Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 10/6/2012 5:29:04
Citazione:
In un articolo in home, avevo chiesto a Marco Cedolin "a chi giovassero davvero" i suoi articoli.
A chi fossero funzionali.

[...]

Che so, per esempio "combattere il Sistema" di cui denuncio le storture.


Credo che posso onestamente asserire che la questione "combattere il sistema" .. l'ho argomentata sopra.

Citazione:

Sia Cedolin che Calvero, e insieme a loro anche un grande numero di altri utenti, utilizzano la tecnica della doccia scozzese: prima cercano di infiammare gli animi; poi provvedono immediatamente a raggelarli sbarrando ogni minimissima possibilità di via d'uscita.


Dove tu vedi "infiammare gli animi", io vedo un severo grido di sveglia.

Innanzitutto l'ho ribadito decine e decine di volte in questi anni e non certo per per giocare di sponda. La mia linea può essere complicata, per certi versi (giustamente) astrusa, ma è coerente e, soprattutto da te - in questo senso, ciclicamente sorpassata in autostrada sulla corsia d'emergenza. Sei in contravvenzione Pispax, non si sorpassa a destra

Ripeto la domanda:

- cosa dice e dove sta scritto che il denunciare una stortura implichi automaticamente che si sia trovata una soluzione?

Ma mettiamo anche che una soluzione (e, per la madonna, la domanda rimane, Pispax), dicevamo: mettiamo che la soluzione vi sia e io l'abbia individuata (tu intanto, qual'è la tua?) .. benissimo, allora, come ho sempre sostenuto:

1) la colpa è la nostra;

2) lo stile di Vita è rovescio;

3) che si possa anche soltanto asserire che il NWO possa essere qualcosa da gombloddisti della domenica è una stronzata. Quindi il giochino di paragonarlo alla Spectra per renderne infantile la tematica, lascia REALMENTE il tempo che trova. Oltretutto non serve neanche il NWO per capire che élite finanziarie influenzino crucialmente il Sistema trascendendo la Politica stessa che diventa di facciata. Per "te" e quelli della tua stessa posizione intellettuale, non è così? ma sta bene ... sta bene, sì, tanto quanto è ovvio, però, che le mie soluzioni e il mio "non fare" non debbano basarsi sul tuo paradigma. Tu vuoi e pretendi di condannarle dando per scontato che, in soldoni, siano soggette alla tua visione del Sistema. Stocazzo. Poiché il punto è .. "che cos'è il Sistema"

4) la Repubblica/Costituzione/Stati si fonda su secolari abomini che bestemmiano la libertà e la sacralità della Vita, ergo, per me, a prescindere, l'uomo (inteso in questa umanità) ha preso un TRENO che, figurati, non gli apparterrebbe neanche se la Politica e i Governi si comportassero assai-assai-assai meglio di adesso e non fossero neppure influenzati da élite o NWO danzante che sia. Ergo il problema del "non fare e/o astensionismo" (e sopra c'è il resto della premessa, non scordarlo) .. è a monte dal problema "politica migliore". Ci sono DUE "mondi" all'interno del modello di riferimento, a mio avviso, sbagliati, e uno discende dall'altro.

5)... non sparare GRULLATE, e pure random ultimamente, sulla questione "sbarrare le strade". Intanto io NON SONO Cedolin.. e non è poco.

POI:

Da quanto ho scritto sinora sopra, per molti aspetti la risposta (che tu sia d'accordo o meno) l'ho data. E cioè sul perché il tuo ruolo divergente dal mio del ---> "troviamo le strade", per me appunto significa ostinarsi a correggere un Sistema che sarebbe sbagliato a prescindere. Ci sei? ... Che a "te" risulti così indigesto che il Mondo moderno poggi TUTTA la sua struttura politica in sé su una falsità e su abomini secolari, mi è comprensibile ... e anche quanto questo dovrà essere di difficile (o impossibile?) soluzione mi è comprensibile, lo so!! ne sono conscio e ... beh ... [rullo di tamburi] me ne può fregare di meno, per due motivi:

A) ... avendo fatto in questo secolo [l'uomo in società] i passi più lunghi delle nostre stesse gambe, noi siamo stati esponenzialmente portati ad accelerare un processo inevitabile nella modernità e nelle società degli obblighi, al punto di perdere il contatto con la realtà. Un processo irreversibile. Irreversibile perché le tappe culturali e socio/politiche non possono essere recuperate dal passato, e perché? perché è passato. Mi è logicamente inaccettabile dover contribuire ad allungare ancora di più i passi di questo "progresso" per correre dietro a una carota, per giunta, avvelenata. E non puoi parlarmi di rallentarlo se non secondo la logica matematica di abbandonarlo (spiego tra un po come).

B) Comunque. Esprimendo una riserva fondamentale su cosa significa essere "maligni" e cosa significa "un posto migliore" (chissà, ne parleremo), rimane il fatto che l'unico processo onesto, sano, pragmatico e dignitoso possibile da mettere in atto è quello di guidare, e da fuori i binari della politica, il consumo del denaro. Ci siamo? Cambiargli "volto"; cambiare profondamente le nostre scelte nella modernità indi nella quotidianità, indi nel piccolo, indi veramente ---> dal basso. Voltare cioè le spalle alla politica fino al sopraggiungere di eventi e reazioni che ora non è possibile prevedere.

Non vi può essere soluzione degna di questo nome oggigiorno, se non quella di ===> fare un passo ===> aspettare la reazione ===> prepararne un altro. Umiltà, non sovrastrutture e "Déi politici". L'epilogo o la soluzione successiva di due stadi più avanti non la si sa ed è naturale non poterla conoscere. Cazzo, non ci vuole chissà che stratega per capirlo.

PERCIO' (soltanto le prime di cui parla un "Calvero"):

- Divenire obiettori di coscienza. Pispax, la rivoluzione può esser solo culturale, di coscienza, ci siamo? Spegnere la televisione. Non insegnare il sentimento della carriera/arrivismo ai figli. Lottare per ridimensionare l'istruzione obbligatoria. Creare movimenti culturali e società a tutela (- VERE -) dei consumatori che, di volta in volta, "ordinino" severi boicottaggi all'industria del ciarpame degli agi, ma anche dei bisogni. Riduzione al minimo esistenziale per il nostro denaro nelle Banche. Essere anti-brand. Ma soprattutto, essere. Creare una Rete attraverso internet che ci guidi per le scelte sull'acquisto dei prodotti.

6) .. se il tuo orgoglio della morale di Stato ti avviluppa a tal punto, Pispax, da non scorgere in QUESTE VIE iniziali che ti ho riportato, qualcosa di profondamente rivoluzionario*, di PROPOSITIVO e di terribilmente pragmatico, solamente perché non ti piace l'idea che non si continui a giocare al "tuo" gioco dell'Oca... allora, comincia a riflettere seriamente. E oltre al discorso di non usare i binari della politica per coordinare queste scelte, che la stessa metabolizzerebbe a suo uso e consumo..

..si creerebbe così un vigore e una consapevolezza umana genuina. Il processo diverrebbe realmente contagioso ed efficiente, gratificante nel profondo, perché ci farebbe rendere conto di come il vero Potere dei popoli, della gente di strada, sarebbe quello che non si vende alle sovrastrutture.

* (e senza usare violenza, prendere manganellate, vendersi alle PIAZZE - che con la scusa possono così aumentare il controllo)

* (e sempre non sia troppo tardi, cose queste che si potevano comprendere e si dovevano mettere in atto vent'anni fa.. )


Citazione:

Se io voglio ottenere A, l'unico risultato certo che si è sicuri di ottenere procedendo in questo modo è "non-A".


Come sopra. E in aggiunta:

- siamo in guerra. Oppure si segua la corrente, amen, e sia. Io rispetto chi vuole seguire la corrente. Non rispetto la logica di chi dice che, seguendola, ciò possa portare al posto migliore di cui si parla. Ergo, non mi si faccia Etica e discorsi di amore per il prossimo. Poiché o si è Cinici o non lo si vuole essere. I mali minori, sempre più sotto il naso di tutti, sono più pericolosi che mai. Sono come delle piccole infezioni che si accettano, che poi dovranno portarci ad amputare degli arti.

edit di questo paragrafo h. 05:45
Se una simile quotidianità, una simile rivoluzione sarebbe secondo la tua visione impossibile praticarla, allora guarda: è ancora più semplice. Significherebbe che non meriteremmo nessun altro tipo di posto migliore. Ecco perché tu a monte di ciò vedi "infiammare gli animi" .. quando in realtà si parla di fare la cosa più saggia del mondo: indicare la porta. Responsabilizzarsi. Se cambiamo Vita, cambiamo il mondo. Non è una favola. Se invece volessimo cambiare il mondo, allora metteremmo il carro davanti ai buoi e così si sarebbe (per qualunque grado e misura) prigionieri della stessa prospettiva; così come la storia, d'altronde, ha dimostrato che ama fare e sbagliare. E attenzione, voler cambiare il mondo (per come ne stiamo parlando qui) significa anche mettere quella crocetta. Anche il viaggio più lungo, inizia con un passo (Cit.) ... e ci si fa del male anche facendo iniziare quello peggiore (di viaggio) con un passo, non solo quello migliore. Il piccolo passo del VOTO ha già dimostrato a quale viaggio ci ha portato ... è ora di cambiare, veramente.

Che oggigiorno sia meglio cercare una strada politica, così come tu la intendi, ben venga. Ma non mi riguarda. Perché? perché non sono un coglione, perché la vita è troppo breve per venderla a dei figli di puttana e ..... - e tu ora pensi che io mi riferisca ai governati eh .. naaaaa - vedi che non ci siamo? io penso alla gente, sono loro i cattivi. Siamo noi. Tienitela (la gente) te la regalo. A me non interessano le pecore. A me non interessa vincere, né mi interessa aiutare chi non si aiuta. Non mi interessa un mondo di bontà e pace. A me interessa un mondo Vero. Che non vedrò.... ma sta pur certo che non metterò, per quanto mi sia umanamente possibile, una sola piuma sulla bilancia per far sì che si dia il mio consenso a questo gioco da puttane, lacché, papponi e viziati.

TERZA E ULTIMA PARTE

THE END

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