Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.

Inviato da  shm il 3/3/2010 9:31:54
Pispax:
Cazzata.
Dai, non scherziamo.
Guardando le cose in modo realistico questo sarebbe il MIGLIOR accordo possibile per i Paesi Arabi, e sarebbe il PEGGIOR accordo possibile per Israele - che non a caso ha lottato per 60 anni proprio per evitare questa roba.

Shm:
…carissimo, permettimi di contraddirti, forse non hai ben compreso il senso del mio post! Una riga più su di ciò che hai quotato c’è scritto:
“Per quanto mi riguarda, secondo me non c’è soluzione.”
Più su:
“Parimenti potrei dirti che se Israele almeno permettesse il diritto al ritorno dei palestinesi(risoluzione ONU 194), potrebbe essere molto difficile che lo Stato ebraico subisca “attacchi terroristici” che per decenni ha cercato come pretesto per la rappresaglia… Ma ripeto, per me è un’utopia…”
Ancora più in alto:
“…se un’azione dovesse percorrere una qualsiasi strada per arrivare in qualche modo ad una forma di pace(ma che secondo me, è destinata a rimanere una pura utopia presente e futura), il primo passo dovrebbe essere compiuto da Israele attraverso la concessione del diritto al ritorno delle popolazioni arabe.”
In secondo luogo, sarebbe il miglior accordo possibile, non certamente per i Paesi Arabi ma per i palestinesi, ma sulla traccia di un compromesso(comunque secondo me impraticabile) che restituirebbe loro un’esigua percentuale rispetto a quanto perso col sionismo…

Pispax:
Curioso notare come per nessuna delle due parti in causa i Palestinesi abbiano una qualunque voce in capitolo.
(per inciso proprio per i palestinesi in questione questo tipo di soluzione sarebbe un bel casino. Per arrivare al lunghissimo termine in cui arrivano - forse - a diventare maggioranza di anni in cui non possono decidere di loro stessi ce ne sono tanti..)

Shm:
mica ho capito del tutto cosa vuoi dire… Ma se parli di anni in funzione del raggiungimento di una maggioranza etnica, sappi che la crescita demografica è proprio il fulcro della costante preoccupazione ebraica. Semplici studi dimostrano infatti come la natalità degli arabi sia nettamente superiore a quella ebraica: per gli arabi 3-4 per ogni coppia, per gli ebrei 1-1,5… Nell’arco di 25 anni la popolazione sarebbe destinata a raddoppiare, ai danni dell’attuale maggioranza ebraica…

pispax:
Quindi non sarà questa la soluzione.

Shm:
Veramente è quel che dicevo: impercorribile, impossibile, inattuabile, impraticabile ecc. ecc. ecc.!

Pispax:
Una soluzione praticabile invece può essere quella dalla spartizione territoriale e delle conseguenti autonomie di governo. E' una soluzione scritta e ribadita da più di 30 anni ed è accettata nei presupposti (ancora non siamo nel dettaglio della spartizione delle singole vacche) sia dagli israeliani che dai palestinesi.

Shm:
Addirittura?! La risoluzione 194 venne sancita dall’ONU dal 1948 eppure non è mai stata rispettata per gli ovvi motivi, il promotore (il conte Bernadotte) venne irrimediabilmente fatto fuori… Una promessa come la spartizione dei territori è destinata a rimanere una leva politica da ambo le parti e come tale a non vedere mai la propria attuazione… E poi, dopo che son stati eliminati oltre 500 tra città e villaggi il sionismo potrebbe mai, realisticamente, pensare di restituire solo un mq di terra?
Credo che Ben Gurion si rivolterebbe nella tomba...!

Pispax:
Però è fortemente rifiutata dai Paesi arabi contrari allo stato di Israele.
Che come politica nei confronti dei palestinesi utilizzano la vecchia roba del "tanto peggio stanno, tanto meglio è".
E che sono ben supportati in questo da quei coglioni della Destra israeliana. L'autonominatosi Padre della Politica Estera, cioè gli USA, dove e quando gli è convenuto ha comprato la pace fra i popoli a suon di miliardi di dollari.

Shm:
Purtroppo qualsiasi ideologia o interferenza estera fallisce di fronte al problema di fondo che è il sopruso perpetrato da parte di un popolo nei confronti di un altro. Perciò sposo in toto e faccio mia l’opinione di Ilan Pappe che a pag. 299 scrive:
“…a meno che Israele non riconosca il ruolo principale che ha svolto e continua a svolgere nell’esproprio della nazione palestinese e non accetti le conseguenze che il riconoscimento della pulizia etnica implica, tutti i tentativi di risolvere il conflitto israelo-palestinese, sono destinati a fallire, come fu chiaro nel 2000 quando i negoziati di Oslo si ruppero proprio sul diritto al ritorno dei profughi…”
Tuttavia mi rendo conto che per i noti timori ebraici da sempre legati esclusivamente ed unicamente al pericolo dell’assimilazione tutto ciò è impercorribile, cosa questa che Ilan Pappe razionalmente evita di dire, perché probabilmente sarebbe costretto ad eliminare un “lieto fine” dal suo libro, inteso questo come unica speranza di soluzione del conflitto…

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