Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT

Inviato da  Satirus il 5/6/2006 11:06:16
Niente proprio non prende piede ... mah! insistiamo un pò

Cap. 2) Come regolarti, anche se non farlo è meglio, nei rapporti inter e personali.

Adesso qui su due piedi la prima cosa che ci viene in mente sul quale debba essere la prima cosa da imparare nella vita, diremmo ... niente! non porti e non cercarti precetti guida nella vita, sii mobile e adattabile (come che questo non sia un precetto) , a costo di appararire scontati ... come l'acqua, valuta le circostanze tenendo in mente i tre piani temporali dell'esistenza (per i meno dotati: passato, presente, futuro) tenendo ben presente che si vive solo il presente, il passato non c'è più ed il futuro non c'è ancora, e non è detto poi che ci sarà.
Vabbè ste cose quà le sanno anche gli asini di tre anni, "Le mie parole facilmente si intendono e facilmente si attuano, ma nessuno al mondo sa intenderle, nessuno al mondo sa attuarle...", fra tutti i tempi su cui regolarsi il meno importante in assoluto, zero, è il passato, il secondo meno importante il futuro, quello più importante l'altro.
Ok stai incominciando a stufarti caro lettore, vuoi un precetto guida, da noi non l'avrai, cosa vuoi che ti diciamo? Che uno degli errori più frequenti e che spesso è la fonte di ogni manipolazione è il credere che l'aver ragione serva a qualcosa? Si, no, contrariamente a quanto possa sembrare, la profonda convinzione di aver ragione e perfino la ragionevole confortante certezza di essere dalla parte del giusto, in questo mondo ... conta un cazzo, anzi come accennato è: "la madre di tutte le manipolazioni", la verità risplende, anche se te la sto mettendo in quel posto lo so, hai ragione tu, è sbagliato, ed uno si sente rinfrancato e pensa che valga la pena continuare ad aver ragione.
Agli altri della tua ragione non gliene frega un Silvio, per gli altri sei arredamento del mondo, la gente vede i suoi desideri se tu non gli sbarri la strada sei buono, se gliela sbarri sei cattivo, se c'hai ragione c'hai ragione e basta, ma non è spendibile.
Quel che conta è un fornito archivio di documenti scottanti da tenere in 4 o 5 copie diverse con 3 o 4 notai segreti pronti ad aprirli in caso di tuo temporaneo black out.

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.... una cosa di cui ti devi privare al più presto è la paura, in tutte le sue forme.

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.... Godiamoci questa dannata vita che non abbiamo altro buttiamo al mare le religioni che sono la fonte di tutti i pessimismi, le frustrazioni ... oddiotuo, avevano, in origine , il nobile scopo di favorire l'ordine sociale e di curare (o provocare!?) il dolore del vivere, ma poi si sono degradate, come tutto in questo universo e soprattutto l'umano.
Al mare il cristianesimo con i suoi sensi di colpa i suoi peccati originali, la sua sessuofobia, la sua rinuncia, al mare il buddhismo (religioso) che partendo da un ingenua e lapalissiana deduzione logica: la sofferenza nasce dal bramare che tanto nel mondo i desideri sono sempre più delle possibilità di soddisfarli e che le cose che c'hai non le desideri, ha creato un orrendo sistema di rinuncie alla vita, per la serie siccome non posso avere tutto allora non voglio niente.
Le altre "grandi" religioni neanche al mare che inquinano.

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