Re: "On the Lebanon side of the border..."

Inviato da  Paxtibi il 29/7/2006 16:49:13
Il tributo in vite umane potrebbe essere il doppio delle stime ufficiali

by Dahr Jamail

BEIRUT - I medici libanesi, i soccorritori ed i rifugiati segnalano tutti che il numero ufficiale di morti nel Libano è molto più basso di quello reale.

“Penso che il numero reale sia finora di almeno 750 morti,“ ha detto all'IPS in un'intervista telefonica il dott. Bachir el-Sham del Complex Hospital nella città di Sidone. Sidone si trova a 43 chilometri a sud di Beirut, e poco a nord di Tiro. Questa regione ha visto il peggio dei bombardamenti israeliani.

Sham ha detto ciò correlando il numero delle vittime con altri ospedali e cliniche del sud, e pensa che una media di 40 civili sono uccisi ogni giorno dagli attacchi aerei israeliani.

“Un giorno abbiamo avuto 100 morti. Le autorità a Beirut possono soltanto fare delle stime – non abbiamo mai statistiche ufficiali su qualsiasi cosa nel Libano,“ ha detto. “Per quanto riguarda il numero di morti, possiamo dare per certo che dai numeri che stiamo vedendo qui da noi, è di almeno 750, se non di più.“

Un motivo per cui il numero reale sarà più alto è che “tanta gente è sepolta nelle macerie,“ ha spiegato.

Come nel distretto di Dahaya nella Beirut del sud, sia a Sidone che a Tiro sono state tantissime le costruzioni di appartamenti civili rase al suolo, molte delle quali con intere famiglie all'interno.

“Quando avete una costruzione demolita, quanta gente sarà rimasta sotto le macerie? Chi può dirlo? Ma sappiamo che ce n'è molta.“

Anche Bilal Masri, aiuto direttore del grande Beirut Government University Hospital a Beirut, ha detto ad IPS che il numero ufficiale era di gran lunga troppo basso.

“Abbiamo avuti parecchi rapporti dal sud che dicono che ci sono molti corpi sepolti sotto gli edifici, o lasciati in automobili che sono state colpite dai razzi israeliani,“ ha detto.

Ghadeer Shayto, una ragazza di 15 anni che è trattata all'ospedale di Beirut per le ferite sofferte in un attacco missilistico israeliano mentre fuggiva dal suo villaggio Kafra vicino a Bint Jbail, ha detto di aver visto molti morti nel suo viaggio verso Beirut.

“Nella nostra fuga abbiamo passato tante automobili civili con dei cadaveri bruciati dentro,“ ha detto, piangendo. “Erano bruciati, e lasciati lì perché nessuno può andare a recuperare i corpi.“ Bint Jbail è la città del sud che ha visto i combattimenti più intensi fra le truppe israeliane ed i combattenti di Hezbollah.

Ha detto che il bus con cui stavano andandosene portava bandiere bianche, ma è stato colpito da un razzo.“ Mio fratello e mio cugino sono stati uccisi, ed il resto di noi è ferito.“

Abdel Hamid Al-Ashi, un padre di due figli, ha visto cose simili fuggendo da Bint Jbail.

“Ho dovuto camminare 10 chilometri fino ad un piccolo villaggio per trovare un tassì, e lungo la strada ho visto molti corpi decomporsi al sole,“ ha detto all'IPS. “C'erano inoltre automobili bombardate che erano piene di corpi."

Molti pazienti e rifugiati hanno raccontato di aver visto cadaveri lungo la strada. Sotto gli attacchi aerei continui, le squadre di soccorso non sono state in grado di aiutare nessuno né di recuperare i corpi.

Nel distretto di Beirut di Dahaya circa un quinto di tutte le costruzioni è stato completamente distrutto. C'era un forte odore di cadaveri in decomposizione in molti di quei luoghi che questo corrispondente ha visitato.

Anche i volontari stanno segnalando che il tributo ufficialmente dichiarato è troppo basso.

“Vari dei nostri operatori di soccorso che hanno tentato di aiutare a Dahaya ci hanno segnalato che laggiù molte famiglie sono sepolte sotto le macerie,“ ha detto all'IPS Wafaa el-Yassir, una rappresentante del Norwegian People's Aid-Lebanon parlando nel suo ufficio. “Ed abbiamo rapporti simili da Tiro e da Sidone."

“Il numero di morti arriva ad 800 ormai,“ ha aggiunto. “E probabilmente ancor di più, ma occorrerà un certo tempo per trovare tutti i corpi.“

Ahmad Halimeh, dell'organizzazione non governativa Popular Aid for Relief and Development che sta ora lavorando soprattutto per aiutare le vittime di guerra a Beirut e nel Libano del sud, ha detto che “dalla mia esperienza potete sempre almeno raddoppiare la stima iniziale, e vediamo che la stessa cosa sta di nuovo accadendo. Così il numero è almeno 800, e diventerà più alto continuando ad accedere a quelle zone che sono state distrutte.“

Non c'è dubbio che il tributo reale di morte sia ben superiore a quello ufficiale. La domanda rimane, di quanto?



© 2006 IPS - Inter Press Service



Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=53&topic_id=1944&post_id=40035