Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  edo il 3/2/2009 8:43:18
nel mese di dicembre 2008, quando gli Stati Uniti ed Israele (ed alcune isole del Pacifico) votarono contro una risoluzione delle Nazioni Unite che sanciva "il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione" (emanata con 173 voti favorevoli e 5 contrari, contrastata dagli Stati Uniti ed Israele, con pretesti evasivi).

La mia è solo un'impressione, ma per raggiungere un livello almeno attuale d'inciviltà, al di la della palese e determinante politica criminale dei complici usa e israele, c'è bisogno d'altro.
L'impressione è che gli altri stati arabi non sono altro che la classe dirigente che li domina, e questa è probabilmente disposta a tutto pur di salvaguardare i propri privilegi.
Tra l'altro credo che queste classi dirigenti siano in grado d'immaginare che, non appena i sionisti ruberanno tutto il territorio palestinese, guarderanno a quei confini sentendosi incredibilmente (!) minacciati! Con le conseguenze che possiamo immaginare.
Forse, questi dirigenti valuteranno la consolatoria possibilità di potersi garantire una dorata sopravvivenza altrove, senza curarsi più di tanto del destino dei popoli? Staremo a vedere.
Intanto è dimostrata una cosa: il fronte musulmano è frammentato e questo significa che ciascuno spera di essere l'ultimo della lista, nell'agenda espansionistica del delirante "popolo eletto" (?) Ma di chi, di un dio criminale?
Nel frattempo i paesi musulmani finanziano le strutture palestinesi di assistenza... ma purtroppo (!) quei finanziamenti sono bloccati alla forntiera, nelle mani degli aguzzini con la stella di davide...

Non credo comunque che il livello di schiavitù a cui sono sottoposti i paesi musulmani sia inferiore al nostro, la nostra schiavitù è solo più più sofisticata:
cito "paro paro" da Descartes rif. thread "disastro o cospirazione...":

2 febbraio 2009 - 19.10

Krugman, Obama non esiti a nazionalizzare banche

NEW YORK, 2 feb (AWP/ats/ansa) Il presidente Barack Obama non dovrebbe esitare a nazionalizzare le banche che devono essere salvate. Lo afferma, sulle pagine del New York Times, il premio Nobel per l'economia Paul Krugman, secondo il quale "se i contribuenti devono andare in soccorso delle banche perché non potrebbero acquistare quote delle stesse istituzioni, almeno fino a quando acquirenti privati non si facciano avanti?".

Le parole di Krugman sono in linea con quelle del guru economista Nouriel Roubini, che nei giorni scorsi ha precisato che nazionalizzazioni saranno necessarie per far uscire le banche americane dall'insolvenza.

AWP
fonte: link

Siamo alla follia pura... invece di lasciarle fallire se le comprano con i soldi della gente, che non avrà mai neanche voce in capitolo nella loro gestione...

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