Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  baciccio il 1/2/2009 15:22:48
Skabrego dice:
“Tutto inizia quando Kurt Prufer chiede un consulto alla Topf & Sohne, nei giorni 21 e 22 ottobre 1941 per la costruzione di un nuovo crematorio da affiancare al Krematorium I, presente nello Stammlager di Auschwitz, per intenderci quello con il cancello Arbeit Macht Frei.
I prigionieri, soprattutto sovietici, qui alloggiati, provvedono alla costruzione del campo stesso e ai vari sottocampi d'espansione, tra cui l'inizio di Birkenau. Per il trattamento ricevuto, le impossibili condizioni igieniche e il super lavoro i morti sono centinaia, tanto che il primo crematorio non basta più.
La richiesta è quella di un sistema che abbia la capacità di cremare 1440 corpi in ventiquattro ore.
Il progetto prevede due piani, uno in superficie, uno interrato. Il secondo aveva funzione di obitorio e montacarichi.
Nei giorni 20 e 25 gennaio 1942 si svolge la famosa Conferenza di Wannsee in cui si passa dall'idea di emigrazione forzata degli ebrei (ricordiamo anche il progetto Madagascar9 a quella di una soluzione finale.
Da qui il prototipo di Krematorium viene modificato.
Da qui i grandi equivoci, l'utilizzo di un prototipo EFFETTIVAMENTE progettato per la sola cremazione, per inventarne uno nuovo dedicato allo sterminio e all'eliminazione dei cadaveri.

Da marzo a giugno, incominciano, nel territorio che sarà poi Birkenau, i primi eccidi col gas all'interno del Bunker 1 (Casa Rossa) e Buker 2 (casa bianca), viene utilizzato prevalentemente gas di scarico secondo l'esempio dei Gaswagon.
Himmler ordina, nel viaggio d'ispezione del 17-18 luglio 1942, l'espansione del progetto iniziale di Birkenau portando la capacita a 200.000 prigionieri.
La costruzione del Kreamtorium II viene fissata all'interno di quest'ultimo campo.
Viene progettato un nuovo Krematorium (il III) speculare al due, come dimostra la planimetria di Birkenau di Walter Dejaco (uno dei tanti assolti in Austria negli anni '70, nell'indifferenza di tutti, alla faccia del complottone) del 15 agosto '42.
Il 19 e 20 agosto Himmler torna al campo e ordina la costruzione dei Krematorium IV e V, da il via ai lavori di costruzione delle condutture e dei camini, a carico della ditta Kohler.
Nel rapporto di questo incontro, Fritz Ertz cita gli "impianti da bagno per azioni speciali" dei Bunker 1 e 2, come esempi di ciò che si vuole ottenere.
Vengono installati i forni nel Krematorium II, e ordinati alla Topf & Sohne gli equivalenti per gli altri tre Krematorium.
Il 29/01/43 Prufer ispeziona il Krematorium insieme a Bischoff, quest'ultimo fa rapporto a Kammler indicando il 15 febbraio come data in cui il sistema sarebbe stato "pienamente operativo", in questo rapporto definisce la LeichenKeller 1 come "sotterraneo a Gas"é.[…]” -Nel caso i Krematorium non fossero altro che crematori, a cosa sarebbero serviti 4 impianti, per una capacità complessiva di circa seimila corpi al giorno?
-Possibile che tutti i tentativi, documentati, di sperimentazione di omicidio di massa con camere a gas in strutture "mediche" per l'eutanasia di handicappati, i Gaswagon e i Bunker 1 e 2 non abbiano avuto seguito?”.

Il lavoro di ricerca che stai facendo è davvero impegnativo. Ti ringrazio per l’impegno con cui affronti il problema olocausto con importanti citazioni sulla fattibilità tecnica che avrebbe reso possibile la colossale macchina di sterminio. Do il mio piccolo contributo a questo interessante trhead. Se non vado errato i dati che hai postato vengono da uno studioso tra i più quotati in campo della storiografia ufficiale: Jean.Claude Pressac “ Le crematoires d’ Auschwitz-La machinerie du meurtre de masse. Paris 1993. Comunque sia, questa fondamentale opera di Pressac, che riporta dati e cifre come da te riferiti, è stata presa in esame e CONFUTATA da uno specialista dei forni crematori di Auschwitz: Carlo Mattogno, il quale scrive nella premessa allla sua opera_Auschwitz: Fine di una leggenda-AR Edizioni- in risposta a detto studio di Pressac :

“L’ultima fatica diJ.C.Pressac, Le crematoires d’ Auschwitz-La machinerie du meurtre de masse dovrebbe costituire il completamento dell’opera precedente in virtù della ricchissima documentazione che C.Pressac ha studiato a Mosca, in particolare gli archivi della Bauleitung ( la direzione delle costruzioni di Auschwitz ), che furono lasciati “ intactes”nelle mani dei sovietici. In realtà in questo libro si avverte una inversione di tendenza sconfortante [ -qui si fa riferimento alla sua prima opera dal titolo Auschwitz: Tecnique and operation of the gas chambre, pubblicata nel 1989- ] C. pressac vi ritorna ai peggiori cliches della peggiore storiografia conformistica. Ciò era inevitabile: negli 80.000 ( ottantamila ) documenti di Mosca, negli archivi integrali della Bauleitung, C.pressac non ha trovato NESSUNA PROVA dell’esistenza di una sola camera a gas OMICIDA ad Auschwitz-Birkenau, nessun “indizio criminale”ha una data posteriore al 31 marzo 1943, la data della consegna ufficiale del crematorio all’amministrazione del campo, il che è a dir poco strano per un impianto di sterminio che avrebbe funzionato “ as a homicidial gas chambre and incineratio installation from 15th March 1943 , before its officially coming into service on 31 st March, to 27 th November 1944, annihhilating a total of approximately 400.000 people, most of them Jewish women, kildren and old men”.
Dunque per oltre 20 mesi di attività sterminatrice di questo crematorio, per uno sterminio di 400.000 persone, gli archivi di Mosca non contengono neppure un misero” indizio criminale” La stessa cosa vale per gli alri crematori di Auschwitz. Birkenau”.

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