Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  kataclisma il 28/1/2009 20:22:17
Devo confessare che da quando ho iniziato a frequentare questo sito, proprio nel periodo dell' aggressione ebraica a Gaza, molte affermazioni pseudo-negazioniste riguardo l' olocausto ebraico mi hanno infastidito, e sono stato spinto ad intavolare delle discussioni, a dir il vero abbastanza infruttuose, con alcuni utenti.
Poi ho capito che ci si trova sostanzialmente di fronte a due tipi di atteggiamento, uno per il quale i termini sionisti ed ebrei hanno un significato profondamente diverso e quindi sostanzialmente comprensibile, un altro invece che per ignoranza(?) o altri scopi, si scaglia in modo cieco contro il popolo ebraico.
Una volta capita la differenza sono riuscito ad interpretare il senso di alcuni post e cioè l'attacco al sionismo che per molti è una distorsione criminale dell'ideologia ebraica.
Per quanto riguarda i "negazionisti", dopo un iniziale sbigottimento, ho capito che anche per loro si può fare un notevole distinguo, tra quelli fanatici e quelli spinti in questa direzione da un moto interiore, conseguente alle barbarie perpetrate dai sionisti negli ultimi decenni.
A questi ultimi, perchè con i primi è assolutamente inutile dialogare in quanto riuscirebbero a negare di essere nati da un uomo e una donna fornendotene i link, ho provato più volte a cercare di far capire che questo tipo di atteggiamento è assolutamente cieco e superficiale, se non controproducente al loro stesso obiettivo.
Il senso di quello che voglio dire è molto semplice. In primo luogo è fondamentale, in questo discorso ma praticamente in ogni questione socio-politica, tener sempre ben separati le persone, i popoli, dai poteri che spesso li governano. Tali poteri sono assolutamente transnazionali, non hanno razza nè religione, anzi sfruttano queste apparenti differenze per i propri fini loschi o fanatici.
In quest' ottica diventa assolutamente inutile battersi per negare l'evidenza dell' olocausto, inutile perchè in ogni caso la eventuale non completa veridicità di questo evento non giustificherebbe la posizione di chi nega il diritto ad esistere dello stato ebraico (magari in forma diversa da quella attuale). Ma addirittura autolesionista poichè allo stesso tempo permette a chi invece ritiene una realtà assoluta lo sterminio degli ebrei e riesce ancora, fortunatamente, a dimostrarla, di continuare a servirsi di quella tragedia per arrogarsi il diritto di commettere crimini, diritti che non avrebbe in ogni caso anche se la shoà fosse stata mille volte peggiore di come la conosciamo.

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