Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  florizel il 17/2/2009 14:11:58
NiHiLaNtH
Citazione:
ma perchè chiunque non crede alla versione ufficiale dell'olocausto deve essere per forza un nazista? quindi chi non ama farsi prendere per il culo e vuoe sapere la verità magari creando siti e forum di discussione sull'olocausto è un nazista?

Il punto non è rischiare di farsi preda di chi nega del tutto l’olocausto, o di essere tacciato di filonazismo “cercando la verità”.
Il punto è stabilire se storicamente l’olocausto possa essere “servito” o meno a qualcosa, cioè ai passati ed attuali strumentalizzatori di quella presunta “leggenda”.
Da quello che vediamo, sembrerebbe di si.

Torno sul paragone con l’11 settembre: a CHI e a COSA è venuto utile? In merito a questa domanda, possiamo darne tantissime, di risposte.
Senza finire di stupirci e di indignarci del fatto che MIGLIAIA di vite umane siano state sacrificate sull’altare del Potere. Siamo pronti ad accettare l’ipotesi che l’11 settembre sia stato pianificato e poi attuato, ma non siamo pronti ad ipotizzare che durante la IIGM si AVEVA BISOGNO di un ingente numero di vittime su cui fondare un “nuovo” progetto di dominio del mondo .
Forse questa è la realtà storica su cui indagare. Come per l’11/9.

Va bene fare luce su dettagli che possono sicuramente essere stati ampliati, o su eco propagandistici molto amplificati, ma negare l’olocausto in toto equivale paradossalmente ad “assolvere” chi lo ha progettato.
E non mi riferisco solo agli esecutori materiali di quello che, a mio parere, resta un vero e concreto sterminio. A proposito di questo, a molti “negazionisti” sembra essere sfuggito il “sostegno” sionista al nazismo…

Come scriveva Linucs al post 9 di questo forum: ”Il fatto che una parola storta possa essere punita per legge, altro dettaglio che fa fiutare qualcosa al lettore medio. “ è assolutamente condivisibile, ma spesso si dimentica che il “monito” o la “punizione per legge” è da addebitare alla messa in discussione dell’Olocausto perché esso è stato reso inscindibile dalla strumentalizzazione che la politica israeliana ne fa.
Ed in effetti lo è. A nessuno oggi è possibile criticare l'esistenza dello stato israeliano senza essere tacciati di antisemitismo e di conseguenza di "filonazismo".

E' STATO FATTO IN MODO che mettere in discussione l’esistenza di Israele e le sue “motivazioni” ad occupare le terre colonizzate e prese con la forza implicasse mettere in discussione anche l’olocausto che ufficialmente ne segna la fondazione.

Quindi: olocausto come false flag, o inside job?

A proposito dei “documenti”: a nessuno viene in mente che possano essere stati distrutti esattamente per impedire che si provasse un “complotto”?

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