Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 8/6/2012 13:23:56
Citazione:



Forse non ti rendi conto di quanto quella che hai fatto sia una "domandona".
Su questo argomento ci sono stati scritti interi trattati.(*)


Con te, alla fine, sono sempre domandone Non fosse così, non saremo in divergenza, viste le prospettive nemiche in cui ci agitiamo.

Citazione:


[....]

E poi ci sono anche ALTRE politiche, quelle al di fuori della "politica" comunemente intesa.
Che sono comunque politiche a tutti gli effetti.

[...]
E' il concetto.
Si può parlare propriamente di "politica" quando si verificano queste due condizioni:

1) si ha in mente un'idea precisa su COME la società (va bene anche un pezzettino piccolino, non serve che sia proprio tutta) possa trasformarsi e diventare "migliore" (fosse anche solo migliore "per noi", o anche solo per ME)

2) si agisce concretamente per realizzare questo progetto. Meglio se sulla base di un piano ben progettato.
[...]


OBIETTIVO. CORRETTO.

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Citazione:

* La politica è l'arte del FARE, non quella del DIRE.
Il "dire" al più viene utilizzato come strumento per ottenere un certo tipo di risultato.
(bene sottolineare che il risultano non necessariamente è positivo. Il Dire il più delle volte viene utilizzato come ostacolo, per impedire al altri di ottenere il loro risultato. E questi sono "Dire" che si riconoscono abbastanza facilmente)

* Guardando le cose solo da un punto di vista politico, non esiste la politica "buona" e la politica "cattiva".
A essere sottoposte a giudizio morale non sono le politiche, sono le idee che ci stanno dietro.
Esiste invece la politica CHE FUNZIONA e quella CHE NON FUNZIONA.
La politica "cattiva" è quella che ha condotto al fallimento; quella "buona" è quella che si è mossa verso il risultato.


Anche non volendo (scusa se ti metto un po di omissis qui e là, ma solo per accorciare la pagina) stai mettendo giù un mini-trattato che potrebbe essere (e io lo apprezzerei) insegnato in famiglia (non a scuola). Non ti potrei mai accusare di voler essere un malizioso in questo senso. Apprezzo come vuoi srotolare la matassa.

Grazie a Franco, e credo tu abbia letto la mia risposta a lui, ho creato una certa premessa che funge da terreno (ti sto chiedendo di tenerla presente!) al mio argomento.

Tanto per dire, Aristotele mi sta sulle palle (Kant a seguire) e già qui non la finiremo più; ma proprio da Internet riporto quel che anche lui forse ha inteso:-

...lo storico scrive fatti realmente accaduti, il poeta fatti che possono accadere. -

... ci siamo? e a seguire, Jean-Paul Sartre:

... descrive l'io come distinto da qualunque ruolo sociale particolare. Per lui i conflitti interiori sono, in fondo conflitti tra diverse arbitrarietà contingenti.

Ecco diciamo che ci stiamo avvicinando al senso della mia contro-argomentazione. Posso dirti che ti sto parlando da "poeta"?

Citazione:

* Siccome tutti quanti abbiamo un'idea in mente su come rendere la società un posto migliore (quantomeno un "posto migliore" per ME), la conseguenza è che non è possibile che lo spazio politico rimanga vuoto.
E questo vale qualunque sia quello spazio. La teoria dei Vasi Comunicanti nello spazio politico è MOLTO più veloce che in Fisica. Se si lascia un vuoto, verrà immediatamente riempito da un'altra Idea.


Molto bella questa fa onore al tuo intelletto. Sul serio.
Lo so che sei bravo. Ma, non avertene, questo contenitore è ideale.
E' tutta vera la teoria applicata, ma la società così intesa è un errore. E' vanità. Tu parli di gestire al meglio il paradigma, ma è il paradigma stesso un errore. Ecco perché non si va d'accordo. Tu hai tutte le ragioni, ma all'interno di un paradigma contro-natura. Tu accetti questo Sistema, io no. L'uomo è fatto per non vedere troppo più in là dal suo naso: è la sua natura, e l'uomo deve ancora conquistarsi IL riuscire a vivere il senso della tribù e ... di colpo lo hanno mandato sulla "Luna" (in tempi brevi, in senso antropologico) e si è trovato in società, così, a guardare a migliaia e a milioni di kilometri dalla sua realtà. Dalla sua intimità.

L'uomo è piccolo, lo Stato è una cosa grande.
Le cose grandi contengono, ma non possono legiferare, non possono rappresentare, non possono organizzare ... non è in suo potere, ne è impossibilitato. Per questo ci si è dovuti inventare e propagandare la bugia della Patria, un sentimento fasullo che non esiste in natura, che è stato scimmiottata dal senso "della famiglia e della tribù" che quello esiste in natura e che quindi, hanno cercato di renderlo affine ma è impossibile e l'uomo moderno, per "osmosi", ne rimane ingannato così come una falena viene attirata dalla Luce blu (guarda caso il colore di Stato ). Lo Stato è la bugia secolare che continua ad alimentare e noi a foraggiare. Il riflesso speculare (quindi rovescio) della nostra intima realtà.


Non dirmi che anche questo riguarda un domandone, perché è cosa possa significare "un posto migliore", il problema. Per me il posto migliore non è neanche immaginabile, per un motivo meramente e impietosamente semplice:- siamo inquinati. Da inquinati non è possibile parlare di pulizia. La politica mette il carro davanti ai buoi. Non si può presumere di individuare un posto migliore se prima non si è preso atto che l'uomo è maligno. Prima bisogna tornare a noi stessi. Allora la domanda è: - cosa è maligno? Se non ci si chiede seriamente cosa possa significare ---> cambiare l'uomo <---- allora è inutile a prescindere credere di poter parlare di Politica, di qualsiasi politica. E' presto. Poiché sarebbe (è) un ipocrisia, un vezzo, un umiliazione, una bugia, una illogicità, un irrazionale presa di posizione psicologica contro-natura, una presunzione. E bada, non mi diverto a mettere vicino questi termini per giocare ad effetto, ma perché ognuno è distintivo della malattia che si è evoluta in maniera esponenziale nell'animo della nostra razza. Una malattia che, per soprammercato, viene amplificata strategicamente dalla volontà omologatrice che è imposta dal villaggio globale.

Noi, Pispax, siamo usciti troppo presto dalle caverne, la vuoi capire o no? "Tu" sei ancora un cazzo di troglodita che ha imparato troppo presto a pensare per sovrastrutture e, per RI-SOPRAMMERCATO, "tu" lo hai fatto anche annichilendo il lato istintivo e immaginifico della "tua" mente umana; la parte rettile del nostro cervello ha preso il sopravvento che, non lo si fosse capito (e ancora non lo si è capito), è il reale significato della "questione rettiliana" .. siamo noi gli "alieni" di noi stessi. C'è uno sbilanciamento della percezione umana. Siamo malati e la modernità è la droga necessaria a questo tipo di "uomo/essere-sociale" alcolizzato/drogato. Noi siamo entrati e collocati nella più grande masturbazione collettiva della storia.

Citazione:

* Fare senza sapere dove ci porterà tutto questo Fare, o Dire senza poi Fare niente di RAZIONALE e che sia assolutamente mirato al successo, o anche solo Dire senza riflettere su dove porterà tutto questo Dire.... non è fare politica: è solo fare casino.


E invece qui hai detto una sonora Bugia. La prova ce l'hai sotto al naso. Non funziona. Il casino è l'elemento distintivo a cui deve condurre ogni grande sovrastruttura. Lo Stato è un fascismo in questo senso, la democrazia è un fascismo. E' una sua esigenza di sopravvivenza nel villaggio globale basato sul profitto. E il processo è rigorosamente corrosivo. Deve esserlo. E cosa corrode? ... tranquilli, non corrode certo il famoso progresso, i famosi agi ---> No: corrode la nostra umanità e dovrà, ancora per necessità, aumentare per il nostro bene (cioè la sopravvivenza del gregge da tosare) la forza della società degli obblighi. SI aumenteranno gli obblighi e, con esso, sempre per quel famoso bene:- la società della distrazione e dell'omologazione. Altrimenti anche il più beota farebbe cortocircuito. Servono zuccherini. IL risultato è sotto il tuo naso come il mio. Io dico quel che sarà; la morale di Stato ci corroderà fino alle ossa.

Quindi è inutile che mi meni l'uccello (si dice così da queste parti ) sul fatto che l'anarchia sarebbe utopia, o che l'astensionismo sarebbe disfattismo, poiché o si decide di non prendere più parte alla bugia secolare, oppure ci si dia tranquillamente al Cinismo. Ma non mi parlare di posti migliori. E sia, fanculo ... [1, 2 e 3 ...che chezzo me me frega a me!] Lino Banfi Docet

Attenzione Pispax, che ---> i mali minori <--- stanno per terminare in magazzino. Le scorte sono all'osso e sono inversamente proporzionali a quanto cibo preconfezionato è nelle stive delle scuole dell'obbligo e delle scorte di Armi nelle "Santa Barbara" di Stato.

FINE PRIMA PARTE

'CCI TUA

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