Re: Dell'amore.

Inviato da  Santaruina il 21/3/2006 21:05:14

Innanzitutto mi scuso per la esile limpidezza dei concetti che cerco di esprimere, Fiammifero non ha tutti i torti, ma il tema è difficile.

O meglio, diventa difficile quando si tenta di mettere per iscritto quello che dentro sentiamo di comprendere.

Però leggere le parole scritte da coloro che tentano di dire la loro è indubbiamente qualcosa che arricchisce, in fondo da ogni messaggio emerge una atmosfera che comunica più delle parole.

Io proseguo nel mio intricato percorso, e insisto sul fatto che stiamo usando la stessa parola per due sentimenti diversi, che a volte collimano, ma non sempre.

-Ti amo...
- Mi ami davvero?
- Certo, con tutto il cuore... voglio solo vederti felice...
- Mi ami a tal punto che saresti felice per me se io trovassi la felicità con un altro?
- Certo che no...


Questo è Erotas, Erotas...

Il problema con la lingua italiana è che alla parola "Eros", "erotico", ha assegnato una valenza prevalentemente carnale, ma l'erotas è prima di tutto un sentimento, è un bisogno di fondersi con un'altra anima.

Per questo ci viene difficile riconoscere questo sentimento: non abbiamo in italiano una parola che lo esprima...
Perchè le parole condizionano il nostro pensiero, vengono prima del nostro pensiero...

L'Agapi invece è essere felici quando la persona che si ama è felice, senza se, senza ma, senza condizioni.

E' una vera comunione d'anime, così che i sentimenti di una anima si riflettono nell'altra, a prescindere da tutto il resto.

L'Erotas entra nell'anima dell'altro, l'Agape l'abbraccia.

Blessed be


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