Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  edo il 31/1/2009 13:52:28
Dividere le due cose significa dare a ognuna la sua dignità e individualità, che rischia altrimenti di confondersi a seconda dei punti di vista, con i quali si crea, mentalmente, la simmetria "maggiore - minore", che per sua natura non può stare sullo stesso piano ma fatalmente pone una più in alto e l'altra più in basso.
Chi ritiene la tragedia palestinese "più tragedia" proprio perchè dovrebbe essere ben presente l'insegnamento della tragedia precedente; si contrappone a chi ritiene che la tragedia palestinese non abbia ancora raggiunto il livello della tragedia dei lager.
Chi dice di vederle benissimo entrambe sullo stesso piano, potrebbe trovarsi a descrivere una nebulosa, dove i punti di contatto diventano soggettivi.
Anche a me, viene spontaneo creare parallelismi tra l'una e l'altra, ma soprtautto perchè vorrei che questa di cui siamo diretti testimoni finisse. Mi rendo conto che agendo in questo modo, si crea un cortocircuito mentale da cui diventa sempre più intricato uscire.

Sarebbe interessante assistere a un confronto tra studiosi che analizzino gli argomenti "revisionisti" (al "cattivo" si danno sempre nomi brutti!), sulla base dei documenti storici punto e basta, eliminando qualunque implicazione e ricatto affettivo, come fa' l'anatomo-patologo sul tavolo del suo lavoro.
Haimè, chi ci comanda, pardon: governa, non vuole che questo avvenga.
Ma pare che lo faccia... per il nostro bene. Come non ringraziarlo?

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