Re: Capire la Propaganda

Inviato da  Abulafia il 30/5/2006 9:24:25
Buongiorno Yarebon e Pausania,
sono d'accordo con Voi che la compartimentazione ed il controllo "indiretto" siano la pratica più efficace con cui pochi riescono a orientare e prestabilire le azioni di molti, quest'ultimi poco o per nulla consapevoli del vero gioco a cui partecipano. Per tutti gli altri (cioè gli spettatori) l'abitudine fa il resto: è infatti più pericoloso abituarsi a un clima che reagire a una tempesta.
C'è però un aspetto, di tanta realtà, che ritengo cruciale: le persone comprese in questo insieme sono sì la maggior parte (mi riferisco non solo a chi fa informazione ma anche a quelli, dall'altra parte dello schermo, che accettano senza critica), però sarebbe un errore ritenerle già schierate "sull'altro fronte della barricata"... ovverossia con chi è riuscito ad ingannarle e controllarle.
La strategia di usarle per i propri scopi non tramite attivo convincimento ma privandole della dignità attraverso l'ignoranza è una medaglia a due facce: ti garantisce un'obbedienza instabile perchè non è certo che queste continueranno a servirti dopo che un dubbio fondato sarà riuscito ad insinuarsi dentro di loro.
Un esempio, io credo, sono proprio gli iscritti a questo sito: sono davvero pochi quelli che già entro i primi giorni dopo l'11/9 han sentito quel senso di disagio per la versione che veniva loro raccontata. Io non ero tra questi, infatti.
Altro punto, conseguente ed obbligato, è che questi "pochi" capi dovranno giocoforza servirsi di menzogne per poter continuare a contare tanti alleati... alla lunga però le menzogne non reggono: "Puoi ingannare tutti per qualche tempo; puoi ingannare alcuni per sempre; ma non puoi ingannare tutti per sempre".

Insomma, l'articolo tradotto da Paxtibi (grazie per il tempo che vi hai dedicato) dipinge una realtà esatta ma credo altrettanto giusto leggerlo al modo degli ipermetropi: tenendolo ad una certa distanza. Le due affermazioni non sono in contraddizione: successivo all'individuazione d'una verità è il passo che ci porta ad attuarne le conseguenze nella vita quotidiana; nel caso specifico, figurarsi un mondo diviso tra persone sveglie e persone che tramano contro le nostre libertà sarebbe un grave errore, proprio di chi si è troppo avvicinato ad un particolare perdendo la vista d'insieme.

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