Re: Anarchia

Inviato da  NERONE il 22/7/2007 0:06:17
Vediamo un po’ : il problema pare essere la presenza dello Stato, inteso come quel qualchecosa che ostacola la libertà, e che lo fa con preciso intento di assoggettare le persone al proprio volere. Stato inteso come una piovra che si avviluppa alla gente , la usa e la sfrutta, intento solo al proprio guadagno perché basato solo su corruzione e intrallazzo con ogni forma organizzata malavitosa.

Non ho motivo di non essere d’accordo : è sotto gli occhi di tutti il livello di onestà e di rappresentatività raggiunto dalle nostre istituzioni….forse piu’ basso di cosi’ non è possibile.

Ma lo Stato non esiste, è una parola, non è una persona o un soggetto giuridico. Con la parola Stato , intendiamo una Nazione, intendiamo le istituzioni che fanno funzionare lo Stato.
Anche le Istituzioni, detto cosi’, non è che vogliano dire granchè.

Sono sempre le persone , fisiche, vere, reali, che sono le vere anime di queste Istituzioni, dello Stato.

Comprendo…non ci piacciono….
Ma , se troviamo cosi’ semplice passare dalla teoria alla pratica anarchica , e lo si vuole fare perché questo Stato non ci piace ed è limitante, se non castrante, di ogni libertà, perchè ci sfrutta ,perchè è fondato sul malaffare …..

Cosa ci impedisce di cambiarlo questo Stato, visto che lo Stato è una parola e non una persona, ma che è funzionante attraverso delle persone ?

Se sembra si sia capaci di trasformare una società da Statalista ad Anarchica, attraverso la VOLONTA’ di farlo, quale difficoltà incontriamo a produrre un cambiamento che ci sia piu’ affine e soprattutto piu’ a noi vicino, di questo Stato?

Se alla fine, sia in un sistema statalista che in un sistema anarchico chi fa la differenza non sono certo i sistemi, e nemmeno le parole, ma sono le persone…..
Cosa ci impedisce di usare le persone indipendentemente dalle etichette , dai sistemi, dalle parole ?

E’ cosi’ certo e sicuro che il sistema anarchico sarebbe migliore rispetto a quello statalista ? E in virtu’ di cosa lo si afferma ? E’ un metodo di governo, è un sistema di vita sociale, è una alternativa a cio’ che abbiamo….non vorrei usare parole sbagliate…..ma credo di intuire che …qualsiasi cosa sia o possa essere, è sempre un qualcosa gestito, usato, comunicato, da persone…esseri umani.

Mi chiedo…a cosa serve cambiare il metodo? Credo sia sulle persone che debba avvenire il mutamento. Poi , qualsiasi sara’ il governo che l’uomo si dara’, con o senza statalismo, potra’ essere una crescita.
Ma credere che la libertà, la crescita, la maturità, di un popolo avvenga solo attraverso l’eliminazione di un ostacolo, al quale , tra l’altro, si riesce solo a contrapporre teorie, ma di pratico non si ha nulla da proporre se non fantasiose prospettive benefiche…lascia notevole perplessità ed enormi interrogativi.

Allora perché non usare questa benedetta volontà umana per rendere cio’ che abbiamo , piu’ nostro , ma non in senso utopistico o irrealizzabile, ma con la forza che “lavora” sull’individuo, prima di tutto, per poi, ma solo poi…trasferirlo alla collettivita’ di individui.

Purtroppo ognuno di noi è in qualche modo “malato” di familismo amorale, vale a dire che la cultura (almeno quella italiana) si è mafiotizzata, ed è arrivata al punto di sbeffeggiare il senso civico.
Eppure La morale è attinente alla vita in società. La persona capace d’intendere e di volere può rispettare o no le sue regole, mai essere inconsapevole della loro esistenza.

Chi puo’ fare leva su questa condizione di rifiuto di regole e senso civico? Non è difficile la risposta. Tutti si affannano a dare ogni responsabilità allo Stato…e spesso ai cosi’ detti servizi segreti di ogni Stato, che si chiamino Cia, Sismi, kgb…ecc.

La prima impressione che si ha è che..è tutta gente corrotta..pagata…Ok…ammettiamo sia vero( direi che lo è)…ma chi è che paga le Istituzioni di uno Stato?

Non tu, non io…ovvio.

Sono i grandi capitalisti, le multinazionali…le corporation….insomma è il denaro.

Chi ha interesse che lo Stato sparisca ? Chi ha davvero tornaconto all’annientamento delle Istituzioni?

Chi davvero troverà vantaggi economici da una gestione anarchica del capitalismo?

Né io, ne tu…ovvio.

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