Re: I paradossi: alta filosofia, o falso problema?

Inviato da  nottrz il 3/9/2007 23:04:17
Citazione:

Ma se è così arriverà un giorno in cui i 100 metri saranno percorsi letteralmente in meno di un istante, così come un fotone percorre all'istante l'intero universo..... Ma se io percorro a tempo zero una distanza significa che sia lo spazio che il tempo vengono a mancare......


Credo che il paradosso derivi dall'aver mescolato il mondo fisico con quello geometrico.

Nel mondo geometrico se Achille percorre lo spazio in tempo zero nessuno si scandalizza piu' di tanto. Lo spazio resta al suo posto e gli abitanti di Flatlandia sono salvi :)

Nel mondo fisico Achille invece non riesce a farcela perche' per percorrere in sempre meno tempo lo spazio deve aumentare sempre di piu' la spinta che lui riesce a dare. Percorrere uno spazio in tempo zero significa velocita' infinita, che a sua volta significa accelerazione infinita (per un tempo finito) e quindi forza infinita. Ma anche senza arrivare agli infiniti significa sempre piu' potenza. L'aumento di potenza richiesto sospetto non sia lineare, ma aumenti sempre di piu' al crescere della velocita'. Se cosi' non fosse di sicuro l'attrito dell'aria ha questo comportamento e quindi ostacola sempre di piu' l'atleta.

Una cosa simile viene fuori con il raggiungimento della velocita' della luce nella relativita'.
Come mai non e' possibile raggiungere la velocita' c?
Semplicemente perche' al crescere della velocita' la massa aumenta. A quel punto la quantita' di forza da applicare per ottenere un'accelerazione aumenta di conseguenza fino al punto di non essere piu' in grado di trovare una forza che riesca a causare accelerazioni significative.

Trovo bello che non ci sia una barriera magica invalicabile, semplicemente un muro infinitamente alto, ma in linea di principio scalabile.

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