Re: La morte

Inviato da  DIVA il 7/8/2006 18:29:42
"Argomentino leggero eh?"

Io ho paura della morte, sebbene non credente, il retaggio di insegnamenti religiosi mi ha lasciato questa "sensazione" di paura di una vita oltre la vita nella quale il creatore (dio) decidera' se farmi soffrire in eterno o mi rendera' beata .
Penso che il concetto di morte si possa quasi accumunare al concetto di Peccato Originale. Morte dell'anima, origine della cattiva coscienza, soffrire per espiare la "colpa". Tutta la sofferenza dell'uomo viene ricondotta alla sua causa : il peccato. Credo che , come sostiene la filosofia autenticalista, l'uomo smettera' di temere la morte il giorno che decretera' la morte di Dio.
Ma c'e' un altro aspetto che crea angoscia nell'uomo nel suo rapporto con la morte, anche per l'uomo non credente.
In fondo si nasce per casualita', pero' viovendo la nostra vita, ci programmiamo dei percorsi. Possiamo dire...a Natale andro' in montagna, a ferragosto andro' al mare, a fine mese compero un divano nuovo, ma non possiamo dire...lunedi' muoio.
C'e' chi muore troppo presto..c'e' chi muore troppo tardi...si dovrebbe morire "al momento giusto".
Ma quale e' il momento giusto?
Se noi diamo un -tempo- agli avvenimenti , lo facciamo solo perche' l'uomo e' "l'inventore" del tempo. Siamo noi che abbiamo chiuso il tempo in ore, giorni, mesi, anni..... La nostra vita e' scandita dal tempo.
Ma la morte non riusciamo a programmarla in virtu' del nostro tempo. E' un evento che sfugge a tutte le regole del -tempo- , Puo' arrivare troppo presto..troppo tardi...mai al "momento giusto".
Questo, credo, ci sconcerti.


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