Re: I paradossi: alta filosofia, o falso problema?

Inviato da  carloooooo il 1/9/2007 13:22:28
Citazione:
Quello che intendevo dire, è che mi sorprende che un Russell diventi addirittura "famoso" per certi paradossi, quando in realtà - e qui mi sembra che siate tutti più o meno d'accordo - si tratta di muoversi in una dimensione "fictional", convenzionale, nella quale "vale tutto", e che quindi non vale niente.


Va ben Massimo, è ovvio che coi paradossi non ci compri il pane. E' filosofia: non serve a niente. Però il paradosso è stato di grande importanza per la logica, come scritto bene nella pagina di Wikipedia dedicata all'argomento.

Citazione:
In ogni caso continuo a non vedere una differenza sostanziale fra la proposizione del barbiere e quelle del muro verde che è rosso: nel momento in cui dici che "rade solo coloro che non si radono", hai già espresso due sue caratteristiche opposte, e autoescludentesi: hai cioè detto che si rade (in quanto barbiere) ma che non si rade (in quanto cittadino "raduto").


E' ovvio che, scomponendola, la proposizione diventa contraddittoria, altrimenti non sarebbe un assurdo. Ma, se ci pensi bene, la proposizione "il muro è verde e non verde" non ti porta ad affermare l'inesistenza del muro, mentre il paradosso del barbiere sì (come ha fatto Quine), e si è dovuto formulare una nuova concezione di insieme per uscire da questa impasse.

Carlo

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