Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 13/8/2006 0:04:00
Che volevo chiederti? Ah già! Che significa tutto quello che hai postato?

Taci e non interferire nell'esperimento sociale dello zio Linucs

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E bravo Linicus, un chilometro e mezzo di post che sara' di certo interessante, peccato che non so l'inglese,

Com'è possibile? L'inglese ci è stato imposto tramite il colonialismo culturale del padrone imperialista, anche grazie all'Europa: nessuno può sfuggire.

ma siccome nel suo non prendersi cura di chi conosce solo l'italiano c'e' o ci deve essere una forte presunzione di se', e senza voler identificare cio' in un difetto, ma reputando invece che questa presunzione significhi saperne un chilometro e mezzo piu' degli altri.....mi inchino a questa forma di razzismo forumista

Semplici considerazioni di efficienza mi suggeriscono che sia più utile lasciare i divertenti post-it a chi li capisce: male che vada, qualche anima pia te li tradurrà. Il welfare delle traduzioni non è ancora stato inventato: se mi metto a tradurre ogni virgola, ovviamente non mi resta tempo per collezionarne altri.

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In questo contesto ogni parola che usiamo e' razzismo...occidente ? razzismo oriente ? razzismo ...

Nord del mondo? Razzismo. Sud del mondo? Razzismo. Gatto? Razzismo. Piccione? Razzismo. Tutto e niente.

Passiamo alla parola etnia....non esite..altra invenzione umana

La classificazione tra invenzioni e non-invenzioni avviene in base a qualche criterio oggettivo, oppure sull'onda del momento?

eppure 'e una parola di origine greca....nata qualche millenio prima che qualcuno la ritenesse mai nata, solo perche' e' usata dal potere per affermarsi.

Quindi qualche millennio prima non c'era - indovino - alcun razzismo?

Non mi sembra vero che il razzismo non esiste, Non esistono biologicamente le razze.

Quindi il mio gatto persiano ha il muso piatto perché ha sbattuto forte contro il muro?

Ma l'esaperazione del distinguo crea appunto il razzismo, che e' degenerazione di un presupposto di differenza biologica.

Stai forse dicendo che senza esaperazione riterresti il concetto accettabile, quindi non un'invenzione, o che in tal caso l'invenzione sarebbe tollerabile? Ohibò?

Restare fermi all'idea del razzismo nazionalista della Germania di Hitler

Leggiamo Haaretz, in diretta da Israele.

Caught in the middle, part-Jewish Germans served in Nazi army

A German soldier in Nazi uniform strolls in the park hand-in-hand with his Jewish grandmother, the yellow "Jude" star on her coat. A Nazi officer is dispatched by the German high command to rescue the Lubavitch rebbe. These are two of the surrealistic examples Larry Price cites to illustrate the complex reality in Nazi Germany for Mischlinge - the Nazi term (literally, "mongrels") for Germans of partial Jewish ancestry.

Quale parte del razzismo nazionalista imponeva ai soldati nazisti di passeggiare con la nonna con la stella gialla (chiaro ed evidente sintomo di parentela) o di recuperare il rebbe?

Most of the Mischlinge who appear in the documentary had one Jewish parent but were not raised as Jews. Werner Goldberg, for example, was not even aware of his Jewish roots until he was suddenly ostracized in school. Nonetheless, a picture of Goldberg in uniform appeared in a Nazi recruitment advertisement in 1939 depicting "The Ideal German Soldier."

La stessa parte che consentiva a Mr. Goldberg di essere identificato come "soldato ideale tedesco?"

It turns out, for example, that the definition of "Aryan" and "Jew" was not so rigid.

Ohibò?

The film notes that some well-placed Mischlinge received "German blood certificates" declaring them to be "Aryan." The mufti of Jerusalem at the time, Hajj Amin al-Husseini, also received a certificate of German genealogy: Hitler explained that the Arab leader's blue eyes indicated that he was a descendant of the Crusaders.

Forse è la parte di razzismo che considerava ariani anche gli arabi, da cui il termine islamonazismo?

Come sempre, le cose più semplici e scontate nascondono le loro piccole sorprese.

o alle leggi razziali del fascismo, o peggio restare ancorati al binomio orami quasi ognipresente razzismo-antisemitismo, oggi....e' anacronistico e fuorviante.

Eppure oggi siamo ancora fermi alle leggi razziali, non ispirate dal fascismo bensì dalla solidarietà delle quote. Questo le rende più giuste?

Il razzismo non esiste, quindi e' infondata la pretesa israeliana di ritenersi vittima storica del razzismo.

Sul vittimismo storico degli immigrati russi si potrebbe indagare con diletto, soprattutto di quelli colti a disegnare svastiche sul muro.

Leggiamo nuovamente:

Troubled teens: Hitler king of Israel

Call for help: High-risk teenagers, mostly new immigrants, use swastikas, racial slurs to convey their emotions; draw pictures of wounded ultra-Orthodox man saying ‘Hail Hitler’ and another calling for 'death to Jews.' Educators: Using Nazi symbols became most effective way of protest for them.

The repeated cases of swastikas spray-painted in synagogues and in public places, which naturally caused a storm all around Israel, do not surprise education experts who work with new immigrant high-risk teens.

Ne avevate mai sentito parlare? Ovviamente no. Chissà perché?

Eppure le leggi razziali naziste e fasciste ci sono state e ..purtroppo sono ancora attuali.

Si chiamano affirmative action, positive discrimination, racial quotas, eccetera.

Se le razze bilogicamente non esistono, non esiste il razzismo, su questa convinzione possiamo anche affermare che gli ebrei, gli zingari, i deformi, gli omossessuali durante il nazismo sono stati oggetto di annientamento per fini politici non riconducibili alla loro razza.

Sulla stessa convinzione, possiamo affermare che le quote razziali solidali sono illegittime.

E nemmeno alla religione..era troppo vasta la gamma di religioni nelle "razze" oggetto della distruzione da parte del nazismo. Cosa allora? Follia?

La follia è irrazionale, ergo attribuendo il massacro alla follia rinunciamo ad analizzarne le ragioni, quindi a prevenire il prossimo massacro, il prossimo genocidio, il prossimo Hitler oppure il prossimo Rwanda/Bosnia/eccetera. Ciò mi pare una magra consolazione.

Se follia e'..ancora e' rimasta, latente ma c'e'.

Dove, e in che forma? Io ne vedo parecchia, ma non è detto che vediamo la stessa.

A parte i chilometri di inglese, tu dici e non dici.

Lo zio Linucs è lieto di poter servire. (dotta citazione)

Non prenderti solo la briga di annullare con la presunzione della tua cultura cio' che e' la cultura altrui.

Evita la psicofuffa ed attieniti ai fatti.

Perche' il neo-razzismo (o chiamalo come ti pare anche con parole anglossassoni se vuoi) ....e' proprio affermazione della propria cultura come predominante sulle altre.

Quindi vuoi dire che il separatismo non è un'aspirazione razzista, poiché persegue l'isolamento anziché il predominio?

E il modo di esaprimersi incomprensibile ai piu', e' una forma di coercizione culturale...meno si capisce meglio e'.

La tua coercizione culturale non esiste: l'unica coercizione è quella che ti deruba ogni mese a mano armata, o quella imposta ai pargoli a forza di temi e voti come cani ammaestrati, il resto è fuffa.

Se davvero esistesse, conosceresti l'inglese imposto dall'imperialista.

Orbene, poiché la lingua veicola una coercizione culturale, non è forse ingiusto imporre ai migranti di imparare l'italiano o il francese o lo spagnolo per essere integrati?

E' tutto un gran mistero.

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Una forma di razzismo propria del pensiero occidentale è, da sempre, la sequenza:

"Da sempre" implica che il razzismo proprio del pensiero occidentale sia - come dire - ereditario?

ignoranza (e pratica della menzogna per dissimularla), arroganza (e uso irresponsabile del potere per praticarla), infine retorica, estetica (e se possibile “etica”) del disprezzo dell’altro (cioè pratica della violenza continuata).

Ah sì? Quindi le leggi razziali per stabilire quote etniche fanno parte del masochismo tipico del pensiero occidentale, dal quale l'occidentale ricava un piacere perverso? Suvvia. Altrimenti si dovrebbe ammettere che gli occidentali non governano effettivamente l'occidente, spavento e paradosso tra i paradossi.

Ora puoi non chiamare cio' razzismo, atteso che le razze non esistono.

"Atteso?"

Ovviamente saprai che il passo successivo consiste nel suggerire che neanche le differenze di genere esistono, poiché sono anch'esse un'invenzione: maschietti e femminucce sono un prodotto della società. Questo viene ovviamente negato da ricca documentazione, che l'attento lettore potrà facilmente cercare.

Ma di differenziazione culturale, questo si, e non credo di essere razzista se affermo che l'occidente si crede detentore della cultura e isoli chi e' diverso.

Ohibò, qualcosa mi sfugge: osservando Cina, India e Giappone non mi sembra che l'occidente sia detentore esclusivo di alcunché; guardando fuori dalla finestra, non capisco se mi trovo in Congo o in Egitto, quindi non ravvedo particolari esclusioni. La scuola pubblica federale e gratuita dell'imperialista non mi pare un pozzo di scienza e di cultura, semmai il contrario. Ma che importa? Tanto è gratis ed è per tutti, ed è ciò che conta.

Chiama tutto cio' come vuoi...forse la parola razzismo e' una invenzione , ma sta di fatto che e' stata ed e' il presupposto ancora oggi del colonialismo da parte di chi si crede "proprietario della cultura" nei confronti del "novello selvaggio"

Per novello (?) selvaggio intendi ad esempio i gestori dello Zimbabwe, che hanno trasformato un esportatore di generi alimentari in un pozzo di miseria con inflazione al 1200%, con lo scherzetto della redistribuzione delle terre e qualche morto molto pallido prontamente dimenticato dai media razzisti occidentali?

Come si spiega questo strano fatto? E' veramente strano: se un arabo scorreggia in Israele esce in prima pagina, mentre se qualcuno trasforma un white farmer in un bel falò tutto tace. E se tutto tace, vuol dire che va tutto bene, no? Il mistero s'infittisce nuovamente. Saranno gli stessi media che chiamano "giovani disoccupati" i teppisti molto multiculturali che davano fuoco ai pensionati invalidi in Francia, oltre che alle automobili? Ne avevate sentito parlare? No? Sarà colpa dei media razzisti. Ahinoi!

Passano i secoli, cambiano le parole..ma la sostanza cambia di poco

Infatti siamo ancora fermi alle leggi razziali - però solidali, mi raccomando - e tutto tace, esattamente come l'ultima volta. Evidentemente la storia si ripete, ma nessuno l'ascolta.

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