashmir) : ma qualche anno fa i toni si alzarono e si temette il peggio.

Per capire questo gioco basta dare un'occhiata alla mappa del Risiko



E' chiaro l'intento di mettere sotto scacco l'Iran ( paese IMMENSO grande tre volte l'Irak e cinque l'Italia ) creando delle necessarie teste di ponte aereo nei paesi confinanti : la vecchia Turchia, Irak/Kuwait, Pakistan, Arabia/Emirati, ecc...

Come ha fatto il Pakistan a farsi la bomba atomica ?

E’ l’unico paese islamico a possedere la bomba atomica. Nel 1974 l’India ottiene il nucleare e l’allora presidente pakistano Zufilkar Ali Bhutto annuncia: “Se sarà necessario mangeremo erba, ma dobbiamo avere anche noi la bomba atomica”.
Nel 1982 il Pakistan possiede già cinque testate nucleari, oggi almeno ventiquattro.

Chi ha pagato l’atomica pakistana?

Il Pakistan è sempre stato un Paese povero.
Molto più dell’India, che oggi può comunque vantare delle aree tecnologiche di eccellenza.
Da dove sono arrivati allora i finanziamenti per diventare una potenza nucleare?
I vari presidente e dittatori pakistani hanno sempre vendutoa caro prezzo la posizione geopolitica del Paese.
Negli anni settanta è stata la Cina e sostenere il programma atomico pakistano, nel tentativo di creare problemi all’India, sua storica rivale. Alla “colletta” partecipa anche la Libia di Gheddafi, alla fine degli anni settanta, con due miliardi di dollari. Poi arrivano anche i soldi di Arabia Saudita ed Emirati Arabi, decisi ad estendere un’influenza economica e politica in Asia centrale. Ma anche gli Usa di Ronald Reagan danno una mano al Pakistan, alla ricerca di un alleato fedele dopo la cacciata dello scià iraniano nel 1979.

Insomma, il Pakistan è amico di tutti e di nessuno. È poverissimo, ma potente. È a parole affidabile e nella realtà ambiguo.

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