florizel ha scritto:
E la "conoscenza", è innata, o si apprende con l'esprienza, non necessariamente "didattica"?
Ohibò.

Ora, evitando di illustrare il comportamento infantile e le sue fasi (sarebbe troppo lungo spiegare PERCHE' ad un certo punto i bambini prendono e vogliono TUTTO) possiamo paragonare un "supermercato" (cui precede una lunga serie di condizionamenti sulla loro utilità) con un ambiente dove apprendere "naturalmente"?

A quanto scrivi, le hai già chiare.
Anche io.

Ci eravamo arrivati col ragionamento, mi pare.
Una ripassatina veloce ai post tra una cucchiaiata di nutella e l'altra no, eh?

"Educazione" della stessa società che rinchiude gli immigrati nei CPT ed "usa" solo quelli che gli servono per la produzione?
Educazione della società che consente ai "nostri" bambini e a noi tutti di poter "godere" del nostro stile di vita mentre altrove si muore di fame?
Educazione di una società che insegna a fare l'elemosina ai popoli che vivono in miseria?
Dai, suvvia...

quindi, una sensibilità indotta può sortire effetti "positivi".

E se invece considerassimo, ad esempio, che non tutte le sensibilità sono le
stesse per tutti?

Ma quella non era l'istruzione?

E comunque, sarebbe l'ora di capire se la cultura la facciamo noi, o se invece è "lei" che ci forgia.

Veramente, il bambino è un essere "coerente" con se stesso in tutti gli stadi del suo sviluppo, perchè mai dovrebbe aspettare di raggiungere lo stadio "adulto" per fare una scelta?

Allo stato attuale, ci vedi qualche differenza?Io no, quasi nessuna.

Se resisterai su questo sito scoprirai che le due cose si intrecciano.

Quelle che poi conduno dritte dritte al supermercato...

Sempre che i genitori non siano stati a loro volta "istruiti" dalla "cultura".

Ed anche per questo siamo in piena merda.

Non posso risponderti come vorrei, sarei poi da censurare...
Però posso dire questo: scoprire che non mi è mai mancato il primo non mi ha fatto mai invidiare, nè mancare, il secondo...