Re: La morte

Inviato da  DIVA il 15/8/2006 23:19:04
x Abulafia

quello che ho detto e' l'esatto contrario di quello che dici
la morte come altrui dimenticanza

Al contrario...le persone che piu' amavo e che sono morte, non sono "diementicanza" per me, ne' la morte me le ha fatte dimenticare.

E' dolorosissima la loro assenza fisica, ed e' a tratti inaccettabile, ma la loro
essenza, cio' che sono stati per me ed io per loro continua a vivere dentro me
semplicemente perche' parte di me esiste perche' sono esistiti loro, e parte di loro continua a vivere perche' esisto io.
Sara' anche che sono state tutte morti premature, e quasi tutte improvvise, hanno lasciato in me , quindi, quella sensazione terribile di dialogo inerrotto bruscamente, un senso di cosa "incompiuta"e mi sento "erede" in un certo senso
di pensieri non ancora espressi, di parole ancora non dette, di tante cose ancora da fare.

Temo la morte perche' mi piace la vita..comunque sia....ma anche perche' con me se ne andranno un'altra volta anche loro..spesso penso..ad una famiglia, a tanta gioia a tanto amore (anche a delle belle e sane liti)...non c'e' piu'...
con me si chiudera' un film...nessuno sapra' piu' nulla... come si perdesse nel nulla
un insieme di amori come mai esistiti.
so che e' un discorso individualista , ma io sono individualista...e credi..
tutto, tranne che i templi...possono darmi un qualcosa di piu' della mia
sacrosanta solitudine dove posso spartire il tempo tra ricordi e vita
con intimita' e anche dolore e paura,

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