Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT

Inviato da  bianca il 5/6/2006 12:40:05
un contributo sano e nutriente:

La mia famiglia del Mulino Bianco.

Sono il bambino del Mulino Bianco, non quello che riempie le tasche di papà con le farfalle di semola, quella è mia sorella, ma è facile confonderci, siamo tutti piuttosto asessuati.
Grazie a mia sorella, mio padre ha tutte le giacche tarlate, ma lui non si arrabbia per queste sciocchezze, perché fa il cuoco della Barilla.
Fare il cuoco della Barilla è il mestiere più bello del mondo, infatti , mio padre, non arriva mai a casa incazzato come un orango, lui torna felice come una Pasqua, e si mette a cucinare (la pasta barilla)
A casa cucina mio padre, perché la mamma , che di mestiere fa la disegnatrice della pasta barilla, lavora moltissimo per rendere il mondo migliore.
Sì, può sembrare strano ma la mia mamma, pensa che migliorando i formati della pasta, si renda migliore la vita di tutti. Per esempio, mia madre ha inventato i “piccolini”.
I piccolini sono formati di pasta adatti ad un consumatore piccolino.
Un consumatore piccolino ha la bocca piccolina, quindi non deve fare quella faticaccia per mangiare che fanno i bambini del terzo mondo.
Un ulteriore vantaggio del formato di pasta per bambini è che la mamma che arriva tre minuti prima di cena (parlo di quelle che non sono sposate con il cuoco barilla) può preparare subito la pasta per i suoi bambini, e condirla con i sughi pronti (che prepara mio zio alla barilla)
La mia famiglia è davvero felice.
Io sono un bambino felice.
Vivo in un attico con superattico in città, in un casale in maremma, e in una villa con piscina al mare.
Fortuna che mangio sano e nutriente, altrimenti non riuscirei a sopravvivere a tutti questi spostamenti!
Ho anche due nonni sanissimi, simpaticissimi e gagliardi:
arrivano sempre in aereo anche se abitano a Biandrate.
Quando vengono a trovarci ci portano sempre la pasta Barilla. La mamma dice che anche se grazie all’alimentazione sana si sono mantenuti bene, contro l’alzheimer c’è poco da fare.
Mia nonna spesso mi racconta della sua infanzia, di come una volta il pane si facesse in casa.
Penso che mia nonna non ci stia con la testa :
si ricorda che faceva il pane, ma non si ricorda come faceva le buste di cellophane per mantenerlo morbido e fragrante!
Anche mio nonno ha lavorato nel settore alimentare, infatti , è stato un azionista Cirio e Parmalat.
Quello che non capisco è il fatto, che lui, a differenza di mio papà sia invece sempre incazzato come un orango.
La persona più strana della mia famiglia è mia sorella.
Lei pensa di essere la fatina dei “pan di stelle” e si catapulta giù dal superattico al soggiorno con un ombrello. La mamma dice che se continua così, a colazione, le cambia biscotti.




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