Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 13/8/2006 15:06:45
A me sembra piuttosto uno che non ha dubbi e come tale mi fa paura

Come puoi affermare ciò, se per tua stessa ammissione non capisci cosa scrivo?

spero che sia solo un "atteggiamento" e che le tessere del mosaico di cui parli non siano "la convinzione di saperne una piu' del diavolo".....ma "la coperta di Linus"

Ed ecco pronta la psicofuffa, che sostituisce il vivace dibattito:

preferisco la "coperta di Linus"....quelli che danno a vedere che ne sanno una piu' del diavolo lasciano l'impressione di non avere dubbi...e non avere dubbi e' quasi essere ciechi....anche se si scrivono in anglossassone certezze commentate e domande piu' a se' stessi che agli interlocutori

Eccetera, eccetera: film già visto. Tutto per la fatica di non usare Babelfish.

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Il fatto che alcuni gruppi di popolazione, per esempio, siano soggetti a rischio per alcuni tipi di malattia e certamente dovuto al corredo genetico di quella popolazione.

Il che implica logicamente che ogni popolazione sia un po' come una grande famiglia felice, al che si potrebbe sospettare che l'ambita atomizzazione degli individui mediante la disgregazione economica della famiglia passi anche per il dogma eco-solidale, che ci vuole solidali ma solo con chi è diverso, perché chi è simile condivide i nostri peccati e non merita nulla. Ma sto divagando.

Tutti gli esempi portati dal Linucs tuttavia pertengono alla medicina. Che ha lo scopo di salvare la gente. Un medico sospetta che il tizio X sia a rischio di una malattia Y, visto che appartiene ad un gruppo in cui si manifesta spesso, e allora cerca di salvarlo.

Ohibò: è un po' come dire che il razzismo salva la vita.

Ma la stessa cosa, applicata al diritto, è il problema vero.

Perché? Il diritto dev'essere uguale per tutti, poiché regola i rapporti tra gli individui, di qualunque forma o colore essi siano.

Se io so che la fibrosi cistica è ereditaria e genetica, il medico ha il dovere di informare chi vuole mettere al mondo un bambino.

Bambolina.

Ma se c'è una legge che interviene in questo ambito, per esempio "caldeggiando" l'aborto per i feti a rischio, diventa immediatamente perniciosa, perché apre le porte all'eugenetica.

Quindi il problema è la legge, che non dovrebbe caldeggiare alcunché. A parte il fatto che l'aborto può anche essere considerato eugenetica individuale volontaria. Se la mamma di Calderoli avesse saputo, come sarebbe stato il mondo oggi?

A mio parere ciò che pertiene alla medicina (fatta per salvare la pelle al singolo, e non alla società) non deve rientrare nel diritto.

Perché no? Se lo Stato ha il compito di amministrare la sanità pubblica, allora tanto vale che la medicina rientri nel diritto. A meno che...?

La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

E come può non esserlo, se l'individuo è anche espressione del proprio DNA? Casomai non dovrà essere causa di discriminazione da parte della legge.

E' a questo punto che si può parlare di razzismo. Quando lo Stato si appropria di concetti che non sono suoi e li usa a suo piacimento.

Perché, lo Stato ha concetti "suoi?"

Insomma, è la solita storia delle leggi speciali: chi negasse l'olocausto, per esempio, può essere definito imbecille ignorante genio o quel che vi pare, ma finché non prende un pistola ed inizia ad uccidere le razze inferiori non fa niente di male.

Domanda! Se uno ha interesse ad uccidere le "razze inferiori", per quale motivo dovrebbe negare l'olocausto?

Il problema è quando lo stato decide che pensare una certa cosa diventa illegale e non si può fare. Quindi galera.

Anche per i crimini privi di vittima?

Ciò che può essere moralmente schifoso, non può diventare reato.

E chi decide cos'è moralmente schifoso, lo Stato che ruba e ammazza legalmente? Suvvia

Se Spino fuma una canna è reato, mentre se lo Stato ruba a mano armata e crea intere generazioni di pensionati al quale ha rubato tutto, allora è solidarietà?

(boho!)

Allo stesso modo ciò che è utilissimo in medicina, quando diventa legge dello stato è la cosa peggiore del mondo.

Oplà. E che dire invece della scuola?

E sì, Linucs, lo so che a questo punto il problema è lo stato, ma l'ho scritto per un motivo, quindi non dirmi una cosa che so già...

Più che altro sono i fessi che ci credono... (volevo dire, i socialdemocratici)

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