Re: Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.

Inviato da  padma il 26/7/2006 11:42:23
Piccole obiezioni:
Ora, osserva Pirsig, se l’applicazione del metodo scientifico mira alla verità immutabile, essa in realtà sta portando l’uomo nella direzione opposta, ossia verso un infinito numero di verità; verità relative, a questo punto, che conducono alla confusione del pensiero e dei valori, cosa che una conoscenza razionale ha il compito di evitare. Insomma, se l’obiettivo del metodo scientifico è quello di eliminare il caos, esso alla fine approda nel caos.

opinione personale dell'autore, da me non condivisa: per me la relatività (anche della verità) è un requisito indispensabile, ed il continuo evolversi delle teorie non deve portare per forza al caos, anzi ad una comprensione continua del limiti dell'intelletto e delle nostre teorie. In parole povere, più conosciamo, più ci rendiamo conto di quanto ci sia da conoscere. Chi bazzica un po' la fisica teorica contemporanea forse può capire meglio quanto siano affascinanti le nuove teorie che hanno soppiantato quelle tradizionali, quanto di probabilistico ci sia e quanto siano distanti dall'impostazione meccanicistica della fisica ottocentesca.


L’uomo osserva la realtà per capirla, quindi schematizza e seleziona degli elementi che fanno parte di essa fino a creare, tramite tali elementi, una rappresentazione, un’astrazione (questo è il metodo scientifico classico)

A quello sembra che l'autore sia rimasto. Si stupirebbe forse di vedere quanto la meccanica-quantistica sia vicina all'interdipendenza soggetto-oggetto di cui va parlando.

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