Re: Stupro:l'ultimo obbrobrio

Inviato da  lupetto il 22/2/2006 20:37:19
Citazione:

florizel ha scritto:
...preferisco guardare con i miei occhi,grazie.


Perché tu guardassi con i tuoi occhi ho faticato un po', ma sono contento che alla fine l'hai fatto e che ora mi indichi gli argomenti che a te sembrano sbagliati.

Non voglio alimentare la polemica, anche perché non mi va di apparire come un difensore di questa sentenza che anche a me non piace. Aggiungo qualche piccola osservazione approfittando del fatto che ora parliamo della stessa sentenza:

1 - se leggi bene la "maturità sessuale" della ragazza non è usata per "riparametrare" il concetto di stupro dicendo che stuprare una donna matura è meno grave, ma è usata per affermare che il consenso dato da una persone con molte esperienze è un consenso più maturo rispetto a quello "medio".

Si tratta di un argomento che in ambito giuridico viene usato normalmente. Ti faccio un esempio banale: se mi vendi un computer senza dirmi che è un vecchio modello su cui gli attuali programmi non possono girare, io potrò far annullare il contratto sostenendo che il mio consenso era viziato, cioè non adeguato a causa della mia ignoranza; ma se di mestiere faccio il tecnico di computer non potrò mai ottenere l'annullamento perché la mia esperienza nel settore rende comunque valido il mio consenso.

I giudici hanno trasferito questa normale logica giuridica in un settore dove la cosa suona piuttosto male. Però non hanno detto che la maturità della ragazza fa diventare valido il consenso superando la presunzione di violenza. Non hanno neanche detto che quel consenso attenua la gravità del reato. Se usi i tuoi occhi per leggere con attenzione vedrai che hanno rinviato gli atti alla corte di merito che "dovrà valutare se il diniego della attenuante in parola possa essere deciso con il supporto di una motivazione diversa".
La corte di merito potrà nuovamente negare l'attenuante, ma dovrà farlo spiegando perché in questo caso al consenso "esperto" non è stato dato il rilievo che di solito spetta.

Dire che quel consenso non vale perché riferito a "modalità innaturali del rapporto" anche a me sembra poco logico. Io posso dare il mio consenso pieno e consapevole anche per un atto "innaturale" (ammesso che tale sia). Le motivazioni che scrivi tu parlando del contesto familiare sarebbero state a mio avviso ottime, e se la Corte di Cagliari le avesse usate al posto della "innaturalità" del sesso orale la sentenza avrebbe resistito al giudizio di Cassazione.

Con questi discorsi stiamo entrando dentro l'officina dei giuristi e ci stiamo sporcando con l'olio degli ingranaggi processuali. Capisco che i non addetti ai lavori si possono infastidire. Ma non credo siano stati i giudici a montare la farsa, mi sembra che la farsa l'ha montata chi ha portato sui giornali questa decisione scatenando discussioni piuttosto fantasiose. Tutte le sentenze possono sembrare assurde fuori dal loro ambito funzionale. Anche una bellissima poesia letta durante la riunione di condominio diventa assurda e scatena polemiche, ma resta una bellissima poesia.

2 - Dei giornalisti io mi fido poco e pensavo che qui fosse un giudizio condiviso, ma l'analogia con i giudici purtroppo non posso farla perché i giudici non ci raccontano fatti né veri, né falsi. I giudici emettono sentenze che possono sembrarci giuste o ingiuste. Posso dire mi piace o non mi piace, ma non se mi fido o non mi fido.

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