Re: Stupro:l'ultimo obbrobrio

Inviato da  nessuno il 28/2/2006 21:04:27
Lupetto ha scritto:
Citazione:
Non so perché ritieni che la mia opinione nasconda la tutela di qualche interesse personale.


No, Lupetto, scusa. Io non ritengo che la tua opinione nasconda la tutela di qualche interesse personale. Non ti conosco e non mi permetterei mai di avanzare ipotesi similil.

Io intendevo avanzare un'ipotesi. Che è la seguente (e che, evidentemente, on ho saputo esprimere in modo adeguato):

1) Utilizzi una costruzione della frase ed un dizionario "tecnico" che mi hanno fatto pensare che tu sia un avvocato, un giudice, un esperto di diritto (penale, soprattutto) o un professore universitario.

2) Ti dichiari, alternativamente, insoddisfatto del sistema giuridico esistente e, tuttavia, ritieni che esistano seri motivi per mantenerlo, almeno nelle sue linee fondamentali.

3) Una contraddizione come questa, dal mio punto di vista (che è soprattutto quello psicologico) genera nella maggior parte dei casi una forte sofferenza, dovuta allo scarto tra il "vorrei" ed il "devo".

4) Questa sofferenza, solitamente, per quel che ho potuto constatare, non viene riconosciuta e da essa i soggetti si difendono in molti modi diversi (per alcuni esempi, si veda: Christophe Dejours, "Travail, usure mentale", Paris, Bayard, 1988 ed edizioni successive)

5) Il non riconoscimento di questa sofferenza porta ad azioni che hanno come esito la sofferenza di altri. Non per colpa di chi agisce, ma per misconoscimento e negazione del proprio stato psicologico.

6) Ipotizzo che possa esservi anche un fenomeno di questo genere alle origini della decisione dei giudici in merito al caso di stupro del quale si sta discutendo.

Spero di essere stato più chiaro.

Buona vita

Guglielmo

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